Tobia Loriga: “Arrivo a Cinisello Balsamo con la mentalità di chi vuole disputare un grande match” foto

"Combatterò finché avrò forza. Esposito è un giovane campione di grande prospettiva”

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Il 26 febbraio 2021, in un Allianz Cloud chiuso al pubblico a causa della pandemia da covid-19, al termine di dieci riprese intense e adrenaliniche Nicholas Esposito alzava la cintura di Campione d’Italia dei pesi Welter battendo il veterano Tobia Giuseppe Loriga per Decisione Unanime. Fu un match appassionante, fatto di scambi intensi alla corta distanza senza mai cedere di un centimetro. David Diamante, il ring announcer della DAZN Boxing Night del 26 febbraio 2021, pur non potendo contare su un vero pubblico di spettatori, incitò i pochi (e fortunati) presenti ad applaudire i due pugili prima dell’inizio dell’ultima ripresa, per ringraziarli dello spettacolo che avevano offerto. Il 19 marzo, Nicholas Esposito e Tobia Loriga si scontreranno di nuovo, in un caldissimo e atteso rematch, in palio sempre la cintura azzurra e tricolore di Campione d’Italia dei pesi Welter. L’incontro sarà il Main Event della Cinisello Balsamo Boxing Night, riunione che segna la ripartenza dell’attività pugilistica di OPI Since ’82. Abbiamo intervistato Tobia Loriga, “Lo Squalo Rossoblù”, per testare il clima di queste ultime settimane di preparazione. 45 anni. 45 incontri. Praticamente, volendo giocare con i numeri, hai combattuto un match per ogni anno di vita. Come ti senti, fisicamente e mentalmente? “Sono in preparazione, si arriva alla sera che la fatica si fa sentire. Ma grazie a Dio, mentalmente e fisicamente, a livello complessivo, mi sento una roccia. Questo sport ti può logorare, ma facendo una vita sana mi sono difeso bene. A 45 anni si può dire che ho superato la normalità sportiva, ma atleticamente la boxe mi rende più giovane dell’età anagrafica”

Nel tuo arsenale abbiamo visto una resistenza cardiovascolare pazzesca, specialmente se rapportata al tuo status di veterano del ring. C’è qualche segreto nel tuo allenamento? Su cosa ti sei focalizzato in questa preparazione? “Ho sempre fatto una vita sana. Di sacrifici, dura, stringente, ma sana. Ma questo è uno sport che non ammette margini di errore. Mio padre, che è stato il mio maestro fino alla sua scomparsa, mi ha insegnato che sul ring se si sale preparati, senza rimpianti e pensieri negativi del tipo “avrei potuto fare di più in alenamento, avrei dovuto evitare quelle cene così pesanti”, non bisogna temere niente e nessuno. Purtroppo se non si segue un certo stile di vita, per il pugile si mette male. Il pugilato non è lo sport classico in cui fai magari una brutta figura che perdi due, tre a zero. Nel pugilato vieni colpito.” Esposito vs Loriga avrebbe potuto essere tranquillamente il match italiano dell’anno nel 2021. Una battaglia gigantesca. È questa la motivazione che ti ha spinto ad accettare un rematch? “Ho scelto il rematch perché avevo voglia di calcare il ring ad alti livelli. Avrei potuto fare altri incontri, diversi, ma qui siamo su un livello diverso. Resta un ricordo bellissimo per certi aspetti, il primo match contro Esposito. Ricordo che David Diamante mi fermò e mi fece i complimenti, come fosse un mio tifoso da sempre. Al di là delle cinture, sono questi episodi che ti lasciano qualcosa dentro, che non se ne andrà mai” Nel post-incontro, ti mostravi visibilmente amareggiato alle telecamere di DAZN. Sei ancora convinto che avresti meritato la vittoria? “Sì, ma avevo appena perso la mia cintura dopo dieci riprese davvero, davvero pesanti. Adrenalina, impeto. Secondo me è stato un match molto equilibrato, continuo a pensarlo, ma in quel momento ho avuto quel lampo di esternare che non fosse un verdetto giusto. A posteriori brucia ancora la sconfitta, ma ritengo Esposito un pugile valido e di ottima prospettiva, ha la testa giusta per diventare grande. Nello spogliatoio gli ho anche fatto i complimenti”. Hai anche detto che giocavi fuoricasa. Nella boxe si dice che per vincere in trasferta occorra fare una sola cosa: mettere KO l’avversario. E’ quello che cercherai di fare? “Lo dico con la massima sincerità: io arrivo a Cinisello Balsamo con l’obiettivo e la mentalità di chi vuole fare un grande match, un grande spettacolo. Non è nel mio stile di sportivo cercare il kappaò, e nemmeno sparare a zero prima di un incontro. Posso solo dire che sento, lo percepisco, che sarà un grandissimo match. So cosa è lo sport. Essere sportivo vuol dire essere sportivo, ossia umile, sincero, onesto”. Ultima domanda: qualunque sarà l’esito del rematch, hai intenzione di proseguire nella tua longeva carriera? “Sono nella fase conclusiva della mia carriera. Non posso dare una risposta, perché mi sento uno sportivo a vita, dopo il match valuterò come sono. Finché il Signore mi darà la forza di fare questo sport, continuerò. Quando sentirò che non rispondo più ai comandi e alle azioni come vorrei, allora saluterò tutti. Ma ripeto: mi vivo il momento. Penso soltanto a fare un incontro bellissimo, contro Esposito, a Cinisello Balsamo”.

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