Bonifica: mentre i potenti degli ultimi 20 anni hanno fatto i vassalli, i crotonesi continuano ad ignorare

Crescono le adesioni per il ricorso al TAR contro la falsa bonifica, ma la confusione regna tranquilla!

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    Cgil, Cisl e Uil hanno aderito all’iniziativa del Comitato Le Coline dei Veleni che ha intenzione di presentare ricorso al TAR contro il decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (Prot. 0000018/STA del 3 febbraio 2017), che ha approvato la finta bonifica proposta da Syndial; oltre a loro sembra che anche Confartigianato, Confcommercio, tribunale dell’ammalato, Aido ed altri siano già disponibili a controfirmare ed aiutare per farlo.

    L’ingegnere Voce, che assieme all’architetto Frustaci, sono animatori di questa iniziativa, accoglie sul proprio profilo facebook così queste adesioni: “Questa è una buona notizia, che ovviamente sapevamo già da ieri. Condivideremo un percorso comune, quello delle bonifiche. Il ricorso al TAR sarà il primo passaggio, per far capire che abbiamo le competenze  per poter giudicare un buon progetto. La devono smettere di fare proposte indecenti, solo perché qualche politico è compiacente. Vi staremo col fiato sul collo. Avete finito di fare “affari” politici sulla pelle dei cittadini, pregiudicando il futuro della città.

    Ma è palese che la confusione in questa città faccia gioco da una parte (quella dei potentati), e piaccia dall’altra (quella della gente comune che preferisce “vegetare” nella falsa ignoranza).

    D’altronde già Pasquale Senatore, nel 1997, diventa sindaco di questa città sull’onda popolare che individuava sindacati ed eredi del vecchio PCI come i cannibali delle fabbriche nonostante i fuochi ed i rubinetti chiusi da Tallarico nel ‘93; fra concessioni rinnovate a membro di segugio e passeggiate degli innamorati, proprio da Senatore in poi, quel barlume di coscienza della salute dei propri figli (ancor prima e meglio che ambientale) si è fatta strabenedire da “spiccioli” di royalties e convenzioni capestro che dovevano solo anestetizzare l’unica causa contro Eni che non ha mai, INCREDIBILMENTE, visti costituirsi Regione Calabria e Comune di Crotone…

    Altrettanto incredibilmente passano e passeranno dunque venti anni   e due opposte(?) maggioranze comunali (che vengono pure entrambe confermate) con bonifiche e subsidenze sempre enunciate e MAI nemmeno presentate, ancor prima che avviate.

    Arriva pure nel frattempo, nel 2014, nell’assoluta “sconoscenza” di chiunque rappresenti il territorio, la sentenza del tribunale di Milano che condanna Eni al risarcimento (solo parziale) del danno ambientale ed ancora, ad oggi, non ne abbiamo speso nemmeno un ghello! (riclicca qua per rileggerti e rivederti Bonifica: la sentenza che assegna i 56,2 milioni è chiara (con Video)

    Checché vi racconti la Commissaria Belli ed il decreto salva Italia (che forse era meglio chiamare salvaEni), quella stessa sentenza chiarisce che Eni ha l’obbligo dell’avvio immediato della bonifica che solo oggi viene presentata con la previsione di tombamento in loco che proprio Voce oggi vorrebbe annullare…

    Nel frattempo almeno un centinaio di atti (fra determine e delibere) avevano pure ILLECITAMENTE fatto spendere e spandere soldi al Comune di Crotone fra il 2008 ed il 2016 GRAZIE ad una convenzione con Eni Ionica gas che viene puntualmente “sfregiata” nella sua regolamentazione e che prevedeva pure oltre sei miliardi di gas devettoriato che non abbiamo mai preteso, così come non viene mai preteso il naturale rinnovo visto che questa convenzione avrebbe dovuto “risarcire” la città dei danni da estrazione del metano che, ovviamente, continuano come il fenomeno di subsidenza che, nel frattempo, si sta mangiando l’istmo di Capo Colonna (oltre a tutto il litorale dell’intero comprensorio).

