…hai sofferto la sete e la fame e tu non sapevi perché!

Poi il mare, il nostro mare comune ha raccolto il tuo ultimo sguardo, smarrito insieme ad altri piccolini come te!

…purtroppo anche oggi, i bambini come te emigrano, verso luoghi più promettenti…

Quanti mari di parole (spesso infami) si stanno consumando sulle stanche membra di migranti tenute assieme da occhi allucinati da morti ammazzati che impongono loro traguardi e mete non meno infami…

Ma per la poesia della saggezza vi rimandiamo alla recente lettera di Linda Monte sopra richiamato da alcune frasi! …e vi è chi litiga per impedire ai bambini non annegati di essere cittadino italiano!

Ieri, assieme a Roberto Carta, abbiamo assistito al più unico che raro sbarco in contemporanea di due comunità, due barche tanto diverse quanto uguali.

Sono arrivati in contemporanea due navi: la Fiorillo che trasportava 418 subsahariani (fra cui oltre 60 minori e 170 donne) così come preannunciato dalle ONG che nel Mediterraneo SALVANO vite umane; ed uno sbarco che solo la burocrazia stolta europea fa chiamare SPONTANEO con più di 90 asiatici (per la maggioranza siriani) con più della metà bimbi e ragazzi. Fra di loro un (ALMENO UNO CERTO) ferito da arma da fuoco, FERITA di qualche giorno addietro.

A terra li attendevano almeno 200 lavoratori, di cui almeno il 50% ha trovato lavoro solo perché l’Europa (e principalmente l’Italia) ha preferito imbastire cerchi e circhi che spesso usano media e mediatori con una quantità di buon senso minore a quello mediamente usato dal nostro disgraziato paese per lasciare irrisolti quasi tutti gli altri problemi che nulla hanno a che vedere con l’immigrazione.

Anzi, problemi che la stessa immigrazione concorre a tamponare e/o a nascondere.

Vogliamo partire dal decoro delle nostre città? Dall’ordine pubblico e/o dalla giustizia? O da politiche per il lavoro e, soprattutto, per i lavoratori.

E badate bene che non vogliamo e non possiamo certo analizzare questi temi dal microcosmo (così miserabile) di Crotone ed i suoi affluenti.

Su questo tema, infatti, si consumano piccole e grandi meschinità mondiali dove il sovranismo fa rima con stupidità piuttosto che con razzismo; si perchè non è più possibile ridurre la questione a piccoli e grandi affari che si consumano sulla pelle e le membra di bambini, donne ed uomini; stupidità e strabismo, che si spostano in flussi migratori molto più invadenti e veloci di quelli dei popoli subsahariani; stupidità, strabismo e populismi che impongono agende economiche ancora più voraci di quelle già così fallimentari del capitalismo degli anni ’80 e ’90.

A proposito di membra vi aggiungiamo volentieri una parentesi: più ti ritrovi ad osservare le curve ed i segni di quelli che dovrebbero rappresentare lo “scarto di quella brutta razza nera” e più ti accorgi della PALESE INFERIORITA’ DI QUELLA A CUI APPARTIENI, SENZA ALCUN MERITO!

Ah quali quanti pitagorismi, orfismi e filosofie peleponnesi o egiziane dovremo ancora dimenticare per consumare e distruggere ogni speranza di evoluzione umana e spirituale. Quanti e quali geosofìe dovremo completamente cancellare dalla portata dei nostri figli per inaridirli fino in fondo all’anima. Quanti e quali silenzi e pause provvederemo ad imbrattare affinchè isola ed orizzonte s’incontrino in un aldiqua da consumare a tavolino.

Last train home di Pat Metheny e queste prime foto di Roberto Carta possono supportare l’enorme sconforto di questa terribile ed intricata razza umana moderna.

Procolo Guida