Candidati dell’Accademia al corso propedeutico per esami di graduazione ”Dan” per cinture nere foto

A San Marco Argentano i crotonesi hanno fatto bella mostra di sé ricevendo i complimenti dei vari docenti che si sono alternati nella due giorni.

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È uno squadrone il team dell’ ASD Accademia Karate Crotone che nei giorni di sabato e domenica dello scorso week end del 23 e 24 ottobre si è recato a San Marco Argentano, presso la Cupola Geodetica di piazza Rocco Trento per sostenere il corso propedeutico valido per l’ammissione ai gradi per cintura nera  di 1°,2°,3°,4° e 5° DAN. A prendere parte a questo corso i candidati dell’AKC Alfredo Cafarda, Gaetano Sestito e Francesco Sorrentino per il 1°DAN; Claudio Carallo, Vincenzo Mangano e Rodolfo Pantisano per il 2° DAN; Claudia Alia, Emanuel Lo Iacono e Vincenzo Vutera per il 3° DAN; Fabio Bonaccorsi, Luigi Manfredi e Giuseppe Fabrizio Pulvirenti per il 4° DAN; Elio Cagnazzo, Vincenzo Malara e Orlando Zannino per il 5° DAN. Guidati dal M° Luigi Galea, Responsabile Settore Kata e Master dell’AKC, i crotonesi hanno fatto bella mostra di sé ricevendo i complimenti dei  vari docenti che si sono alternati nella due giorni. Presente il M° Enzo Migliarese, Presidente del Comitato regionale FIJLKAM Calabria e tutto lo staff Direttivo Regionale con, M° Gerardo Gemelli, Vicepresidente del Settore Karate, M° Luciano Dichiera, Commissario Tecnico Regionale; Dott.ssa Viola Zangara, Responsabile Scuola e Promozione; M° Francesco Bellino, Responsabile Centro Tecnico Regionale e lo staff di collaboratori CTR Enrico De Pace, Manuel Lestingi,  Mario Straface, Gianpiero Costabile, Indra La Fauci e Giuseppe Chiofalo.

I temi trattati sono stati:
KIHON, ovvero i fondamentali di base dove devono emergere le caratteristiche di capacità di utilizzo delle forze di rotazione e di spinta e di combinazione di movimenti.
KATA esercizi di forma tramandati negli anni  in cui devono essere messe in evidenza  e rispettate le tecniche di attacco e difesa secondo il rispettivo grado ed eseguiti individualmente in una successione, determinata da pause, accelerazioni, contrazione e decontrazione, in cui forza, coordinazione e controllo motorio devono essere espressi  con la  massima potenza e concentrazione contro avversari e situazioni immaginarie e, per questo motivo, si richiede massima precisione, potenza e forma estetica.
BUNKAI, che è l’analisi sistematica di un Kata in cui ogni tecnica o azione vien scomposta ed analizzata attraverso l’ applicazione contro un avversario collaborativo.
JIYU IPPON KUMITE, ovvero , Interazioni oppositive in questa parte del programma si lavora sugli aspetti cognitivi in cui devono emergere le capacità attentive, quelle di azione e reazione e di controllo motorio. In questa fase gli attacchi di braccia o di gambe sono liberi mentre le strategie difensive e di contrattacco rispondono a delle sequenze logiche da effettuare nella situazione mutevole venutasi a creare.
JIYU KUMITE. In questa parte del programma viene controllato il patrimonio tecnico individuale da produrre nel combattimento da gara (KUMITE SHIAI) dove,  le proprie  strategie di attacco e difesa,  interagiscono; in questa fase, trattandosi di una prova dimostrativa, l’unica raccomandazione è svolgere tale compito agendo al 50% della propria forza.

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