La ndrangheta è una merda: la pratica Scifo non puzza meno! (CON COPIA DEL DOCUMENTO CHE LO PROVA)

Basta leggere pareri ed incrimanazioni agli atti per rendersene conto

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    CHIEDIAMO SCUSA E RINGRAZIAMO VERI ALFIERI DI BELLEZZA 

    ROBERTO CARTA E TIZIANO BOSCARATO

    A CUI ABBIAMO RUBATO E STORPIATO QUALCHE SCATTO!

    Siamo certi che in molti posti d’Italia ed anche dell’estero, rammentano la vicenda di poco più di due anni fa, del cemento a Capocolonna. Siamo altresì certi che molti di questi, se la siano ricordata nei mesi addietro quando qualche media nazionale, solo e sempre grazie alle denunce di una associazione combattiva e competente, ha cominciato a parlare di un villaggio che vuole essere costruito proprio di fianco a quel MAI parco archeologico sempre abbandonato e, sempre più spesso, vilipeso.

    Ne siamo certi perché in altri posti d’Italia, dove sempre di più impunemente sovrintendenze gestite solo come affari partoriscono scempi non troppo dissimili da questi che raccontiamo, resiste, comunque, la pratica amministrativa costretta, magari anche da una piccola inchiesta giornalistica, ad assumere decisioni ed impedire palesi violazioni di legge fatte emergere anche solo dopo che erano state insabbiate a dovere.

    A Crotone ed in Calabria no!

    A Crotone ed in Calabria capita molto più spesso che anche di fronte a palesi violazioni di legge fatte emergere da certosine e specifiche competenze professionali condite da paziente, puntuale e pure rispettoso richiamo ad alte responsabilità ministeriali ed a tutti gli organi competenti, si possa non solo proseguire a delinquere e vilipendere il territorio, e comunque a rimanere impuniti, ma anche a dover subire rilanci e ritorsioni per offendere e ridicolizzare chi si è permesso di disturbare ignoranti, manovratori, malviventi e doppiogiochisti.

    Si perché siamo a rappresentare una vicenda che ha pure visto, dalla tv di Stato, “spacciare” ragioni e rintuzzare con la storia dell’invidia, arrivando finanche ad avere il coraggio barbaro di sostenere che vi siano “pupari”, in pieno stile “chiacchiere e distintivo” che avevamo visto solo al cinema.

    Era l’8 gennaio scorso e in “Salvare Capo Colonna si può e di deve! Senza scuse e ritardi!”  rimandavamo ad una possibilità veloce che “permettesse” al (quasi neonato) Sindaco di tornare a ripristinare la legalità su di un territorio così vessato e vilipeso nella dignità; eravamo ancora persuasi che ci si potesse emancipare senza padri o padrini; eravamo a consigliare a chi ne ha piena autorità di evitare di cincischiare nell’elemosinare pezze legali giustificative che fermassero quello scempio ambientale, geologico, etico e morale che risponde al nome di Marine Park Village; eravamo ancora convinti che sventolare la minaccia della incredibile figura di cacca planetaria di due anni addietro, avrebbe indotto questa nuova giunta, o almeno parte di essa, a consigliare di comportarsi in maniera differente, se non proprio opposta alla precedente.

    Pensavamo, molto ingenuamente, che il bravo Enzo Sculco attuale padrino di questa Giunta Pugliese (conosciuto anche lui a livello nazionale per aver pubblicamente sbeffeggiato chi gli rivendicava di dover restituire somme all’erario quando fu condannato ed interdetto a cavallo della deputazione regionale che ha fatto ereditare, oggi, alla figlia), in questa vicenda, dovesse ancora decidere dove spedire il buon Sindaco Ugo Pugliese.

