Aeroporto: in pochi ad accusarsi fra loro per l’immediata chiusura!

Ieri manifestazione che esemplifica un territorio che non sa e non vuole

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    Raccontare il pomeriggio di mobilitazione contro il nuovo (parziale) blocco dei voli dall’aeroporto Pitagora di Isola e Crotone di ieri pomeriggio dall’abitacolo di una delle automobili bloccate per circa un ora, è stata di certo una opportunità più che un limite.

    Eravamo in quattro: una 40enne nativa e residente del Molise moglie del crotonese alla guida ed una precaria dei tanti call center che “sui fasti” della ex Datel “nutre” il precariato sociale ed emotivo di questo territorio.

    Ci eravamo dati l’obbiettivo di cercare di dare una mano ai “bravi guagliuni” che animano il Comitato Cittadino Aeroporto Crotone che già due anni fa si staccò dall’originario Comitato che era composto, oltre all’immancabile e immarcescibile “cellula” cinquestelle, da una serie di professionisti che sin dalle battaglie della Ferrovia Jonica aveva l’ambizione di creare una coscienza che avesse uno sguardo complessivo su quella che non può che essere definita tragedia infrastrutturale crotonese.

    Il compito di cronista era quasi “relegato”, dunque, a supporto di tale obbiettivo di “rinforzo” anche perché eravamo quasi certi che avremmo dovuto registrare una rassegnata debacle di partecipazioni attive rispetto alla pur “quasi scarsa” manifestazione in favore dello stadio di qualche giorno fa.

    Tutti e 4 avevamo deciso la sera prima di spostare così un appuntamento che riguardava la coppia a Catanzaro per poter dare (assieme!) un concreto supporto ad una iniziativa certamente meritevole che aveva pure già visto l’accodarsi dell’incatenamento di Nando Amoruso del giorno prima (che, fino a ieri, si diceva convinto di non spostarsi dal presidio ingabbiato all’aeroporto finchè Sacal non si degnasse di rispondere alle istanze di un territorio abbandonato senza mai essere stato nemmeno sedotto).

    Dalle 15,20 circa di ieri pomeriggio rimaniamo dunque incolonnati poco dopo il bivio di Cutro e, gioco forza, decidiamo, assieme all’amico alla guida, di lasciare l’auto nelle mani delle due donne; ci incamminiamo a piedi “ringalluzziti” dal poter dare almeno contezza di una cronaca nuova e finalmente battagliera.

    Il mio compagno di camminata ha subito l’idea di cercare una delle tante dirette facebook per arrivare pronti e più consapevoli; eravamo quasi entusiasti che ci fossimo sbagliati sulle previsioni di scarsa partecipazione, visto che il blocco autoveicolare pareva suggerire che la mobilitazione stesse comunque dando frutti positivi nel dare voce ad una protesta più che legittima.

    Non l’avessimo mai fatto… (sic ed arisic!)!!!

    Ci imbattiamo infatti in una dettagliata e puntuale videofotografia dell’ennesimo “miscuglio felice” di vittime e carnefici!

    In prima fila dietro gli striscioni “Basta Omertà” ci sono in fila tronfi e parlanti il deputato di Forza Italia Siclari, la senatrice 5stelle Granato, Giancarlo Cerrelli adepto (non eletto) di Salvini, Flora Sculco assieme ad una silente sfilza di Sindaci, assessori e portaborse che va da Murgi a Belcastro e da Parise fino a Benedetto Proto.

    Ascoltare gli interventi della Granato e di Cerrelli è devastante!

    Una promette con il Toninelli Ministro (che va compreso per la “spiacevole” distrazione Genova) che si farà… …l’altro che ha già “postato” a Giorgetti il blocco legittimo della ss106!

    Ma al contestato intervento piccato della Flora combattente, smetto di camminare verso il presidio!

    E non solo e non tanto per ciò che dice: ma perché viene difesa e protetta dagli organizzatori che già fremevano per togliere il blocco dalla Statale, tronfi di una partecipazione che, per la prima volta, aveva superato le decine di unità.

