Deve restare alta la massima attenzione foto

A cura di Simone Carozzo, Analista

Chiarita anche quale equipe nazionale di studio statistico del fenomeno che fa da supporto a ipotesi non solo prettamente sanitarie, ci ha permessi di cercare di ragionare sui numeri del Covid, proseguiamo con il report giornaliero sui dati covid che assicuriamo da più di 4 mesi. Insistiamo a rammentare, a noi stessi innanzitutto, che i numeri sono riferiti a persone e che devono essere letti con criteri oggettivi. Andiamo avanti dunque essendo anche convinti che sia fondamentale cercare di leggere queste cifre sotto una ottica generale viste le tante, troppe, differenze fra territori e che non bisogna fare confusione (riascolta, se vuoi, il video servizio cliccando qua).

I dati di ieri sabato 8 agosto ci dicono innanzitutto che scende sotto lo 0.20% l’incremento giornaliero di contagi (347) sempre di 0.05% maggiore rispetto alla media dell’ultimo mese. La regione maggiormente colpita resta la Lombardia con 76 casi, seguita da 63 in Veneto, e 44 in Emilia Romagna. Torna a crescere il tasso dei morti (0.04%) doppio rispetto alla media delle ultime 2 settimane, distribuiti fra Veneto (5), Lombardia (3), Emilia Romagna (2), Liguria (1), Lazio (1) e Puglia (1). Scendono di una unità i pazienti in rianimazione e di 8 quelli in ricovero ordinario. Il bilancio dei Guariti è pressoché costante da qualche giorno, ma inferiore alla media dell’ultimo mese. I tamponi effettuati ieri sono sempre sopra la quota di 50000, con una percentuale di positivi pari a 0.65%, dello 0.1% maggiore rispetto alla media dell’ultimo mese. In Calabria sono registrati 4 nuovi casi positivi al Coronavirus su 875 persone sottoposte a tampone. Tre sono rilevate a Reggio Calabria di cui due sono rientri da Stato Estero e uno è proveniente da fuori regione; una di Cosenza sempre proveniente da fuori regione, più una donna vibonese ricoverata in maternità, che ha avuto il bambino, a Catanzaro. Da notare che il trend della Calabria di attualmente positivi, ma anche di nuovi casi, ha una incidenza maggiore rispetto alla media nazionale. Nessuna notizia certa della donna (forse è la solita di 70 anni?) che risultava positiva a Crotone, si saprebbe che è una donna straniera. Mentre il caso di Cosenza è legato al paziente napoletano (paziente 0 del focolaio di S. Maria del Cedro?). Molti dei nuovi contagi, come stiamo osservando, sono cittadini italiani che tornano da mete turistiche o lavorative straniere. Si tratta di casi accertati e isolati, ma il rischio è che la situazione possa sfuggire di mano, motivo per cui deve restare alta la massima attenzione.