    E’ solo da qualche giorno che invece abbiamo letto il parere che vi pubblichiamo per intero sotto: è datato (addirittura 2014), circostanziato e conosciuto da tutti: anche dai cinquestelle che però, sino ad ora, hanno fatto lavorare due meritorie rappresentanti della società civile (ne esiste rara traccia anche in questo posto ameno) così come fecero due anni fa per il cemento a Capocolonna per cui trovarono e sfruttarono anche un manipolo di “occupanti”; la loro capacità di fare finta di essere incapaci di opporsi efficacemente a questo glossario di illegalità non può certo essere scambiata più ne per un puro caso ne per ingenuità!

    Ci viene allora da pensare che ci si possa affidare a Gratteri e alla DDA (che fra l’altro sembra essere davvero intervenuta qualche giorno addietro) o a Bruxelles, ma non con l’ennesima interrogazione parlamentare, sia chiaro!

    Vedete, chiunque legga queste chiarissime 9 pagine, capisce che c’era tutto (ed a maggior ragione c’è ancora) non solo per bloccare almeno per 50 anni qualsiasi altra diavoleria che qualunque altro fra i peggiori potenti possa tentare di inventare ancora! Particolare certo non trascurabile visto che questa strisciolina di terra non riuscirà a SOPPORTARE per molto di più la stupidità dell’uomo contemporaneo; già significherebbe aver salvato quell’unica colonna superstite (del tempio di Hera), quel faro millenario e pure quella (non incolpevole) chiesetta dal dover sopportare questo ennesimo affronto tranquillamente paragonabile alla cieca furia dell’Isis nei confronti dei siti archeologici.

    La novità di oggi è che abbiamo il documento che ci permette pure di denunciare il precedente Sindaco (quanto questo) e tutti i dirigenti del Comune (passati presenti e futuribili) che, dalla Dominijanni in avanti, hanno contribuito a procurare, come minimo, danno erariale, che ricordiamolo, è danno verso tutti; e speriamo sia vero che qualcosa di simile sembrerebbe iniziare ad essere obiettivo di Possibile come preannunciatoci alla visita di Pippo Civati sempre di qualche giorno fa.

    E’ dall’otto maggio 2014, giusto per ricalcare il documento riportato in basso, che l’avvocatura del Comune ha licenziato buona parte di tutte le motivazioni che avrebbero dovuto obbligare, come minimo, la pretesa comminazione di multe e/o restituzione di somme che i titolari del costruendo Marine Park Village DEBBONO al Comune, già solo in funzione della revoca allo stesso signor Scalise Salvatore della qualifica di IAP (cioè quell’Imprenditore Agricolo Professionista che sapevano pure le pietre che non era mai potuto essere).

    A dire il vero quel parere dice molto di più e non solo circa i diversi imbrogli che i fratelli Scalise ingegnano prima, durante e dopo la presentazione della domanda a costruire su di un terreno che ci hanno messo pure più di qualche mese solo per “comprare” da defunti e/o eredi, ma qua deve ancora pensarci il Tribunale (e fra poco vi diremo perché).

    E a dire il vero, tutto questo guazzabbuglio aumenta a dismisura quel sentimento che abbiamo sempre sottolineato di quanto poco ce l’avessimo contro i fratelli Scalise ed il loro legale Grande Aracri (per cui intercettazioni fra e per suoi parenti e/o affini e/o sodali emersi nel processo Aemilia possono anche essere considerate non più unico motivo di interesse appunto della DDA su questa vicenda); si perché la nausea ed il vomito prendono il posto dell’indignazione nei confronti di tutte quelle diramazioni dello STATO che, con il loro “donabbondismo” (o finto tale), alimentano brutture e scempi!

    Tutti, infatti, fanno finta di non sapere che già da tempo, nella stessa zona e non, ALTRI pretendevano e pretenderanno sempre più permessi a costruire e/o ampliare e/o minori controlli in genere senza tener conto di alcuna regola attorno a Parchi Archeologici ed Aree Marine Protette.

    Tutte le Loro Signorie Illustrissime chiamate a governare il territorio nel nome della legge, sanno e sapevano che proprio dalla constatazione della stessa (se non peggiore) tipologia di sfregio iniziata due anni fa (e festosamente comunque conclusa) ai piedi della chiesetta (che, tra l’altro, ribadiamo che fra poco sarà certamente a mare) è passata la legittimazione dello squarcio della bellezza.

