Nudi come siamo stati di Ivano Porpora chiude il Maggio dei Libri a Crotone foto

L'autore intervistato da Emanuela Imbrogno ed accompagnato da un trio acustico formato da Ubaldo Foglietti al basso, Giovanni Di Bella alla chitarra e Daniele Muscò alla voce

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Si chiude il “Maggio dei Libri” che nella sua edizione Crotonese, organizzata dalla Fondazione Odyssea, guidata da Giovanni Lentini, si è protratta fino a luglio, sempre con un buon seguito di pubblico in tutte le sedi che si è svolto, dalla Libreria Cerrelli a locale “Le Stanze”. Come di consueto anche in questo ultimo appuntamento si è mantenuto il format della manifestazione, con un giovane intervistatrice, in questo caso Emanuela Imbrogno, e un accompagnamento musicale ad opera di un trio acustico formato da Ubaldo Foglietti al basso, Giovanni Di Bella alla chitarra ed Daniele Muscò  alla voce, che hanno suonato canzoni di Francesco Motta e dei Criminal Jokers, cari anche all’autore ospite della serata. Autore scelto per la chiusura è stato Ivano Porpora, poliedrico scrittore lombardo, nato a Viadana, in provincia di Mantova, da lui definita l’ansa più a sud del fiume Po. Un autore che abbraccia nei suoi scritti diversi generi, dal Romanzo al Racconto per Bambini, toccando anche la Poesia per tutte l’età fino ai commenti di fumetti, senza dimenticare la guida di corsi di scrittura. Il romanzo che ha presentato a Crotone è stato “Nudi come siamo stati” edito da Marsilio, secondo romanzo dopo il  suo libro d’esordio, “La conservazione metodica del dolore”.

Questo romanzo è diviso in tre racconti interconnessi: la storia di un giovane sordo a se stesso che impara ad ascoltarsi; la storia di un bambino che perde la felicità e la scambia con uno strano cinismo; la storia di un uomo per il quale tutto è compiuto, e morire è come centrare il bersaglio di un’esistenza. Tre storie narrate con una scrittura mirabile nel rappresentare corpi, gesti e paesaggi, sempre esatta ed evocativa. Autore dice che è stato un libro molto lungo ed impegnativo da scrivere, la cui stesura è durata quasi un decennio, all’interno del quale ha vissuto diversi episodi privati (morte del padre, matrimonio e separazione della moglie) che lo hanno cambiato e con lui hanno modificato anche il romanzo. Dagli aneddoti che racconta lo scrittore si comprende che è maniacale, e dietro ai suoi scritti vi è uno studio non solo dei personaggi ma anche dei luoghi dove farli muovere al fine di renderli ancora più vivi agli occhi del lettore.  

 

 

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