FdI chiede le dimissioni di Dell’Aquila

"Fratelli d’Italia sarà vigile ed attenta su eventuali azioni che potrebbero essere derubricate come meri atti di privilegi elettorali"

Riceviamo e Pubblichiamo:

Non si vede, o si fa finta di non vedere. 

Gli addetti ai lavori, ma anche i cittadini troppo presi dall’interesse per il toto alleanze e il toto candidato a sindaco, perdono di vista alcune cose importanti. 

Ed allora il presidente Facente Funzioni Giuseppe Dell’Aquila, consigliere comunale di minoranza a Cirò, in campagna elettorale perenne (candidato Sindaco a Cirò Marina) nomina il nuovo capo gabinetto spostando il precedente nel ruolo di capo segreteria.  

Motivazione legittima se non fosse che ciò avviene a ridosso di una campagna elettorale. Già il fatto che sia candidato a Sindaco e quindi in campagna elettorale dovrebbe far riflettere anche organi gerarchicamente superiori per porre fine a questa anomalia di un Presidente non eletto da nessuno

Le motivazioni di questa importante scelta sono riportate nel decreto presidenziale 37/2020, ovvero scelta dettata dalla “… necessità di modificare l’intero assetto organizzativo dell’Ufficio di Presidenza, al fine di avere una struttura più funzionale alle esigenze del Presidente”.

Tuttavia la nomina è inopportuna nei tempi. Non si comprende il senso di una così importante nomina in prossimità della scadenza del mandato, così come non si comprendono queste immediate necessità di supporto al Facente Funzioni. 

E non dimentichiamo nemmeno che il facente funzioni è lì solo perché è stato emendato il milleproroghe. 

Ma allora cosa c’è dietro questa scelta? Un tentativo di ingraziarsi qualcuno? Un segnale di avvicinamento tra Pd e DemoKRatici? Un tentativo maldestro di regalie elettorali?

Questi giochini sono ingenerosi nei confronti dei cittadini e degli amministratori locali. La politica serve ad altro, così come la Provincia serve ad altro. Il Facente Funzioni uscisse dal Palazzo e andasse a vedere le condizioni delle strade provinciali e degli edifici scolastici, e se avesse a cuore il bene dei cittadini rununciasse a parte della sua indennità. 

Una provincia che non ha fondi per la normale amministrazione, per la pulizia degli scoli d’acqua, per le erbacce che imperversano sulle strade provinciali e poi da incarichi a tecnici esterni e nomina un capo di gabinetto, figura di cui si potrebbe fare a meno. Ciò è la dimostrazione dell’ennesimo privilegio dato ad appartenenti al suo stesso schieramento politico.

Comunque vedremo gli atti successivi cosa ci diranno, e Fratelli d’Italia sarà vigile ed attenta su eventuali azioni che potrebbero essere derubricate come meri atti di privilegi elettorali. 

Riteniamo pertanto che sarebbe il caso che il facente funzioni rassegnasse le proprie dimissioni, per poter quanto prima dare all’Ente Provincia una guida autorevole.