    La vicenda, in diretta nazionale, è divenuta plastica dimostrazione che da lì si voleva continuare a dimostrare che la terra che ha visto l’utilizzo di un bazooka a pochi kilometri da li (e non certo in america latina), poteva e doveva continuare ad avere giurisdizione a parte, rispetto al resto del paese.

    Così si poteva e può mostrare a chi può spendere soldi che i permessi e le autorizzazioni si ribaltano come i colori delle giunte regionali, così come sanità docet (ed anche qua siamo stati capaci di assentire l’impossibile); così come è utile che quei pochi imprenditori di insediamenti turistici limitrofi che sono stati costruiti con tutti i criteri e le osservanze possibili ed immaginabili debbano necessariamente e semplicemente sentirsi stupidi visto che hanno ottenuto, a fronte di ettari di terreno quasi doppi a quello degli Scalise, soli 26 posti letto (mentre loro stanno insediando 79 bungalow per almeno il triplo di posti letto).

    E non crediate che poco importasse e/o poco è importato e dovrà importare su che tipo di messaggio è arrivato o doveva arrivare a tutti quegli imbecilli che continuano a sversare da almeno un decennio cemento amianto e le più schifose porcherie sul belvedere che insiste su questo istmo di terra calpestata ed idolatrata da Pitagora e financo dai Saraceni che tanto ci hanno fatto “spagnare”! D’altronde stiamo parlando sempre della stessa dolcissima terra dove bonifica, Eni e gas devettoriati fanno rima con crimini senza colpevoli ed affari ancora prosperi di altro affari da consumare da altre diramazioni dello Stato e per altre centinaia di milioni di euro già BELLI (ops come è uscito bene questo che è anche un cognome) che pronti!

    Si perché coprotagonisti degni di oscar alla carriera di questa solo “spacciata” iattura, sono tutti quelli (e sono tanti) che come Pino Greco hanno costruito piccoli e grandi ruoli, carriere e stipendi, alcuni di questi pure tramandati (se proprio pescati con le mani nella marmellata) di padre in figlio; carriere e stipendi, spessissimo legittimi, attorno a ruoli pubblici che gestivano interventi a pioggia pubblici così come l’aeroporto e l’università entrambe fallite: (la formazione principale parte da Gaetani, Turino, Tomaino e Sculco e prosegue con Intrieri, Infusino e Spanò in intermezzo e per tutti quelli che si stanno preparando nello sfregiare di bandiere ancora più “pesanti” delle istituzioni e che si espongono solo per qualunquistiche interviste in tv, mentre stanno bene attenti nel contribuire ad accerchiare chi fa lotta vera contro il malaffare!).

    Altro che le ipocrisie spese contro Gianluca Bruno e tutti i complici silenzi di fronte alle intimidazioni subite, a voler sottolineare che, lui, se le è cercata; attenti voi epigoni dell’inutile: questo è solo il sottobosco dentro cui la ndrangheta si nutre e prolifera, quella che vi gira con un dito (mai misericordioso) nel vostro deretano; proprio perché chi è chiAMATO (ed ancor di più chi si è autoproclamato) riferimento, dimentica, e sempre a piacere, quando e come rispettare le istituzioni; mentre si concentra, puerilmente, sugli uomini che le rappresentano, solo pro tempore, senza manco saper cogliere ogni opportunità per sottolineare che LA NDRANGHETA E’ UNA MERDA!

    Non vi volete ancora accorgere insomma che il LABORATORIO CROTONE sta dimostrando, altrettanto plasticamente, che questo modello è autolesionistico e pronto ad implodere; eppure c’è qualcuno che vi sta insegnando la rima nuova contro il (falso) cattivo a stelle e strisce bello che pronto col suo ciuffo così disperapertamente” brutto!

