Il sindaco rivolge un appello a istituti di credito e previdenza

Vittimberga: "Sento l’obbligo di rivolgere un appello a tutte le istituzioni, dal governo centrale alla regione Calabria".

E’ doloroso apprendere che a Napoli un padre di famiglia, un uomo di appena 57 anni, un imprenditore, si è tolto la vita perché non è riuscito a reggere le pressioni della crisi economica.

Questo significa che sta accadendo ciò che mai avremmo voluto: l’emergenza sanitaria si sta trasformando in emergenza finanziaria e sociale.

Noi amministratori comunali siamo quelli che più di altre istituzioni ci troviamo ad affrontare da vicino queste problematiche, noi siamo quelli presenti sul territorio ed è triste non riuscire a dare delle risposte concrete a chi ci chiede aiuto.

Non abbiamo i mezzi per agire, non abbiamo le risorse per risolvere gli impegni che si sono assunti altre istituzioni, per quanto vorremmo non siamo in grado di farlo.

Per questo, in qualità di Sindaco scelto dai miei cittadini, sento l’obbligo di rivolgere un appello a tutte le istituzioni, dal governo centrale alla regione Calabria;

inoltre, chiedo ai vari istituti di credito di essere celeri nelle istruttorie delle pratiche e di concedere in tempi brevi i prestiti richiesti dagli imprenditori in difficoltà, prima che siano schiacciati dai debiti; un appello lo rivolgo anche all’Inps, affinché sblocchi nel minor tempo possibile i pagamenti della cassa integrazione, le famiglie non possono più attendere.

Non possiamo permettere altri gesti del genere, come non possiamo tollerare che la criminalità organizzata prenda il posto delle banche con conseguenze che già conosciamo.

E’ il momento di agire.