    Mai nessuno avrebbe potuto e dovuto augurarsi che quei maledetti soldi fossero spesi per davvero visto che sono stati impiegati per cottimi fiduciari che avrebbero pure partorito ulteriori debiti fuori bilancio prima e per “sistemare” poco più di un centinaio di disoccupati prima di due tornate elettorali dopo.

    C’è pure da ricordare che questa parte di utilizzo soldi per innaffiare “graste” secolari viene denunciata in diretta Rai per almeno due volte all’Arena di Giletti con ascolti complessivi che superano i dieci milioni di spettatori fra i quali non vi è, purtroppo, nessuno dei giudici della Procura di Crotone; tale denuncia è certamente successiva a reiterate invettive in Consiglio Comunale poi puntualmente trasmesse, in un unico fascicolo, alla massima autorità di Governo sul territorio perché intervenga su di uno sciatto tentativo di rinnovo della Convenzione che prevede la cancellazione di tutti gli obblighi precedenti e nuove condizioni capestro in Sfavore del Comune di Crotone.

    Pare pure che durante indagini dello scorso anno che riguardassero altri vizi della passata amministrazione comunale, il più solerte dei sostituti procuratori, sia venuto (finalmente) a conoscenza diretta di un bel po di questi atti e pratiche illecite INCREDIBILMENTE mai perseguiti.

    Tutta questa ultima stagione che vedrà un dolcissimo commiato di Peppino Vallone SEMPRE accarezzato dalle attenzioni amorevoli dei DemoKratici della famiglia Sculco (che nel frattempo si risiede direttamente in consiglio regionale) viene cadenzata dalla incredibile ed impunita sostituzione di 4 fallimenti di partecipate con GLI STESSI ED IDENTICI PROTAGONISTI che verranno, guarda caso, confermati dall’amministrazione Pugliese/Sculco…

    Anche quei fallimenti sono stati cadenzati da altrettanti illegittimi utilizzi delle royalties ENI…

    Oggi Ugo Pugliese, accompagnato dalla stessa Flora Sculco (che aveva già segretamente incontrato i vertici Eni quando ancora teneva banco a Vallone), ci dice in pompa magna che saranno costituiti due “tavoli operativi, professionali e tecnici i cui lavori dovranno sincronizzarsi per assicurare soddisfazione alle istanze del territorio” perché vi è “una nuova stagione del rapporto tra il Comune di Crotone e ENI”.

    A parte l’incredibile faccia tosta nell’annunciarlo senza nemmeno lo straccio di un documento pure capestro in mano; magari fosse stato pure quello schifo di convenzione rinnovata che prevedeva l’immobile diroccato in via Venezia…

    A parte tutte le considerazioni che si dovrebbero aggiungere a questa incredibile Procura di Crotone che, per ovvi motivi, ci dobbiamo ricacciare in gola…

    A parte tutte le inutili ed inconcludenti considerazioni che dovremmo aggiungere nei confronti di quei fanciullini pluristellati dalla coscienza certamente più pulita e legittima di alcuni gettoni di presenza che hanno già percepito…

    A parte che torneremo a (RI)raccontare più dettagliatamente come i pochi spiccioli di Eni siano serviti solo ad ingrassare indecenti valvassini…  

    Ma proprio a parte tutto ed al resto di tutto, ma voi/noi ve/ce lo chiediamo e ce lo siamo mai chiesto quante risate grasse si sono già fatti nei corridoi di Eni e di tutte le zampe e diramazioni che possiede?

    Io sono molto persuaso che pur avendo avuto a che fare con le peggiori repubbliche delle banane che hanno spolpato negli ultimi 50 anni, nelle stanze dei bottoni di Eni, la nostra Crotone, e tutti i giganti che in suo nome ha incontrato, abbia un posto speciale… …quello fra la pancia ed i reni!

    Procolo Guida

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