Il grande cuore dei donatori di sangue non si ferma mai

L'accorato ringraziamento dell'Avis di Crotone all'indomani di un caso risolto

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    Riceviamo e pubblichiamo comunicato dell’Avis di Crotone su una emergenza sangue risolta in poco tempo:

    Quella che stiamo per raccontare è la storia di una straordinaria azione di volontariato che da decenni il popolo dell’Avis crotonese ormai fa.

    Sembra un racconto da libro Cuore, ma è solo la realtà dei fatti.

    Giovedì 7 settembre intorno alle 11,00, squilla il telefono nella sede dell’Avis (Associazione Volontari Italiani del Sangue), e qualcuno pensa ad una delle tante chiamate quotidiane di chi sbaglia numero e chiede un’auto a noleggio. Niente di tutto questo; dall’altro capo del telefono una voce, quasi rassegnata, che arriva dal Centro trasfusionale dell’ospedale di Crotone: “Non abbiamo sangue di gruppo Zero, certamente non arriveremo a sabato”.

    Un po’ di stupore coglie gli astanti, considerato che nel trimestre estivo è stato raccolto quasi il 10% di sacche in più rispetto allo stesso periodo dell’anno prima, nonostante un’interruzione di circa una settimana nel mese di giugno. Dopo lo stupore, però, occorre trovare una soluzione al problema che è serio. Dalla sede Avis partono subito le prime telefonate al presidente provinciale, Pietro Vitale, a quello Comunale, Ermelinda Gaetano e al solito Franco Rizzuti, già presidente e da più anni riferimento dell’Avis crotonese.

    Bastano pochi minuti di confronto serrato tra pessimismo cosmico e voglia di cominciare a lavorare per avviare le iniziative del caso. Così vengono verificate nel giro di poche ore le possibilità per risolvere il problema. Un problema non da poco se si considera che nei mesi estivi del 2017, in quasi tutti i paesi della provincia, sono state fatte tante raccolte (addirittura 26 nel solo mese di agosto) e svolte numerose iniziative a favore dei donatori al fine di trovarne altri, come dire che si è già raschiato il fondo del barile. Se poi si aggiunge che l’utilizzo di sangue dell’anno in corso è stato superiore alla norma e la raccolta e le relative chiamate hanno già coinvolto molti donatori, le speranze di venire incontro alla richiesta di aiuto del Centro trasfusionale sembravano ridotte al lumicino.

    Quando ormai i pensieri più catastrofici affollavano la mente dei dirigenti dell’associazione di volontariato, finalmente, a quasi 24 ore di distanza dalla richiesta di aiuto, arriva la telefonata liberatoria: a quell’ora sono state fatte 34 donazioni. A chi non segue il settore questo numero può non dire nulla, ma basta pensare che la media giornaliera di donazioni al SIT nell’intero 2016 è stata di poco inferiore a 11 sacche al giorno, e nel primo semestre del 2017 tale valore è sceso a sole 8,5 unità di sangue al giorno.

    Ma le buone notizie non sono finite perché anche il giorno successivo ( e dunque sabato 9 settembre), altri 24 donatori sono riusciti a rispondere all’appello, rendendo completo il raggiungimento dell’obiettivo immediato di arrivare a sabato senza affanni. Perché proprio il sabato? Presto detto, domenica si effettuano le raccolte dell’Avis e, per esempio, il 10 settembre sono state ben 84 le donazioni effettuate, cosa questa che avrebbe permesso di ritornare alla normalità anche in caso di situazioni difficili. E infine la ciliegina sulla torta: oggi lunedì 11 settembre, nonostante il preannunciato maltempo e l’allerta meteo, ben 23 donatori hanno inteso rispondere all’appello e donare sangue.

    Per tutto questo, per la grande volontà di donare e per l’immesno cuore dimostrato ancora una volta, l’Avis intende ringraziare tutti i Donatori che hanno risposto all’appello e che hanno reso possibile questo piccolo miracolo. Inoltre, l’invito a tutti è quello di continuare a farlo o di iniziare ad effettuare la donazione per poter aiutare gli altri, in particolare quelli che soffrono e che non riuscirebbero a fare una vita normale senza questo prezioso liquido.

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