Un bellissimo Crotone non riesce a resistere alla strapotenza Inter

Davvero bella gara dei calabresi nella Scala del calcio che non porta punti nonostante due goal e tanta qualità colletttiva e pure individuale. Finisce con un bugiardissimo 6 a 2 per i padroni di casa.

Procolo Guida
Se sei il Crotone, e ti stai giocando ogni singola carta per salvarti, anche alla Scala del calcio si può cercare colpacci; se sei l’Inter, e se sei pure uscito in anticipo dall’Europa (anche da quella che conta meno), non puoi nasconderti. “Dobbiamo confermarci tra quelle squadre che devono provare a vincere” ha detto Antonio Conte nella conferenza stampa della vigilia che oggi schiera i migliori che hanno portato 7 vittorie di fila prima di questa pausa natalizia. Dall’altra parte Stroppa non vuole partire già sconfitto: “Abbiamo il dovere di provarci” e chiama alle armi dal primo minuto Riviere (con Simy in panca), Golemic (preferito a Magallan) e Zanellato (a scapito di Petriccione e Vulic che vanno in panca viste le assenze di Cigarini e Benali sempre fermi in infermeria). Vediamo come partono le due squadre schierate, come di consueto, a specchio a 352.
Il Crotone si muove subito bene mettendo in difficoltà i campioni in casa loro: prima è Messias, dopo un paio di dribbling, che penetra in area di rigore e calcia con la conclusione rasoterra dell’attaccante brasiliano che viene respinta da Bastoni in angolo sulla cui esecuzione corta, al 12′, arriva il vantaggio dei calabresi: Messias serve Riviere che rida’ la palla al compagno, il brasiliano effettua un cross dalla trequarti, sul secondo palo per Zanellato che, lasciato colpevolmente solo dalla difesa nerazzurra, insacca di testa il primo goal in serie A. La squadra di Stroppa non si ubriaca e prosegue a pressare bene a destra e contenere a sinistra un Hakimi ispirato. Però al 20′ Marrone fa passare troppo agevolmente unpassaggio filtrante di Lukaku per lo scatto in profondità di Lautaro, l’argentino, liberatosi proprio di Marrone al limite dell’area, calcia potentemente sul primo palo battendo Cordaz. Nuovamente il merito è degli ospiti che non si scoraggiano e proseguono ad offrire calcio di buonissima qualità sorretti da Zanellato ed Eduardo che mettono in difficoltà Vidal e compagni in mediana. Ma nuovamente gli uno contro uno rischiano di decidere la gara: al 32′ Lukaku premia l’inserimento di Barella in area di rigore che a sua volta, arrivato sul fondo, la mette in mezzo per l’accorrente Lautaro, Marrone, nel tentativo di anticipare l’attaccante argentino posizionato sul primo palo, manda la palla in rete. Vantaggio davvero bugiardo che potrebbe essere fatale ed invece le conoscenze tattiche supportano convinzione e coraggio dei crotonesi che arrivano, di nuovo al pari: Vidal abbatte Reca in area di rigore, l’arbitro Aureliano, dopo aver consultato il VAR, concede il rigore ai rossoblu; fuori Simy è Golemic incaricato che, freddo dal dischetto, calcia alla sinistra di Handanovic trovando l’angolino basso ed anche lui la prima segnatura in assoluto nella massima serie. L’estremo difensore nerazzurro intuisce senza riuscire a deviare il pallone. Alla scala del calcio, questo primo tempo ricco di emozioni e gol tra Inter e Crotone si conclude più che meritatamente in pari per la matricola calabrese che riesce a sfruttare la non esemplare propensione difensiva dell’Inter di quest’anno. Vedremo nel secondo tempo chi sarà in grado di approfittare degli ampi spazi concessi agli attaccanti di entrambe le squadre per concludere bene a rete.
Conte ricorre subito al cambio: entra sensi ed esce un brutto Vidal spostando Barella a destra. I primi 10 minuti di questa ripresa vedono i nerazzurri protagonisti di un terribile forcing che però il Crotone contrasta cercando di sfruttare spazi buoni e non solo in ripartenza. Al 57′ arriva il vantaggio dei padroni di casa che caparbiamente portano Lautaro a poter calciare di sinistro quasi in area piccola dove Cordaz non può nulla, peccato. Al 61′ è Barella ad essere decisivo su una bellissima sgroppata di Messias che aveva messo in movimento Eduardo. Entra Simy per Riviere ma è Lukaku ad impressionare per potenza e tecnica: lancio lungo di Bastoni per Lukaku che protegge palla al limite dell’area, si incunea in area resistendo alle strattonate di Luperto e fredda Cordaz con una conclusione potente e precisa all’angolino. I rossoblu, dopo aver subito il doppio svantaggio, hanno l’ulteriore merito di cercare di spingersi in avanti alla ricerca del gol che potrebbe riaprire la gara nonostante Hakimi e Lukaku da soli proseguono ad impressionare per resistenza e potenza fisica, anche se il belga si butta a terra toccandosi la coscia ed essendo sostituito da Perisic (Darmian per Young nello stesso turno dopo che Gagliardini aveva preso il posto di Barella quando Luperto, ammonito, era stato sostituito da Magallan). La gara si affloscia un po ed arriva la mazzata firmata dalla tripletta di Martinez: Perisic, servito in area da Darmian, calcia potentemente sul primo palo trovando la respinta di Cordaz, sulla respinta dell’estremo difensore rossoblu, si avventa Lautaro che di testa ribadisce la palla in rete. Entrano anche Kolarov (al posto di Bastoni) e Rojas, Vulic e Djidji (per Molina, Messias e Golemic) ma la gara termina fra controlli (dell’Inter) e voglia di non arrendersi ad un risultato bugiardissimo contro il Crotone che deve poter essere soddisfatto della prestazione nonostantye il sesto goal incassato dall’altro “mostro” Hakimi quasi al 90′ con una bella conclusione di destro di prima intenzione da appena fuori area.
INTER        6 (Lautaro M. al 20′, al 57′ ed al 78′, Marrone (a) al 32′, Lukaku al 64′, Hakimi all’87’)
CROTONE 2 (Zanellato al 12′, Golemic (r) al 36′)
INTER (3-5-2): Handanovic; Skriniar, De Vrij, Bastoni (dall’81’ Kolarov); Hakimi, Barella (dal 70′ Gagliardini), Brozovic, Vidal (dal 46′ Sensi), Young (dal 75′ Darmian); Lukaku (dal 75′ Perisic), Lautaro Martinez.
ALL.: Conte.
CROTONE (3-5-2): Cordaz; Golemic (amm. al 22′ dall’85’ Djidji), Marrone, Luperto (amm. al 52′ dal 70′ Magallan); Pedro Pereira, S. Molina (dall’85’ Rojas), Zanellato, Eduardo Henrique, Reca (amm. all’8′); Riviere (dal 62′ Simy), Messias (dall’85’ Vulic).
ALL.: Stroppa.
Ha diretto la gara il Sig. Aureliano di Bologna