Torchia risponde alla Vittimberga

E’ utile, prioritariamente, rammentare che il Consorzio, sulle crisi idriche che ogni anno puntualmente investono il sistema idrico -potabile, ha più volte rappresentato anche ai vari tavoli regionali la necessità, non più procrastinabile, di porre fine alla promiscuità della condotta tra potabile e irrigazione agricola.

In data 25/05/022, con pec acquisita al prot. n. 3394 lo scrivente Consorzio ha ricevuto l’Ordinanza Sindacale dell’Ill.mo signor Sindaco di Isola Capo Rizzuto n.837 del 25 maggio 2022, con cui, tra le altre cose, è stato ordinato al Presidente del Consorzio medesimo ““a partire dalla data odierna per tutto il periodo estivo, il mantenimento di una parziale apertura della saracinesca Sant’ Anna Mariopito al fine di garantire il deflusso di almeno 30 l/s nell’impianto di potabilizzazione sito in località Ventarola, nei periodi di turnazione off (periodi in cui sulla condotta non è consentito l’utilizzo ai fini irrigui da parte degli agricoltori) della linea denominata Diretta””.

Al riguardo, in disparte ogni considerazione e riserva in merito alla verifica della effettiva sussistenza del potere e della competenza del Sindaco di emanare l’ordine anzidetto nei confronti dello scrivente Consorzio,  con il contenuto sopra descritto, ferma altresì ogni più ampia riserva di impugnazione del provvedimento medesimo, si osserva – preliminarmente – come la S.V nell’emanare l’ordinanza non ha tenuto conto di quanto era stato già appresentato dallo scrivente Consorzio e di quanto concordato con i rappresentanti del Comune in occasione dei contatti ed incontri avuti sull’argomento nello scorso mese di Marzo.
E’ utile, prioritariamente, rammentare che il Consorzio, sulle crisi idriche che ogni anno puntualmente investono il sistema idrico -potabile, ha più volte rappresentato anche ai vari tavoli regionali la necessità, non più procrastinabile, di porre fine alla promiscuità della condotta tra potabile e irrigazione agricola.
Infatti, a seguito dei disagi avuti dal sistema idrico-potabile durante l’irrigazione di soccorso dello scorso mese di febbraio, il Consorzio, effettuate tutte le verifiche tecniche, durante l’incontro svoltosi nei primi giorni di marzo con il Sindaco di isola C. Rizzuto, alla presenza dei tecnici del Comune, ha proposto due interventi tecnici che avrebbero sicuramente portato giovamento per una ottimizzazione dei rilasci effettuati dal Consorzio in favore del Comune. Le soluzioni prospettate dal Consorzio venivano accolte favorevolmente dai tecnici del Comune di Isola c. Rizzuto.
Gli interventi prospettati, consistenti nel raddoppio della condotta da realizzarsi sia nell’opera di presa di Ventarola sia nell’opera di presa di Pedocchiella, avrebbero consentito una maggiore e costante erogazione in favore del Comune di Isola Capo Rizzuto, tenuto conto che le turnazioni non sono derogabili dovendo il Consorzio garantire i rilasci sull’intero territorio di competenza. Veniva inoltre prevista l’istallazione di ulteriori 2 misuratori della stessa tipologia di quelli esistenti.
Unica condizione, di natura tecnica, che il Consorzio ha evidenziato durante l’incontro riguardava la necessità che i due interventi, al fine di non pregiudicare la distribuzione irrigua per l’agricoltura, dovessero essere realizzati contemporaneamente.
Il Comune, diversamente da come pattuito, ha progettato ed appaltato un solo intervento di quelli concordati (in loc. Ventarolo), tra l’altro, senza procedere all’istallazione del misuratore, non consentendo quindi la verifica della quantità d’acqua erogata.
I disagi registrati sono pertanto da attribuire, esclusivamente, alla mancata realizzazione del secondo intervento in loc. Pedocchiella, detto intervento avrebbe infatti consentito di attingere alla risorsa idrica anche durante le turnazioni che per come anzidetto rappesentano per il Consorzio una necessità inderogabile e non una facoltà.
L’azione ordinatoria intrapresa dal Comune, tra l’altro, non tiene conto che:

    • la condotta di adduzione che porta l’acqua agli attuali  2 punti di consegna in località Ventarola è una condotta di tipo promiscuo (ossia veicola in maniera unitaria tanto l’acqua diretta al potabilizzatore quanto quella destinata all’irrigazione) con la conseguenza che la apertura della saracinesca, da sola e di per se’, non determina, automaticamente e sicuramente, la maggiore disponibilità idrica ipotizzata (“deflusso di almeno 30 l/s nell’impianto di potabilizzazione sito in località Ventarola”). D’altro canto, si deve tenere conto che la promiscuità della condotta determina l’effetto che una volta fatta defluire l’acqua a valle della saracinesca anzidetta questa ben potrebbe essere prelevata da tutti gli utenti i cui punti di presa sono posti nel percorso della condotta adduttrice che insiste su un ampio territorio dei comuni di isola e Cutro; ciò, senza che lo scrivente Consorzio possa esercitare alcun efficace controllo in ordine agli anzidetti prelievi. Questa circostanza, oltre a non garantire l’efficacia della misura adottata dall’Ordinanza sindacale, che mira ad un maggior deflusso d’acqua destinata al consumo umano e diretta all’impianto di potabilizzazione, comporterà una situazione di disordine gestionale della distribuzione dell’acqua in ragione dei prelievi indiscriminati che renderebbero vana l’efficacia delle turnazioni.
    • la Concessione rilasciata dalla Regione Calabria, inoltre, prevede il rilascio dell’acqua di 63 litri al secondo per il centro urbano e 63 litri al secondo per la zona mare , tali prescrizioni non sono derogabili per il Consorzio il quale dovendo attenersi nei limiti complessivi del titolo di concessione dovrà  monitorare  l’entità e  l’allocazione dei rilasci.

E’ bene rammentare che il Consorzio ha negli anni intrapreso una miriade di iniziative per sensibilizzare tutti gli enti territoriali interessati sulla problematica dell’acqua e  concertare una strategia unitaria al fine di tutelare le necessità  del potabile per le popolazioni, le necessità dell’irrigazione per l’agricoltura e non ultimo, anche se non di competenza consortile, le esigenze delle strutture del settore turistico alberghiero che rappresenta una realtà molto importante per l’economia del vostro territorio.
Di fronte ad una Regione che non ha inteso avviare alcun cambio di marcia e continua ad essere distratta e poco solerte a dare soluzioni  a tali problematiche ed in presenza di una multinazionale che ragiona esclusivamente in termini di profitto e convenienza,  agevolata dalla congiuntura di crisi energetica  di natura bellica, sarebbe auspicabile che la classe Dirigente della nostra Provincia fosse lungimirante ed avveduta   e, tralasciando appartenenze e tatticismi, rivendicasse unitariamente scelte ed investimenti strutturali per il territorio.
Lo scrivente Consorzio, anche nelle ore precedenti l’emissione dell’ordinanza ha, per le vie brevi, chiesto un incontro tecnico al fine di individuare possibili soluzioni, invito che non è stato accolto.
Si rimane comunque disponibili sin da subito a proseguire nel confronto già avviato mesi fa con i rappresentanti di codesto Comune per riattivare un tavolo tecnico che, nel rispetto delle prerogative istituzionale di ciascun Ente e soprattutto delle esigenze dell’intero comprensorio, riesca ad individuare soluzioni condivise.
Nell’immediato, allo scopo di soddisfare le esigenze del consumo umano, per come rappresentate nell’ordinanza sindacale, risulta più ragionevole e congruente adottare la soluzione già concordata lo scorso mese di marzo con il Consorzio di bonifica ciò, infatti, mentre consentirebbe in ogni caso di assicurare al Comune la disponibilità della risorsa nella quantità disponibile, eviterebbe – in termini assoluti – i problemi e i disservizi che sopra si sono descritti.
Nelle more, sulla scorta delle anzidette considerazioni, che – a tacer d’altro palesano consistenti profili di illegittimità del provvedimento sindacale in esame – si invita codesto spett.le Comune,  a voler revocare l’ordinanza anzidetta.
Riservandosi, in caso contrario, di agire in ogni competente sede allo scopo di far sancire l’illegittimità del provvedimento sindacale oltre al risarcimento dei danni che al Consorzio medesimo derivano. Con ogni ulteriore e più ampia riserva.