Valerio Callieri presenta il suo Teorema dell’incompletezza al Museo di Pitagora

                                      Il giovane scrittore, vincitore del Premio Italo Calvino, è giunto a Crotone nell'ambito degli incontri letterari organizzati da Fondazione Odyssea

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    Nel Museo di Pitagora, ove quotidianamente gli operatori del Consorzio Jobel tramandano  teorema e pensiero del matematico di Samo, domenica 26 marzo è giunto Valerio Callieri, giovane autore vincitore del Premio Italo Calvino con il suo Teorema dell’incompletezza.

    Un titolo che prende ispirazione da un altro grande matematico, Kurt Godel, secondo il quale esistono proposizioni che non si possono dimostrare come vere dall’interno di un sistema logico chiuso, autoreferenziale. Mai certa né dimostrabile si rivela anche la verità ricercata affannosamente tra le quasi quattrocento pagine del romanzo di Callieri, in cui la vicenda di una famiglia della borgata romana si intreccia con la storia italiana degli anni di piombo.

    “Ho impiegato cinque anni per scrivere questo romanzo, nato dalla voglia di raccontare la storia d’Italia da punti di vista non unanimi che rappresentano forze storiche e drammaturgiche che a volte entrano in collisione tra loro” così lo scrittore esordiente, con in tasca la Scuola Holden e una laurea in Sociologia delle comunicazioni di massa, ha raccontato la lunga gestazione di Teorema dell’incompletezza a Giovanna Ripolo, moderatrice dell’incontro, e dunque al pubblico presente.

    Le indagini per l’uccisione di un padre, ex operaio della Fiat, condotte dai due figli dal carattere e ideologie antitetiche, si riattivano a distanza di sette anni grazie a una cornice con una dedica criptica che si rivelerà la chiave del mistero. Questioni private e bizzarri personaggi che attorniano quotidianamente la famiglia di Centocelle si incontrano con i protagonisti della lotta armata e i cadaveri insepolti che “ancora vibrano appesi sull’albero della storia italiana”.

    In un continuo quanto piacevole alternarsi tra citazioni colte e dialetti, presente e flashblack, sacro e profano, ironia e tensione, la scrittura densa e scorrevole di Callieri ha catturato l’attenzione dei presenti, anche grazie all’intermezzo a cura dell’attore crotonese Carlo Gallo che ha recitato alcuni passi del libro, donando loro un’occasione per riflettere sui misteri irrisolti degli ultimi sessant’anni, dal G8 di Genova alle Brigate Rosse coi tentati colpi di Stato.

    L’incontro, introdotto dai saluti del padrone di casa, Santo Vazzano, presidente del Consorzio Jobel, è stato suggellato dall’intervento dell’organizzatore dell’evento, Giovanni Lentini, presidente della Fondazione Odyssea, che ha definito la presentazione di Teorema dell’incompletezza l’esordio vincente di una stagione di incontri letterari che culmineranno nel Maggio dei libri crotonese.

    Gabriella Cantafio

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