Ed ora serve solo un miracolo…

Il Crotone gioca ma subisce due goal ad inizio tempi. Questa volta l'impegno c'è come a Terni, manca di sicuro la qualità. Kargbo accorcia per l'unica topica di Pomini e ci sarebbe pure modo e tempo di pareggiarla, ma qualsiasi energia è scarsa...

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Procolo Guida dall’Ezio Scida

Il Crotone di Marino, che ha conquistato un punto in cinque partite, ha un ruolino di marcia come peggio non potrebbe andare per il nuovo allenatore che sta facendo peggio di Modesto (7 punti in 10 gare). Anche se la sconfitta di Terni (1-0), che ha pure messo in evidenza l’anemia che ha colpito l’attacco, di certo non era meritata (tre legni ed un goal regolare annullato). La Spal, dopo la vittoria di Cosenza, è crollata in casa contro un coriaceo Lecce e naviga sempre a vista. Benali recupera ma non dal 1’. Marino preferisce (ri)partire dagli stessi 11 di Terni ed è anche la novità dell’anno: nel senso che mai, ne Modesto né Marino, lo avevano mai fatto prima di oggi. Clotet riabbraccia dalla squalifica Viviani, Melchiorri dovrebbe essere unica punta, con D’Orazio (al posto dell’ex Crociata) pendolo fra il duo Seck, Mancosu ed appunto la punta. In difesa il dubbio Tripaldelli (anche lui ex)-Celia a sinistra, è andato appannaggio del secondo. Comunque classica gara aperta ad ogni possibile risultato se non si considera il fatto che il Crotone, per forza di cose, deve trovare la spinta giusta per vincere con la Spal che potrebbe pensare al pareggio.

Splendida giornata: fino al 2’ minuto: inizia bene la squadra di Marino che però si fa infilara alla prima palla persa su cui Melchiorri fa il fenomeno spostandosi da sinistra verso il centro (sempre fuori area) e calciando di destro all’incrocio sinistro di Festa. Gli sparuti della sud cercano di tenere i cocci (anche all’8’ richiamando Nedelcerau ad una scalata su D’Orazio quasi di fronte a Festa) e gli attacchi a Pomini crescono anche se manca sempre l’ultimo acuto. All’11’ Vulic è troppo altruista e Mulattieri manca l’aggancio di un assist da spingere a porta vuota. Al 15’ ci sarebbe il pareggio ma Zanellato che appoggia per Mulattieri che insacca è in evidente fuorigioco. Al 19’ Vulic prova anche da fuori sfiorando il montante basso di sinistra difeso da Pomini. Al 28’ una bella manovra libera Giannotti con Pomini che para, comunque anche se non incisivi, crescono gli 11 di casa che non la mettono dentro per un non nulla come un minuto dopo con Maric che non arriva per un pelo su una bella palla arrivata da sinistra: con stesso ed identico copione al 33’. Al 34’ è Mulattieri show: ma Pomini è bravo sulla sua conclusione arrivata dopo 20 metri palla al piede con sterzata stile Messi. Al 42’ Molina liberato in area da Vulic perde il tempo del dribling facendo fare un figurone a Dickmann.

Cotlet cambia subito: entra Esposito (il centrocampista difensivo) al posto dell’elegante Seck. La Spal occupa la metà campo avversaria ed al 4’ minuto raddoppia: Zanellato regala un angolo sotto gli occhi del guardalinee, calcia Viviani e Mancosu svetta su tutti. Partita segnata ma con l’obbligo di essere giocata. Al 53’ Mancosu avrebbe anche la possibilità di triplicare, per fortuna alza troppo sopra la traversa a due passi da Festa a terra. Marino mette Benali e Sala per Maric e Giannotti. L’effetto arriva anche se confusamente arriva. Prima è Sala ad imporre un grande intervento a Pomini, poi è Benali a servire Mulattieri ripetutamente con Molina che perde sempre quel famoso la… Estevez recupera palloni, Zanellto scalpita e Vulic caccia tigna. Cotlet mette Peito Rossi e toglie Melchiorri per regalare personalità ai suoi giovanotti comandati comunque egregiamente da Viviani, fino a questo momento. Mulattieri impatta su Pomini bravo e comunque salvabile dal fuorigioco di partenza dell’inesauribile centrattacco crotonese che anche al 70′ viene fermato solo da un bravissimo Pomini in uscita. Sull’angolo conseguente dopo un paio di minuti abbondanti per l’infortunio di Peda (sostituito da Heidenreich) c’è una mischia rugbistica a non più di un metro dalla linea di porta di Pomini: la Spal riesce a spazzare senza nemmeno subire il tiro. Al 74′ il Var conferma le convinzioni di Sozza nel non conceder penalty in favore di Estevez. Tutto sembra indicare che a questa squadra, oggi come per le sorti dell’intero campionato, serva un miracolo e Marino conferma: entrano Kargbo e Oddei per Paz e Vulic; ora si gioca 4 2 4. Kargbo è subito disinnescato da Pomini, Oddei fa da se. A 7 dal termine (più lauto recupero) tutto si spegne. Solo la sud reclama giustizia da Gianni Vrenna cantando chidèsucutron… Intanto Krgbo manca l’ennesimo aggancio, poi accorcia per l’unica topica di Pomini che si fa passare sotto le gambe la conclusione della punta sierraleonese alla prima segnatura stagionale. Oddei al 90′ si divora il pari di testa su bella incursione di Kargbo, Sozza da sei di recupero ma fa pranzare i ferraresi sui calci da fermo, fischiando a ripetizione. Finisce senza più sussulti ed anche questo è specchio di una squadra con “scarse” energie, di tutti i generi. Il miracolo è pure quello di arrivare a gennaio con “scarti” compatibili a smuovere calciatori di qualità ad accettare di arrivare in Calabria.

Crotone      1    (Kargbo all’88’)

Spal             2   (Melchiorri al 2’, Mancosu al 49’)

CROTONE (4-4-2): Festa; Nedelcearu, Canestrelli, Paz (dal 76′ Oddei), Molina; Estevez, Zanellato, Vulic (dal 76′ Kargbo), Giannotti (dal 57’ Sala); Mulattieri, Maric (dal 57’ Benali).

All. Marino

SPAL (4-2-3-1): Pomini; Dickmann, Peda (dal 72′ Heidenreich), Capradossi, Celia; Da Riva, Viviani; Seck (dal 46’ Esposito), Mancosu, D’Orazio; Melchiorri (dal 60’ Rossi).

All. Clotet

Ha diretto la gara il Sig. Sozza

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