Intitolazione della Pista di Atletica Leggera a “Phayllos”

La richiesta avanzata dai presidenti di Milon Runner, Ermes Sport, SAKRO e dal Delegato Fidal Crotone Santino Mariano

Dal 2004 la FIDAL  e i Docenti di Educazione Fisica stanno chiedendo all’Amministrazione Comunale l’intitolazione dell’impianto Settore B a Phayllos di Crotone, velocista e pentatleta degli inizi del V sec. a.C..
Richiesta ripetuta nell’aprile 2006 a settembre 2006, a giugno del 2012 dal coordinamento docenti di Educazione Fisica, a dicembre del 2013 dal Coni e ATP-Ufficio Educazione Fisica, a luglio 2016 dalla Fidal e le società di Atletica Leggera della Provincia di Crotone, nel settembre 2019 in occasione del Trofeo Coni. Con questa Amministrazione come Fidal ci siamo preoccupati di non far perdere il finanziamento per il rifacimento della nuova Pista di Atletica Leggera, infatti le interlocuzioni che ci sono state andavano nella direzione del completamento dell’Impianto che comprendesse l’attrezzatura sportiva come da capitolato, il ripristino dell’impianto d’irrigazione con il manto in erba naturale e non artificiale perché impedirebbe di effettuare tutti i tipi di lanci in campo (Peso, Disco, Martello e Giavellotto), l’alberatura frangivento, impianto audio, arredo spogliatoi, il ripristino magazzino attrezzi, la gabbia lanci, il salto con l’asta e tutto quanto necessario per ottenere l’omologazione per le gare federali. La Pista di Atletica Leggera non è solo un luogo dove formare e preparare ragazzi/e per diventare bravi atleti e futuri cittadini, a Crotone l’Atletica Leggera rappresenta un monumento alla sua identità, alla sua storia sportiva, alle sue origini, alla sua fama nel mondo che risale a 2500 anni fa. Crotone, regina di Olimpia, è la Città della Magna Grecia che nel VI sec. a.C. ha ottenuto il maggior numero di vittorie conosciute 21 nei Giochi Olimpici e un totale di 50 vittorie in tutte le competizioni degli Agoni Sacri Panellenici, (Olimpia, Delfi, Corinto e Nemea). L’Italia è oggi il Paese più veloce del mondo grazie ai successi ottenuti alle Olimpiadi di Tokyo e dopo l’oro ottenuto nei m 100 con Marcell Jacobs si prende anche quello della staffetta veloce  nei 4×100 con Patta, Jacobs, Desalu e Tortu. Crotone nel VI sec. a.C. divenne famosa per i suoi velocisti, definiti i più forti corridori dell’antichità, e anche se il suo più famoso olimpionico fu il lottatore Milone, uno degli eroi dello sport greco, che vinse sette volte a Olympia, prima fra i fanciulli, poi fra gli adulti, gli sprinter di Crotone si affermarono 11 volte, dominando in pratica per l’intero sesto secolo avanti Cristo.
Le vittorie degli atleti di Crotone sono concentrate  sulla corsa, e i risultati non sembrano ottenuti casualmente, poiché spesso lo stesso atleta ripete il risultato in due Olimpiadi: Hippostratos, stadio, 54ª e 55ª; Ischomacos, stadio, 68ª e 69ª; Tisikrates, stadio,71ª e 72ª; Astylos, vince due gare stadio e diaulo per Crotone nell’Ol. 73ª, e poi  altre cinque per Siracusa nelle Ol. 75ª e 76ª. E quando nella Olimpiade numero 51, anno 576 a.C., fu Eratostene ad affermarsi nello stadio, ben sette altri velocisti di Crotone si piazzarono dietro di lui, prima che all’ottavo posto arrivasse un ateniese. Di lì nacque il detto riferito dal geografo Strabone: “l’ultimo dei crotoniati era del primo dei greci”.  La stessa cosa è successa alle Paralimpiadi di Tokyo con la storica tripletta azzurra nella finale dei m 100 femminili categoria T63 (Atleti che competono con protesi ad un arto) con Ambra Sabatini sul gradino più alto, Martina Caironi e Monica Contrafatto. Quello che l’Italia oggi ha vissuto nell’Olimpiade di Tokyo esaltandosi, sognando e riprendendo fiducia per una proficua ripartenza, Crotone l’ha vissuto per 100 anni tra il 588 e il 488 a.C. grazie ai suoi Atleti e all’Atletica Leggera.

