Tombaroli a Capocolonna, due arresti

Erano intenti a scavare buche a pochi metri dalla Colonna del Tempio di Hera

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    Nel pomeriggio di ieri, i militari della Compagnia Carabinieri di Crotone hanno dato vita ad un articolato e straordinario servizio di controllo nel territorio urbano e nei dintorni del capoluogo.

    L’attività di prevenzione ha avuto come scopo dare una immediata risposta alla recrudescenza di reati contro il patrimonio ed ivari danneggiamenti che si sono verificati in città negli ultimi giorni; segnatamente sono ripresi gli scippi in danno di signore anziane, motivo per cui si  sono predisposti immediatamente, da parte della Compagnia, tutte le risorse utili per prevenire e reprimere questo odioso reato.

    Il servizio ha visto impiegato numerose pattuglie in tinta d’istituto ed altrettanti militari “ in borghese” a bordo di moto e auto civetta.

    Proprio durante il pattugliamento della zona di Capocolonna, ove sono presenti diversi attivita’ di ristorazione ed alcune ville isolate, una pattuglia del Nucleo Operativo notava un’autovettura sospetta parcheggiata nei pressi del Museo. Dal controllo della targa, è risultato che il mezzo era intestato ad un soggetto isolitano con precedenti penali per reati di furto di beni archeologici; si era quindi in presenza di un possibile tombarolo.

    Veniva immediatamente data comunicazione alla Centrale Operativa di Crotone, la quale sotto disposizioni del Comando Compagnia, coordinava l’intervento inviando sul posto due pattuglie con i colori d’istituto per chiudere la possibili vie di fuga, mentre i militari in borghese guadagnavano un sentiero lungo gli scogli a ridosso del mare per sorprendere gli eventuali tombaroli “ dal basso”; ed in effetti il piano riusciva perfettamente in quanto i militari sorprendevano spuntando dalla costa due tombaroli intenti a scavare delle buche a pochi metri dalla Colonna del Tempio di Hera .

    Gli uomini, in compagnia di un minore di anni 14, avevano con loro un metal detector, delle pale  ed un busta con alcuni resti archeologici, consistenti in monete, monili  e frammenti di vasi.

    Una volta rientrati in Caserma è stata svolta una attività minima di perizia attraverso funzionari della Sovrintendenza e del Reparto Speciale del T.P.C. di Cosenza, a seguito della quale, dopo aver informato il P.M. di turno, venivano dichiarati in arresto Rodio Giuseppe cl’80 e Godano Francesco cl’87, entrambi isolitani ed entrambi molto noti alle FF.PP per la loro attività “ extraprofessionale”.

    I soggetti sono stati tradotti in regime di arresti domiciliari in attesa della udienza di convalida avvenuta stamattina.

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