    E, soprattutto, perchè lo show andato in onda social su più canali ha evidenziato come tutti vogliono scaricare responsabilità e prendersi meriti a favore o a scapito di altri, senza mai mostrare alcun interesse nel risolvere problematiche (o quanto meno a permettere ad altri di tentare di risolverli).

    Sia ben inteso che ribadiamo simpatia e pure ringraziamenti a Turano, Martino e gli altri del Comitato così come a Nando Amoruso seppur abbia immediatamente abbandonato il campo dopo la manifestazione (riportandosi a Cirò gabbia e catene).

    Il problema serio riguarda l’incapacità intrinseca di un territorio di scrollarsi di dosso suppellettili, continuando ad avvolgersi su se stesso e sui propri orrori, addebitando (a turno o tutt’assieme) al nemico Regione, Stato o Europa che prendono incredibilmente volto solo quando è nero o diverso.

    Un territorio che non vuole e non sa.

    Un territorio che si sveglia dall’afasia culturale solo per strappare “personali” piatti di lenticchie miserabili come i voucher di Congesi ed i contratti rinnovati mensilmente ai call center.

    Un territorio che, proprio a proposito della ultradecennale storia di sperperi di soldi pubblici, ha visto il capo popolo di Europaradiso “scalare” la presidenza di Camera di Commercio (e dunque del CDA della vecchia società Aeroporto) senza che ancora la magistratura sia stata in grado di “condannare” in via definitiva ammanchi e ruberie pure conclamati.

    Un territorio che, immobile, si sente “annunciare” la raccolta differenziata da due anni, pagando bollette sempre più salate.

    Un territorio che “ha trovato” (ed osanna) un Procuratore Capo che ha minacciato chiunque si fosse messo in mezzo alla falsa bonifica che Syndial è pronta ad iniziare con i soldi che un Magistrato di Milano le aveva sfilato dal portafogli “assegnandoli” allo Stato ed al territorio.

    Un territorio che non nomina nemmeno più Misericordia, Sacco e Scordio perché tutti (proprio tutti) ci hanno mangiato assieme, giusto fino al giorno prima dell’arresto.

    Un territorio che si sta vocando esclusivamente alla manna del cielo a 5 stelle che, come anche la maggioranza dei bimbi sa, è come Babbo Natale: non esiste, se non solo credenze social ed a intermittenza di comunicati stampa che servono a distrarre le masse da una emergenza all’altra.

    Ed è stata per queste ragioni che assieme al mio compagno di sventura abbiamo deciso di tornare indietro, prendere l’auto ed attendere altri 40 minuti circa per passare da quello che era già un ex presidio… …e comunque essendo subito convinti che non è giusto prendersela con chi, anche inadeguatamente, si spende in tentativi di mobilitazione; e nemmeno per sogno con chi si spende in motivazioni di mobilitazioni più o meno nobili.

    Sarebbe necessario cercare di incontrare ed incontrarsi esibendo carte e fatti; analizzando responsabilità e non permettere a chi ne ha, di “inquinare” il campo.

    Già un processo di consapevolezza sarebbe un primo passo.

    Obbligare chi vuole tenere la bandiera dell’indignazione a non votare ulteriormente all’unanimità bilanci e spese, sarebbe il secondo.

    Pretendere che si esibiscano carte e documenti (come fu fatto per scongiurare di rinnovare una convenzione con Ionica Gas) sarebbe un terzo passo operativo…

    Ah ma già più nessuno in Consiglio Comunale ha sollevato la questione ufficialmente, e bye bye a gas devettoriato e milioni di euro che hanno solo permesso clientele alle passate gestioni, sempre troppo uguali alle attuali…

    Noi tenteremo di fare la nostra parte, almeno evitando di scrivere fesserie e falsità così evidenti come quella di dire che ieri c’erano migliaia di persone a bloccare la statale 106…

    O come continuare a sostenere che il Ministero dei Beni Culturali faccia muro di gomma sullo Stadio e/o ci voglia male. Anche perché domani il Crotone gioca all’Ezio Scida proprio perché più di qualcuno (sia a Roma, che a Cosenza che in Tribunale) si sta “voltando” da un’altra parte…

    Ma anche su questi argomenti (non meno scabrosi dal punto di vista amministrativo) ci torneremo… a piedi o in macchina che sia!

    Procolo Guida

     

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