Si incrociano le dita più che le cifre! foto

Si può dire che possiamo cominciare ad incrociare le dita perché si assiste ad una sostanziale conferma della percentuale di incremento giornaliero nazionale (8.21%) rispetto a ieri; ma è il sud a preoccupare e far vigilare!

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    Torniamo anche oggi all’oramai consueto tentativo di analisi di grafici e numeri dei dati di ieri.

    Dati sempre estrapolati col contributo di una componente crotonese di una equipe di studio statistico del fenomeno che fa da supporto a ipotesi non solo prettamente sanitarie.

    Si può dire che possiamo cominciare ad incrociare le dita perché si assiste ad una sostanziale conferma della percentuale di incremento giornaliero nazionale (8.21%) rispetto a ieri.

    Il numero di nuovi infetti giornalieri continua a diminuire (3612) e dunque, forse e molto forse, potremmo (almeno a livello nazionale) dire che siamo potenzialmente sulla strada giusta; ancora molto lunga anche per gli altri trend sempre in linea (quelli relativi al sud).

    Continua ad allargarsi la forbice tra la percentuale di nuovi casi (8,21%) ed i nuovi ricoveri (6%).

    Ancora una volta la percentuale i decessi giornalieri (12.23%) supera quelli dei guariti (12.03) pur avvicinandosi molto.

    Il rapporto tra la percentuale di nuovi casi e i nuovi decessi si conferma abbastanza costante.

    Si mantiene praticamente costante anche il rapporto tra i casi attualmente positivi e i casi totali assoluti.

    Crescono ancora i casi a Crotone ed al sud; e questo è il dato da tenere sotto controllo e che non permette alcun ottimismo rispetto a ciò che abbiamo detto su.

    La percentuale di nuovi casi giornalieri Calabresi 9% supera infatti, anche se di poco, l’andamento nazionale 8,21% mentre quello di Crotone si assesta a 6.45%.

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