Completare la Pista vuol dire costruire un ponte con il passato per proiettarci nel futuro. Come l’antica Grecia, Crotone è ricca di Storia dello Sport e di Cultura e stabilisce dunque un legame con l’Olimpismo e le origini dello Sport. Per questo motivo l’impianto di Atletica rappresenta un investimento in cultura, un riproporre la propria civiltà che ha reso Crotone riferimento della cultura Occidentale, focolare della civilizzazione Europea.
Intitolare la Pista di Atletica Leggera a “Phayllos” non significa solo dedicare un impianto sportivo ad un atleta conosciuto nel mondo, ma rappresenta un riconoscimento ad un eroe che ancora oggi può rappresentare un esempio di Valori e di Cittadinanza attiva per i nostri ragazzi. Non dimentichiamo che le Olimpiadi moderne si ispirano a quei Valori antichi di cui Phayllos ne è stato un interprete autentico. Pur non comparendo negli elenchi dei vincitori olimpici, il nostro atleta guadagnò la corona del primo a i Giochi Pitici a Delfi e godette di un’immensa fama fin dall’antichità. L’atleta crotoniate era un pentatleta e gareggiava dunque nella corsa dello Stadio (m 200), Salto in Lungo, Lancio del Disco, Lancio del Giavellotto e Lotta; la sua fama fu amplificata enormemente dalla partecipazione alla Battaglia di Salamina del 480 a.C. La statua di Phayllos situata sull’acropoli di Atene, lungo il percorso della processione panatenaica, insieme a quella degli altri atleti/eroi combattenti per la libertà: l’olimpionico Epicharinos per Platea, e il pancraziaste Ermolykos per Micale. Tre eroi della resistenza Ellenica al barbaro invasore, che rappresentano la sintesi perfetta tra le virtù atletiche e quelle militari. Payllos incarna dunque il concetto stesso di Kalokagatia ellenica, l’essere bello e virtuoso, atleta e cittadino modello.

Fu tale l’eco di quest’impresa  di Salamina che, più di 250 anni dopo, Alessandro Magno, espugnata la capitale dei Persiani a Guangamèla (331 a.C.), mandò in dono a Crotone parte del bottino di guerra “in ricordo dell’unico greco d’occidente” ad avere aiutato i fratelli contro i Persiani. Il nome dell’atleta di Crotone è legato agli unici record che ci sono pervenuti dall’antichità: un’iscrizione posta sull’acropoli di Atene ricorda che “Phayllos saltò 55 piedi e lanciò il disco a 95 piedi”. Per quanto si discuta ancora sulla veridicità delle misure (il Salto equivale a circa 17 metri! ovvero ad una misura da salto triplo, che gli antichi non praticavano), il Lancio a circa 30 metri, sembra chiaro che la notorietà del nostro antico concittadino abbia costituito un notevole ritorno d’immagine per la città di Crotone. Come se non bastasse, Phayllos risulta essere tra i pochissimi atleti, raffigurati su vaso, di cui si riporta il nome. Nel riquadro di un’anfora, a figure rosse del pittore Euthymides, oggi esposta nel Museo di Monaco in Germania, è rappresentato infatti un lanciatore del disco sotto il cui gomito è graffito il nome “Failos”, altre sue immagini su vaso le troviamo a Napoli, a Torino, a Londra e a Boston. L’attività da svolgere sull’impianto di Atletica contribuisce attraverso i suoi contenuti educativi alla diffusione di una cultura autenticamente sportiva per i ragazzi delle Scuole e delle Società Sportive. E’ giunto il momento affinché anche l’Atletica Leggera possa avere la sua degna dimora dove Crotone e i suoi cittadini potranno esprimere il diritto di pratica sportiva. L’intitolazione a Phayllos rappresenta il più giusto e degno riconoscimento ad uno dei più famosi rappresentanti dell’antica Kroton “Terra di Atleti”.

Il Delegato Fidal Crotone – F.to Santino Mariano
Il Presidente della SAKRO- F.to Pino Talarico
Il Presidente Milon Runner – F.to Antonio Pizzuti
Il Presidente Ermes Sport – F.to Danilo Ruggiero