ASP Crotone: gestione inadeguata della direzione sanitaria

Le criticità evidenziate dalla CISL sono quelle che sono state anche rilevate in una conferenza stampa del 13 giugno

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    La mancata applicazione delle norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro nell’Ospedale San Giovanni di Dio di Crotone, già evidenziata dalla CISL Fp e CISL Medici in una nota inviata al Direttore Generale FF Maria Bernardi, è stata confermata sulla stampa dal Direttore Medico di Presidio, Dott. Cosentino, che però accusa contraddittoriamente l’organizzazione sindacale di “dissimulare dietro … la denuncia la difesa di interessi personalistici”. Le suddette affermazioni denigratorie e fuorvianti saranno oggetto di discussione nelle opportune sedi.

    Nel merito, le criticità evidenziate dalla CISL sono quelle che sono state anche rilevate in una conferenza stampa del 13 giugno u.s. in cui l’esperto in materia di sicurezza, consulente dell’ASP di Crotone, affermava per quanto attiene la Medicina Nucleare che gli spazi esigui del reparto e il mancato aggiornamento tecnologico dei macchinari non consentono di garantire le necessarie condizioni di sicurezza per gli utenti e per dipendenti del reparto.

    E’ innegabile che una corretta programmazione nel tempo delle azioni correttive dei rischi presenti avrebbe impedito che la situazione rilevata raggiungesse limiti di criticità inaccettabili anche per l’intero Ospedale.

    La Cisl ha messo in risalto nell’esercizio delle proprie prerogative sindacali, senza farne questioni personali, la condizione oggettiva in cui versa l’Ospedale di Crotone, per come del resto confermato dallo stesso dott. Cosentino.

    D’altra parte, lo stesso Direttore Medico di Presidio è responsabile del rispetto dei requisiti previsti per l’accreditamento della struttura ospedaliera, nonché, più in particolare delle condizioni relative alla sicurezza. Sul punto è evidente che le criticità di programmazione, pianificazione e gestione dell’Ospedale sono sotto gli occhi di tutti.

    Ancora. Le nuove funzioni in capo al Direttore Medico di Presidio attribuite con la delibera n. 92 del 29.05.2019, contestata dalla CISL, integrano e modificano quelle previste nell’Atto aziendale – quindi non “richiamate” dallo stesso Atto come vuole far credere il Dott. Cosentino – e come tali oggetto quantomeno di informativa alle OO.SS. Tutto ciò non è avvenuto, determinando una violazione delle corrette relazioni sindacali da parte della Direzione Strategica.

    Senza alcun fondamento invece, il Dott. Cosentino (si apprende dalla stampa essere un dirigente sindacale della CGIL!) si chiede se la CISL preferisca forme autoritarie di gestione al posto dei modelli di partecipazione sindacale.

    E’ evidente che ciò è fuorviante rispetto alle criticità contestate considerando, inoltre, che le relazioni sindacali vengono instaurate dalla Direzione Aziendale e non dalla Direzione Medica di Presidio. Oppure il Dott. Cosentino disconosce questo aspetto?

    Ci stupisce, poi, la difesa d’ufficio dei rappresentanti della CGIL FP Area Vasta e Medici Calabria che, instillando dei dubbi sul corretto operato della CISL, ritengono sostanzialmente il diritto di critica nei confronti della gestione aziendale inammissibile in quanto il Direttore Sanitario è un dirigente CGIL e pertanto la problematica, secondo loro, andava discussa nelle “oscure” stanze. Sindacalismo opportunista?

    In ogni caso vogliamo tranquillizzare la Direzione Aziendale e lo stesso Direttore Medico di Presidio. La CISL FP e Medici ci sono e non si faranno intimorire dalle espressioni usate da quest’ultimo e dal sindacato di cui è dirigente, denunceranno ritardi, omissioni e violazioni delle norme a tutela dei lavoratori e della salute dei cittadini.

     

     

    FEDERAZIONE CISL FP “Magna Graecia”                        FEDERAZIONE CISL MEDICI CALABRIA

    Il Segretario Territoriale Luigi Tallarico                                        Il Segretario Regionale Nino Accorinti          

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