Accade che…

Ilaria Gaspari ha incontrato i ragazzi del Liceo Classico Pitagora.

Accade che, oggi, durante la Giornata Mondiale della Filosofia, Ilaria Gaspari, che vanta (si fa per dire, data la sua umiltà d’animo) un curriculum di tutto rispetto, si racconta ai ragazzi del corso Aureus introdotti dai saluti della Dirigente Annunziata Galizia e coordinati dalla Prof.ssa Giovanna Ripolo affiancata dalla Prof.ssa Anna Melillo e dalla Prof.ssa Maria Francesca Greco, discorrendo sulle sue rinunce che hanno forgiato la donna che è adesso, di come l’approccio alla scrittura non sia solamente limitato all’atto performativo ma di quanto questa possa valorizzare una comprensione del testo “interiore”. Palesa inoltre, una filosofia universale che non deve essere uno scompartimento stagno in cui riporre nozioni polverose, al contrario, uno strumento esplicativo delle onde sonore che emaniamo, delle vicissitudini turbolente che se così non fossero non potrebbero essere definite tali. Ricorda ai ragazzi l’importanza della celebrazione della felicità così tanto ricercata e poco vissuta nell’istante che compone il momento.

ilaria gaspari

Alla scienza dei perché si è succeduta una pioggia battente di domande, e ci viene da sorridere se pensiamo alla miriade di dubbi che noi stessi ci poniamo, ai limiti che restringono il nostro campo visivo e riflessivo, senza prima esserci chiesti cosa sta alla base della causa sui e poi sul casus belli. Con gli occhi colmi d’ammirazione, gli studenti hanno accolto gli spunti letterari e filosofici che Ilaria ha offerto loro come un dono secondo un antico principio latino fondato sul do ut des. Mentre i mari della filosofia vengono circumnavigati con grande sapienza le viene chiesto quale di tutti i filosofi studiati la incuriosisce di più: Epicuro, risponde. Filosofo ancora ben lontano dal costume tassellato e composito del 700 o del 800, contrario alle aberrazioni di superstizioni e di ricatto che la paura e l’ansia possono suscitare. Pone attenzione sul sistema spinoziano e su quanto questo si dirami tra essenza ed esistenza, ma rende partecipe della discussione anche Emilio, il suo cane, che spesso l’accompagna quando si tratta di presentare un libro in una libreria o in videolezione.

Ilaria Gaspari (LINK INTERVISTA PODSOPHIA) è allora una promessa, che se lo sapesse porterebbe il peso addosso di mantenerla, e noi non vogliamo questo data la sua piacevole leggerezza; perciò le attribuiamo un riconoscimento sincero che ha stimolato i ragazzi alla riflessione e alla lettura del suo romanzo (impegnato ma fresco): “Lezioni di felicità”, spiegando inoltre che vergognarsi della propria ansia non è un deficit ma una consapevolezza da combattere e che al contrario di quelli che ritengono che il tempo sia per forza da riempire per creare volume, ogni tanto bisognerebbe far spazio per svuotarlo un po’ attraverso l’otium predecessore del negotium.

Sara Montesanti 5D