L’allevamento locale viene percepito dai consumatori come un sistema di produzione in equilibrio

La scelta del prodotto a chilometro zero contribuisce alla sostenibilità ambientale

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    riceviamo e pubblichiamo:

    Da un studio svolto, in collaborazione tra i tecnici dell’APZ della Calabria ed alcuni studenti Universitari prossimi alla Laurea, sulla filiera corta e la vendita diretta, basato su dati e fatti diretti ed altamente significativi (20 macellerie e 5 punti vendita aziendali associati all’Associazione calabrese), sono emersi risultati interessanti che testimoniano come le macellerie e la vendita diretta, rappresentano una strategia sostenibile e perseguibile di miglioramento del reddito, e stimola all’approfondimento dell’analisi stessa. Lo studio ha mostrato come la risorsa “allevamento locale” viene percepita dai consumatori come un sistema di produzione in equilibrio ed in armonia con l’ambiente e come una produzione genuina, salubre e sana. Questa testimonianza del valore dell’allevamento locale è tradotta in fidelizzazione dei consumatori che acquistano direttamente presso queste strutture locali, privilegiando la scelta del prodotto a chilometro zero, il quale contribuisce alla sostenibilità ambientale, inoltre anche il rapporto Allevatore/Macellaio/Consumatore ha un valore importante e portante per la vendita. Lo studio pone problemi anche sul ruolo del venditore che deve offrire maggiori servizi (come vendita a domicilio, buona conoscenza sull’uso dei tagli, diversificazione produttiva come i pronti cuoci ecc..). Per quanto riguarda i numeri risulta che dal mese di Aprile data di inizio della ricerca fino alla metà del mese di Settembre circa 600 capi di provenienza locale (la maggior parte di razza podolica) appartenenti ad  allevatori aderenti al sistema APZ della Calabria (dati verificabili dalla banca dati del Sistema Informativo Veterinario del Ministero della Sanità e dai tabulati dell’Associazione) sono stati venduti nelle sole strutture presi in esame, questo a dimostrazione che certamente non è un risultato che risolve il problema della commercializzazione ma è un dato rilevante che ci fa riflettere sul ruolo della filiera corta, della vendita diretta e delle macellerie. La filiera corta può contribuire  sicuramente a commercializzare una fetta di prodotto interessante che non ha nulla da invidiare a quella della GDO, rispetto alla quale certamente si possono spuntare decisamente prezzi migliori e gratificanti per il produttore. I risultati emersi dalla lettura dei dati offrono molti spunti di riflessione sulla vendita diretta ed a circuito breve. Le motivazioni per cui molti consumatori si rivolgono alla Vendita diretta sono legate all’etica del consumo e della produzione, la ragione fondamentale per cui acquistano presso i punti vendita aderenti all’APZ  è la qualità del prodotto certificato e dei servizi che può offrire. Dalla lettura dei dati emerge che relativamente al tipo di clientela, si tratta di persone di età che vanno dai 30 ai 55 anni, che hanno una situazione economica stabile, culturalmente molto ben attrezzate e attente alle problematiche socio-economiche attuali. Il passaparola inoltre consente di attivare un primo approccio, il rapporto commerciale diventa concreto solo dopo aver avuto un confronto diretto e solo dopo aver accertato la veridicità delle informazioni. I punti vendita diretti nel complesso riescono ad offrire dei prodotti e dei servizi soddisfacenti per il cliente. Lo studio, pur non rappresentando l’intera realtà regionale, offre alcuni risultati che testimoniano la sostenibilità economica della filiera corta. La vendita diretta richiede certamente risorse economiche, tempo, formazione professionale, determinazione, passione e rischio di impresa. Per i piccoli allevatori che non sono in grado di offrire una quantità costante di prodotto, una modalità di vendita diretta potrebbe essere quella della costituzione di una struttura consortile di vendita ne è un esempio la #BottegadelGusto un punto vendita realizzato dall’APZ nella città di Crotone e che ben presto vedrà la nascita di altre situazioni similari (dove è possibile trovare tutti i prodotti dei soci carne, formaggi ed altro ancora). In tal caso, la rete di aziende delega una struttura che provvede alla lavorazione delle mezzene e alla preparazione dei prodotti trasformati. I vantaggi di questa strategia son diversi ed interessanti.  Un bellissimo esempio di vendita diretta e che sta riscuotendo successo è la commercializzazione e la spedizione di  pacchi contenenti differenti tagli di carne, questo segmento di mercato sarà la nuova frontiera su cui certamente l’APZ investirà risorse umane ed economiche importanti. In sintesi moltissimi spunti possono essere presi in considerazione dallo studio svolto, per questo l’APZ realizzerà,  pubblicherà e promuoverà la realizzazione di un opuscolo che sarà presentato  e messo a disposizione degli operatori del settore e dei consumatori. 

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