    Infatti mentre noi ci affanniamo a vanvera, visto il tempo dei barbari così di moda e così gravitato da Stormi di Trumpiani, siamo pure certi che questo nostro scrivere non serva proprio a nulla, se non per risultare ancora più indigesti anche a quelli che non sono certo nemici della bellezza; anzi consci siamo che queste rappresentazioni ringalluzziscano ulteriormente sia i picciotti che i loro epigoni del nulla; proprio perché, al di la di joystick con storie già scritte, non riescono proprio a trovare strumenti ludici, figuriamoci se dovessimo pensare che siano capaci di vera goduria…

    Oggi non potrebbe proprio nascere uno come il compianto  Franco Fortunato Gilberto Augusto Bonvicini in arte Bonvi: lui che si era inventato una masnada di cazzonazzi per sbertucciare la stupidità della guerra.

    Si, non potrebbe nascere perché si sono proprio materializzate (e mai umanizzate) le sue strisce satiriche in vere ed animate SturmTrumpen,  armate di sola ignoranza e saccenteria, che poi altro non sono che le peggiori armi di distruzione e desertificazione che non hanno nemmeno la necessità di macchine del fango, figuriamoci di minacce e/o attentati.

    Si perché sbaglia chi scambia la strafottente indifferenza di Franceschini e la prostituzione politica della Bianchi per mancate reazioni, figuriamoci se possano costituire connivenza; loro sono solo “incoscenten” (senza manco la “I”): occasionali e fugaci padroni dell’unica arte disponibile a territori nudi e crudi: merère! Arte disponibile a chiunque passi ad avere a che fare, per caso o per forza, con l’unica cosa tremendamente e perennemente seria: la bellezza!

    Ma come fare non so, Si devo dirlo ma a chi, se mai qualcuno capirà sarà senz’altro un altro come me

    scriveva e cantava Rino Gaetano

    No però non basta e non può bastare sbertucciare assieme ai grandi che non ci sono più!

    Ed allora avanti tutta! Provvediamo almeno a smascherare questa sciatteria, questo ciarpame etico, morale e pure ludico…

    Noi proviamo autentico gusto a sguazzare anima e corpo nella stretta ed angusta parte del torto; non abbiamo necessità di autocelebrazioni, tanto meno autocertificazioni di innocenza: ci divertiamo a mostrare le nostre nudità di fronte le quali anche lo spirito santo ha solo da pregare!

    Continueremo dunque a misurarci nella semplice corsa alla pubblicazione di atti, documenti e prove, a partire da quelli indicati nel promemoria che Margherita Corrado ha messo online da tempo (riclicca su questa ennesima linkata).

    Scoverchieremo e fotograferemo tutto ciò che abbiamo a portata di mano che già ad Antonio Albanese potrebbe bastare per andare avanti con almeno 11 sequel di Qualunquemente (e proveremo a consegnarle anche a lui che forse può molto più di altri)!

    Anche perché a maggio ci sarà la prima udienza che vede imputati i fratelli Scalise per sei reati connessi proprio allo sbancamento, tra le altre cose, realizzato nel periodo in cui non avrebbero potuto muovere foglia; con l’aggravante dello scorrazzamento di ruspe e similari effettuato pure (e molto) in aree demaniali e pure di altri privati(ah) quindi fuori dai quei propri terreni che per certi alcuni è sufficiente per giustificare semplici imPRENDITORI che sono alla naturale ricerca di sviluppo…

    Ed anche qui il Comune di Crotone può (ed assolutamente DEVE) COSTITUIRSI PARTE CIVILE, oltre ad essere (involontaria) parte offesa…

    Altri cercheranno in tutti i modi di poterlo fare!

    Nel frattempo caro Ugo Pugliesen, che tra l’altro hai tenuto delega all’ambiente ed all’urbanistica, visto che non puoi più far finta di dover raccogliere ankoran dokumentazionen che ti permetten di fermaren kuesto scempien di fronten al maren a te tanten caren: che fai?

    Aspetti il volo telekomandato o quello dove ti sbatterannen anke questi terribilen krotonesen alla prossiman?

    Procolo Guida

    Ecco il documento:

     

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