Piantumati tre ulivi sul promontorio Lacinio

Combattere l’abbandono dell’albero e salvare una specie a rischio; “La piantumazione di questi tre ulivi vuole significare l’inizio di un nuovo modo di pensare”.

Nonostante la pioggia si è tenuta all’interno del Parco Archeologico di Capocolonna, la piantumazione di tre piante d’ulivo. L’evento voluto dall’archeologa Anna Maria Rotella, si è svolto in concomitanza con la 16^ Giornata Nazionale della Custodia del Creato, voluta da Papa Francesco e sposata idealmente dagli uomini e dalle donne di Italia Nostra, del WWF ma anche dal direttore del museo archeologico di Crotone Gregorio Aversa, che ha concesso tre spazi all’interno del Parco, per la piantumazione degli alberi.
Non semplici ulivi quelli piantati nel pomeriggio di Domenica 5 Settembre; si tratta infatti di una varietà divenuta oggi assai rara: la leucocarpa. La pianta, presente perlopiù in Calabria, con qualche sporadico esemplare nel resto della penisola, è caratterizzata dal frutto bianco da cui deriva un olio molto particolare, storicamente utilizzato per alimentare le lampade all’interno delle chiese. L’idea di questa serie di eventi, che stanno coinvolgendo le varie Diocesi calabresi e continueranno fino al prossimo 4 di Ottobre, è quella di combattere “l’abbandono dell’albero” e di salvare una specie che nel corso del tempo, a causa della perdita del suo valore culturale e simbolico-religioso, sta rischiando di scomparire. La scelta di piantumare questi ulivi in prossimità di chiese e santuari, non solo fa riferimento alla loro antica funzione, ma si lega all’idea di “continuità” che questi luoghi continuano a dare. Prima della piantumazione, con una breve funzione Don Bernardino Mongelluzzi, ha benedetto i tre ulivi, sottolineando l’importanza per l’uomo di cambiare modo di rapportarsi con la natura: “Dominare non significa fare quello che si vuole, ma rispettare il cerato che è dono di Dio; nessuna cosa ci appartiene. Dobbiamo mantenere quella libertà e quel rispetto delle cose, perché quando lo perdiamo facciamo violenza La piantumazione di queste tre piante vuole significare l’inizio di un nuovo modo di pensare”.

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