Firenze Marathon, Barretta non smarrisce la “retta via” foto

Ritorno della grande atletica anche a Firenze, che domenica 28 novembre ha potuto ospitare la sua tradizionale maratona dopo un anno di assenza.

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Ritorno della grande atletica anche a Firenze, che domenica 28 novembre ha potuto ospitare la sua tradizionale maratona dopo un anno di assenza. È stato un autentico spettacolo, quello offerto dalla 37° Asics Firenze Marathon, a partire dal percorso che offre un’immersione più totale nella storia e nell’arte d’Italia, per finire agli aspetti tecnici di una gara che ha visto tempi super da parte degli atleti. Giornata che minacciava pioggia, ma alla fine l’autunno fiorentino è stato clemente, presentando una temperatura ideale per correre ai quasi 4000 partecipanti: pertanto non si sono resi necessari i servizi del nocchiero Caronte, in quanto i corridori hanno potuto calpestare il suolo asciutto a partire dal via presso piazza Duomo, in un ambiente festoso ed emozionante. Da qui hanno proseguito in un viaggio lungo la metafora dantesca che la corsa rappresenta, come la fatica e lo stringere i denti dell’inferno, la redenzione e il riscatto del purgatorio, la beatitudine e la gloria nel paradiso dell’arrivo, a “riveder le stelle”. Tra le bellezze senza tempo del capoluogo toscano, si passa per il verde del Parco delle Cascine, l’imperdibile Ponte Vecchio, Lungarno, Piazza Santa Croce con Dante che scruta i podisti in transito, per finire nuovamente in Piazza Duomo.
La gara, di alto livello agonistico, ha visto la vittoria del keniano Cybrian Kotut in 2:08:59, secondo tempo di sempre della manifestazione, in netto vantaggio di circa un minuto sul connazionale Samuel Lomoi. Mentre al terzo posto arriva dopo una manciata di secondi il burundese Olivier Irabaruta. Nella gara femminile si è assistito a una grande volata in cui alla fine ha prevalso l’etiope Tsehay Alemu Maru in 2:27:17, di pochissimo davanti alla connazionale Megertu Ifa Geletu e la keniana Mercy Jerop Kwambai.
Il portacolori della Milonrunners Raffaele Barretta, per nulla di paura il cor compunto, con sguardo avanti e passo sicuro è riuscito ad attraversare la selva oscura, partendo con cautela e arrivando alla mezza in controllo, per poi aumentare il ritmo nella seconda metà di gara e chiudendo in splendida progressione in 3:43:02. Nuovi appuntamenti all’orizzonte attendono il team, da Sorrento a Reggio Calabria già entro il prossimo fine settimana

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