Stroppa: “nulla da recriminare ai ragazzi”

Nonostante tutto , il tecnico continua a credere alla salvezza. Panchina a Rischio? Stroppa: “Sono sereno e pronto a dare il 100%”.

Un risultato quantomeno bugiardo, vista la prestazione straordinaria del Crotone, che però esce sconfitto dallo Scida con un 2 a 0 frutto di episodi, come rimarcato da Giovanni Stroppa a fine gara. Rossoblù padroni del campo per quasi tutta la partita, poi i due episodi che hanno condizionato in negativo il risultato, nonostante l’attenta gara disputata. Come sempre sono i singoli momenti a condannare gli squali, per i quali ora la salvezza si fa sempre più difficile, ma non impossibile come ha detto il tecnico:

Il Crotone ha giocato tutta la partita tranne negli episodi dei gol. È stata una partita straordinaria sotto tutti gli aspetti, i due pali, il gol salvato sulla linea e quello annullato, dimostrano che la squadra si è impegnata. L’unico rammarico è per gli episodi da gol, che non ci permettono di portare a casa i punti. Ai ragazzi non posso recriminare nulla.

La cosa più difficile sarà “digerire questo risultato” soprattutto dopo una prestazione che dal punto di vista caratteriale, mentale, fisico e tecnico, ineccepibile. Pesano sul risultato, sicuramente, anche gli infortuni di Vulic, che ha rimediato un trauma distorsivo alla caviglia e Molina, che ha riportato una ferita lacero-contusa al ginocchio, usciti nell’arco di diciannove minuti, che hanno condizionato la gestione della panchina da parte di Stroppa.

Dal campo non c’è stata una situazione dove la squadra desse l’impressione di poter mollare, c’è stato un episodio, poi è arrivato il secondo e ci siamo ritrovati sotto di due gol dal niente.

Nonostante tutto però, il tecnico, dopo la gara contro il Cagliari, continua a credere alla salvezza ed anche la squadra sembrerebbe essere della stessa opinione ed alla domanda se pensa che la sua panchina sia a rischio, il tecnico ha risposto: “Sono sereno, mi impegno al 100% e la squadra è viva; poi deciderà la società. Questa è in fondo la nostra vita e la nostra professione”.
Testa ora alla gara di mercoledì, sperando di recuperare qualche pedina, ma soprattutto cercando di ricaricare le batterie per un incontro che sulla carta si preannuncia proibitivo: “non possiamo far altro che tenere la testa alta e crederci, non si molla”.