Disfunzioni SUE Calabria. Superbonus 110% e scadenza del 25 Novembre

Nota congiunta dei presidenti degli Ordini degli Architetti di Crotone, Reggio, Cosenza, Catanzaro e Vibo.

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Come previsto dal D.L. n. 176 del 18 Novembre u.s. (decreto Aiuti Quater), le pratiche edilizie relative a condomini e persone fisiche potranno fruire ancora della detrazione del 110% anche per il 2023 purché venga presentata la CILAS entro il 25 novembre 2022. Ebbene, proprio questa scadenza perentoria sta mettendo a dura prova, da qualche giorno, il SUE CALABRIA ed anche la pazienza di molti tecnici e cittadini che loro malgrado stanno provando a rimanere ancorati alla speranza di accedere ai benefici del superbonus 110%.
La home del Portale recita cosi: “Il SUE, costituisce l’unico punto di accesso per il privato in relazione a tutte le domande, dichiarazioni, Segnalazioni Certificate di Inizio Attività, Comunicazioni di Inizio Lavori, Permessi di Costruire e ogni altro atto di assenso in materia di attività edilizia privata”; lo stesso è stato istituito dalla Regione Calabria con la DGR 248/2018, come già definito anche dall’art.5 del T.U.  380/2001.
Sembrerebbe tutto normale, ed invece, ci troviamo difronte ad un nuovo capitolo sulle disfunzioni del portale, più volte denunciati da parte degli Ordini Professionali sin da quando è divenuto operativo ai tempi della pandemia e non senza problemi, siamo costretti oggi a segnalare l’ennesimo colpo di scena: sulla home del portale, infatti, si avvisano tecnici e cittadini in data 21 Novembre u.s. dell’attività di manutenzione programmata dovuta all’efficientamento dell‘infrastruttura che potrebbe durare fino al 22/11 e poi, sempre nella stessa data, niente di meno che “in caso di sovraccarico dei sistemi informativi è consentito l’invio di una PEC al SUE comunale con l’obbligo da parte del professionista/cittadino di inserire la pratica sul sistema informativo CalabriaSUE entro 5 giorni dal venir meno della causa che ha reso impossibile l’inserimento in piattaforma. Rammentiamo agli utenti che anche le caselle PEC dei comuni hanno una dimensione massima così come le capacità elaborative dei sistemi informativi perciò si consiglia di anticipare il più possibile il caricamento della CILAS in piattaforma senza aspettare la data di scadenza prevista.”
Dunque, non è tanto lo spazio dell’archivio delle PEC delle PA (forse quello proprio si) a preoccupare i tecnici e nemmeno il carico di lavoro da dover affrontare per riorganizzare i propri studi all’invio delle pratiche edilizie in modalità ex ante, ma l’incertezza che vi sarà quasi certamente con chi dovrà attestare o meglio asseverare la data certa di trasmissione, saranno d’accordo gli Uffici tecnici Comunali? Chissà cosa ne penseranno quelli di ENEA? E quelli di Agenzia delle Entrate? Chi dovrà pagare i danni per un eventuale differente interpretazione?
A questo proposito, facciamo un appello ai Ministri Matteo Salvini e Gilberto Pichetto Fratin che il termine del 25 Novembre possa essere prorogato al 31 Dicembre 2022, al fine di consentire la trasmissione in un tempo più congruo delle pratiche edilizie e scongiurare altresì il rischio che le stesse contengano errori, ma soprattutto ci auguriamo che possa esserci finalmente una tregua verso i professionisti che hanno scommesso sul superbonus e sono stati ripagati con ben 19 modifiche normative.

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