Gli uomini onorano (solo) coloro che hanno ucciso!

Ciao Mister, che Bentornato Ciccio non te lo abbiamo proprio mai voluto dire!

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Procolo Guida

Abbiamo destrutturato nel titolo l’aforisma di Fëdor Dostoevskij che recita così:

Gli uomini rifiutano i profeti e li uccidono. Ma adorano i martiri e onorano coloro che hanno ucciso.”

Abbiamo ucciso Dostoevskij, perché dovevamo e volevamo salutare Mister Francesco Modesto con la lealtà e l’affetto che merita; si affetto, perché una testata che ha l’onore di “contenere” il nome della propria città, ha anche l’onere delle empatie. Anche il Presidente Gianni Vrenna, che come lui stesso ha detto è il primo responsabile assieme a tutta la società, ha “voluto” rammentare, ieri, nell’incipit di presentazione del nuovo Mister Pasquale Marino, come, per lui, avesse in qualche modo un senso il Nemo Propheta in Patria di “cristiana” memoria. Ecco se è corretto non poter dare torto e cronaca degli ultimi 5 anni della sua gestione rammentando, come ha fatto lui, che 3 di questi anni sono stati targati dalla massima serie, è altrettanto corretto, da parte nostra, rammentare che le responsabilità e dunque le risorse aumentano di pari passo. L’allenatore Francesco Modesto, così come è stato chiamato e messo nelle condizioni, ha preparato, assemblato, allenato e messo in campo più squadre e diverse situazioni. Soprattutto nelle ultime 4 gare, a nostro modestissimo avviso, ci ha messo “abbastanza” del suo per creare i presupposti perché l’esonero fosse una opzione alla soluzione dei problemi di una rosa che è al terz’ultimo posto con 7 punti in 10 gare che recitano anche 11 goal fatti e 19 subiti: la responsabilità più evidente, sempre a nostro parere, è data soprattutto dal fatto che ha sempre cambiato uomini, mentre pochissimo, o quasi nulla, nel modulo e comunque nel modo di mettere in campo le formazioni. C’era, sempre secondo noi, l’altra opzione: non cambiare allenatore e, magari, dargli forza e prospettive per far “giocare” l’intera società in maniera diversa. Lo stesso Presidente ha ammesso che comunque il sentimento della piazza ha avuto un certo peso nella decisione dell’esonero, magari anche con “la diserzione” dall’Ezio Scida e la presa di posizione della Sud nell’ultima gara interna contro il Benevento. Certo è che l’opzione Mister Pasquale Marino riempie di contenuti la voglia di mettersi al riparo dal rischio concreto di retrocessione. Altrettanto certamente c’è da registrare un inconcepibile ostracismo del pre, durante e post lavoro di Mister Modesto: lo abbiamo sempre stigmatizzato e non solo in “Lupi come gufi: il Cosenza fa festa, ma nessuno tocchi Modesto!” (cliccaci sopra per rileggerlo). Le asprissime critiche ricevute per quell’articolo e per successivi interventi anche in sala stampa ci hanno fatto subito rendere conto (e richiamare chi potesse e dovesse intervenire in società) che era ed è qualcosa di molto più complesso e radicato del Nessuno è profeta in patria…

Ecco Mister Francesco Modesto teniamo e tengo personalmente, da responsabile di questa testata che contiene e “fregia” il nome dei “crotoniani”, di salutarTi e ringraziarti innanzitutto per il modo con cui hai voluto lavorare nella Tua città, per la Tua curva e con chi, anche come me, non ti ha saputo perdonare il minimo errore. Non ti abbiamo mai dato il benvenuto Ciccio, nemmeno ricordando quel goal, pure così recente, al Como; così come si attendeva quasi come un augurio, subito dopo la bella e netta affermazione contro il Pisa capolista, nuove cadute ed altri errori; così come abbiamo pure atteso e preteso le dimissioni, senza nemmeno chiederci se stavi semplicemente facendo gli interessi di altri professionisti che ti hanno voluto seguire in questa avventura! Ciao Mister tanto hai compreso e continuerai ad avere atteggiamenti e comportamenti da professionista anche perché “ad esempio anche a Te piace per gioco tirar dei calci ad una zolla di terra” e soprattutto perché… …Sì il perchè, non devo dirlo, a chi ha già capito e capirà perché sei e sarai, senz’altro un altro come… …NOI!

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