Excellent! Al Pitagora di Crotone una proposta formativa davvero moderna!

Il Liceo Classico, in qualità di Centro Cambridge International, insegna in lingua inglese sia latino che matematica!

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    E’ trascorsa più di una settimana dalla Conferenza stampa di presentazione che il Liceo Classico “Pitagora” ha organizzato per far conoscere l’indirizzo Internazionale Cambridge IGCSE.

    Ci siamo voluti prendere il tempo della conoscenza e dell’approfondimento prima di addentrarci più in specifico e tecnicamente, così come merita, nella polifunzionalità di uno strumento del genere.

    Siamo partiti dai numeri, dunque. Così come ci ha indotto a fare il Dirigente Scolastico, Professor Armignacca, che tanto bene, ci è apparso, sposi questa figura con quella del tradizionale Preside quando ha voluto ricordare, subito, che questa importantissima novità è solo tessera di un mosaico di una offerta formativa che nulla ha a che vedere con commercio e competizione fine a stessa!

    Trenta aule informatizzate ed un laboratorio con trenta postazioni computerizzate, un laboratorio di scienze fino ad arrivare alla redazione di un giornale ed una intensa attività verso l’esterno come il teatro e le escursioni didattiche. Tutte attività che hanno ricevuto l’ispezione della Cambridge che si sa quanto teutonica diventi nel valutare la serietà con cui ci si approcci all’universo “educazione/formazione”.

    E proseguendo con riferimenti sostanziali, è importante far rilevare come il Pitagora sia (solo) la seconda scuola in Calabria, dopo il Fermi di Cosenza, che abbia ottenuto la certificazione IGCSE dalla Cambridge.

    Ma altrettanto rilevante è raccontare storia e sviluppo di questo strumento operativo di crescita che ha solo le sigle in scarsa efficacia comunicazione: ha iniziato il Liceo Galvani di Bologna nel 1997 e presto sono seguiti vari licei sul territorio nazionale, da Nord a Sud. Non si tratta di scuole privatei licei Cambridge International sono, nella maggior parte dei casi, licei statali proprio come nel caso del Pitagora.

    Anche a Roma, il primo liceo ad avere l’abilitazione Cambridge International è stato un liceo pubblico, anzi, per la verità, due. Si tratta di due licei storici dei Parioli: uno scientifico (Liceo Manfredi Azzarita), l’altro classico (Liceo Goffredo Mameli).

    Ma per entrare finalmente nel concreto cosa vuol dire che un liceo é Cambridge International?  Il riconoscimento della scuola come Cambridge International, infatti, non va confuso con la possibilità di seguire corsi e di sostenere gli esami per ottenere le certificazioni che attestano la conoscenza dell’inglese come lingua straniera.

    Queste ultime attestano diversi livelli di  conoscenza della lingua, basati sul Quadro Comune Europeo di Riferimento (KET=A2,    PET=B1, FCE=B2, CAE=C1, PCE=C2) e si chiamavano ESOL (English for Speakers of Other Languages) fino a poco tempo fa e ora si chiamano Cambridge English Language Assessment.

    La qualifica di Cambridge International, inoltre, non fa neanche riferimento al sistema CLIL (Content and Language Integrated Learning), anche se anche se vi somiglia. Il CLIL, ossia l’insegnamento in lingua straniera di “discipline non linguistiche” (in gergo DNL), previsto dal 1999 per le scuole superiori e per il quale molte scuole non sono ancora attrezzate, comporta l’utilizzo dell’inglese ma seguendo programmi scolastici italiani.

    Descritto ciò che il Cambridge International non è, si può quindi passare a spiegare ciò che è; il riconoscimento della scuola come centro Cambridge International significa che la scuola é abilitata ad inserire, nel normale corso di studi, insegnamenti che seguono i programmi della scuola britannica e che implicano l’utilizzo degli stessi libri di quest’ultima.

    Insomma, detto in parole semplici, si tratta di studiare le stesse cose dei propri omologhi inglesi e di sostenerne i relativi esami. Questi esami si chiamano IGCSE, acronimo che sta per International General Certificate of Secondary Education. La prestazione di ogni studente è valutata in modo anonimo e imparziale, direttamente in Inghilterra, e il voto dell’esame va da  A * a G.

    Per fare tutto ciò c’era la necessità, ovviamente, di avere a disposizione insegnanti capaci di mettersi in discussione e tanto! Perchè?

    Perchè hanno dovuto sostenere studi ed esami per valutare/migliorare la loro capacità di insegnare in inglese! Così i professori Emilio Pisani ed Emilia Rizzuto sono riusciti, faticando non poco, a mettersi nelle condizioni di entrare in classe e dimenticare di poter comunicare in una lingua diversa dall’Inglese: circostanza che, a nostro avviso, vale ancora più dell’intero percorso/validità del progetto che vi abbiamo descritto. Ai ragazzi di oggi, troppo spesso, mancano modelli concreti di superamento degli ostacoli in questo disgraziato paese dove il merito lascia, troppo spesso, lo spazio a scorciatoie. Che vi sia un pool di insegnanti, una vera e propria squadra, che suda e sgobba prima e durante i loro sforzi, è l’esempio di una buona scuola che, altrettanto spesso, lascia spazio alle programmazioni scritte piuttosto che praticate!

    Ecco perchè c’è da accogliere e promuovere questa iniziativa con gioia seria, come quando, all’improvviso, una giornata bellissima squarcia l’inverno più rigido! Ecco proprio dalla scuola arriva un raggio di sole che scalda la speranza di mettere le nuove generazioni nelle condizioni concrete di fare meglio di noi, senza assopirci sulla certezza che peggio è veramente complicato!

    Per queste ragioni il ringraziamento va esteso alla coordinatrice del progetto Professoressa Cinzia Calizzi, all’insegnate che ha storicamente iniziato questo percorso, la professoressa Cristina Santucci ed all’insegnante madrelingua, Prof.ssa Lawton Hurst Sarah Louise, che in maniera così evidente, anche in conferenza stampa, è riuscita a calarsi nel ruolo di tassello di un favoloso gioco di squadra.

    Ma più di tante descrizioni vi invitiamo a cliccare qua e rendervi conto direttamente del lavoro che stanno svolgendo con i ragazzi della prima F in alcuni momenti di lezione in aula: anche questo è puro atto di generosità da parte del Liceo, perchè le riprese erano state effettuate solo per un primo feedback che serviva e servirà al solo scopo di mettersi, perennemente, al lavoro ed in discussione!

    Procolo Guida

    n.b. Anche cliccando su questo link è utilissimo seguire, pedissequamente la presentazione ufficiale dell’intero progetto, direttamente dal sito della scuola

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