In Italia ed in Calabria si sale, a Crotone …non si fanno tamponi! foto

Anche oggi torniamo ad affrontare i dati di ieri, ribadiamo che è importante farlo a patto che si concordino alcune premesse. Riecco le nostre: questo nostro consueto appuntamento è frutto del lavoro, riferito ai dati di ieri, estrapolato col contributo di una componente crotonese di una equipe di studio statistico del fenomeno che fa da supporto a ipotesi non solo prettamente sanitarie; ragioniamo su numeri, così come dovremmo ricordare tutti e sempre, che hanno un nome un cognome e tantissimi cari; tutto ciò che deduciamo è fondamentale leggerlo sotto una ottica generale; dal mero punto di vista statistico, e nemmeno come dato certo, visto il contagio a macchia di leopardo, i tamponi effettuati (o no) con criteri completamente differenti e dati forniti con ancora maggiori differenze.

Dopo 3 giorni di leggero calo, torna a crescere il tasso di incremento percentuale giornaliero di casi (2.29%), traino sostanziale dal Piemonte con 4.82%. Il numero di casi torna a salire, con 3786 nuovi positivi, dopo un quattro di giorni di discesa.

Resta dominante la percentuale di guariti (5,44%) contro i deceduti (2,43%) che sono in (troppo) leggero calo. Il tasso degli ospedalizzati continua a diminuire radicalmente con il -2.91%. Vi è un grande aumento del numero di tamponi eseguiti, ieri 61000; il rapporto tra questi è i casi positivi continua a scendere (6.21%). L’indice di letalità resta tendenzialmente stabile intorno al 13%.

Sempre stabile il numero di casi positivi a Crotone, anzi ci sono state delle dimissioni dall’Ospedale, ma la domanda è sempre la solita, è possibile considerare semplicemente insufficiente il numero dei tamponi effettuati? L’incremento Regionale è 3.91% contro quello Nazionale pari a 2.29%. Si assiste dunque ad un incremento del rapporto tra tamponi positivi rispetto a quelli eseguiti, quello di ieri è del 3.88%.