La confusione anche emotiva porta un’altra sconfitta, pure quando tutte le altre perdono… foto

C'era comunque tutto il tempo e la "predisposizione". Il Crotone va in vantaggio subito, raggiunto nel primo tempo, prende il secondo goal quando potevano essere di più e non riesce più a reagire avendone anche tempo ed occasione...

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Procolo Guida dall’Ezio Scida

Penultimi in classifica con 21 punti, si è solo obbligati a fare risultato pieno tra le mura amiche per scongiurare la retrocessione diretta. Già salva da diverse settimane la formazione umbra neopromossa non è ancora tagliata fuori matematicamente dai playoff. Una rete dello sfortunato Falletti, la cui stagione si è conclusa anzitempo a causa di un brutto infortunio, decise la partita di andata, che fu uno dei tanti “chèpeccato” della squadra rossoblu. La battuta d’arresto in casa col Lecce, netta nelle dimensioni (1-4), ha rallentato bruscamente la marcia delle Fere rilanciatesi in classifica grazie ai dieci punti su dodici conquistati nelle precedenti quattro gare. Lucarelli crede ancora nei playoff visto che la matematica lascia aperto un seppur piccolo spiraglio. Il tecnico livornese ritrova così l’ex Martella sulla fascia sinistra ma deve fare a meno di Agazzi: il regista rossoverde salterà anche il match successivo contro il Frosinone. Non recuperano nemmeno Iannarilli, Capuano, Kontek, Salzano, Diakitè e Capanni. Fiducia a Krapikas tra i pali. Reduce dall’1-1 nello scontro diretto di Vicenza, condizionato dall’espulsione a fine primo tempo di Schnegg, già protagonista in negativo con una autorete, la squadra di Modesto insegue allo Scida il successo che manca da circa un mese: 2-0 al Frosinone lo scorso 15 marzo. Dopo sono arrivati tre due pareggi e una sconfitta sul campo del Monza. Sala e Schirò  vincono i rispettivi ballottaggi con Nicoletti e Vulic. In attacco ancora indisponibile Mulattieri, Cangiano è confermato sulla trequarti insieme a Marras.

Per i primi 5 minuti, contro vento, i padroni di casa non riescono ad impiegare nemmeno l’area avversaria. Non che la Ternana sia una furia ma palleggio e tranquillità emotiva permettono a Palumbo pure di colpire la parte alta della traversa manovrando quasi dentro area da solo. Poi arriva l’angolo (quasi per caso) per il Crotone e sdraiandosi a terra per colpire senza alzarla troppo, è Golemic a portare in vantaggio i suoi con un colpo di prima di destro a centro area che non lascia scampo a Krapikas. La Ternana cerca di reagire ma è il Crotone a sprecare in contropiede con Maric e poi a cercare di tenere lontano Festa da attacchi portandosi avanti e guadagnando angoli e punizioni putualmente sprecati. E’ Cangiano a confermare verve e buona condizione, con Marras che gli da man forte. Fino al 20′ la gara è sotto controllo per i ragazzi di Modesto tornato in panca dopo il turno di squalifica. Peccato per le rifiniture fuori misura attorno al 25′, perchè avrebbero potuto far male ad una Ternana che ora appare più incline ad interpretare la vittima sacrificale proprio mentre Vicenza e Cosenza stanno perdendo… Ed allora arriva la disattenzione che costa cara: su una punizione concessa da un mani con giallo di Estevez caduto a terra da solo, dalla trequarti sinistra batte bene Palumbo ma Partipilo è lasciato comodo a toccare addirittura di petto sul secondo palo. Pareggio che deve rimettere in moto e dare una lezione ai calabresi. La gara invece si fa brutta ed episodica e con uno Scida ammutolito (curva in testa), la Ternana, facendo semplicemente il suo, si rimette a macinare palleggio e meno passaggi sbagliati che invece il Crotone produce per quante palle gioca. Il nervosismo non serve, e la frenesia peggio. Mister Modesto qualcosa dovrà e potrà fare da subito negli spogliatoi.

Si ricomincia con gli stessi 22 ma con Schirò che per due volte in due minuti si fa vedere più che nella prima frazione tutt’intera. Poi è nuovamente Palumbo a far venire la febbre saltando mezza squadra e mettendo a lato d’un soffio a Festa battuto. Il Crotone prova e riesce a portare la gara verso Krapikas andando più volte sul fondo. Dopo aver rischiato due volte con Palumbo (di nuovo lui) e Partipilo, Modesto fa entrare Giannotti, Borello e Kargbo per Sala, Cangiano e Marras (che sembravano ancora i meno peggio), Lucarelli risponde con Paghera e l’altro ex Pettinari per Koutsoupias e Donnarumma davvero in ombra. Pettinari spreca… e comunque la gara anzichè ravvivarsi, soprattutto per il Crotone, si imbrutisce ancora di più. Lucarelli insiste e mette Diakite e Defendi per Martella e Furlan. La linea di centrocampo è ora ancora più bassa e Festa deve compiere un altro “miracolo” sulle gambe di Pettinari che spreca più volte; arriva il raddoppio del Monza a Cosenza, ed è finita da un pezzo a Benevento che supera (anche se di misura) il Vicenza; e la forza dovrebbe arrivare dalla possibilità di andare a soli 2 punti dai play out, e Modesto mette il redivivo Vulic al posto di Schirò (al 75!). Ma c’è il trauma Palumbo che inventa ancora laddove Defendi non spreca con un controbalzo anche un po fortunato. Entra anche il turco Emre Gural per Nedelcerau passando ora a 4 con Giannotti terzino. Ultimo cambio anche per Lucarelli che fa entrare Boben per Bogdan. Incomprensibile è la sud che entra ora (all’84’!) con i cori e le bandiere… Giannotti sfiora l’incrocio e le teste basse comunque non aiutano, soprattutto all’86’… Sull’angolo guadagnato dal turco, salgono tutti anche se non la si butta nemmeno a centro area battendo corto… Insommma confusione anche emotiva. Prendiamo il secondo goal quando potevano essere di più e non si riesce più a reagire avendone anche tempo ed occasione, perchè Vulic prima e Maric dopo, prima del 90′, potrebbero pure pareggiarla. Invece la gara poi termina come era cominciata: senza carattere, gioco e spirito! In C si va proprio per questo, perchè le altre, a partire dal Cosenza stesso, sono meno peggio di te! Anche al 93′ Borello punta l’incrocio, manco fosse Maradona… “Mischini”, in tutto!

CROTONE     1  (al 6′ Golemic)

TERNANA     2  (al 28′ Partipilo, al 76′ Defendi)

Crotone (3-4-2-1): Festa; Canestrelli, Golemic (amm. all’83’), Nedelcearu (dal 78′ Gural); Mogos, Estevez (amm. al 27′), Schirò (dal 75′ Vulic), Sala (dal 58′ Giannotti); Marras (dal 58′ Kargbo), Cangiano (dal 58′ Borello); Maric.

Allenatore: Modesto.

Ternana (3-5-2) Krapikas; Bogdan (dall’81’ Boben), Sorensen, Celli; Furlan (dal 67′ Defendi), Koutsoupias (dal 59′ Paghera), Proietti, Palumbo, Martella (amm.al 58′ dal 67′ Diakite); Partipilo, Donnarumma (dal 59′ Pettinari).

Allenatore: Lucarelli

Ha diretto la gara il Sig. Eugenio Abbattista

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