Il Garante comunale: preoccupazione per i ritardi nelle concessioni delle liberazioni anticipate

Riscontro positivo dall’area sanitaria penitenziaria

Alla luce della emergenza sanitaria ancora in corso, nei colloqui periodici,  sono state segnalate più volte all’ Uffico del Garante dei detenuti  di Crotone da parte della popolazione carceraria ritardi nell’iter di concessione delle liberazioni anticipate. Come noto, la liberazione anticipata, prevista dall’ art. 54 dell’Ordinamento penitenziario, consiste in una riduzione della pena che realizza il risultato di anticipare il termine finale del periodo detentivo, qualora “il condannato alla pena di reclusione abbia dato prove di partecipazione all’opera di rieducazione, viene “concessa una detrazione di quarantacinque giorni per ogni semestre di pena scontata”. L’istituto ha sempre avuto una funzione gratificativa verso i positivi comportamenti dell’interessato, onde raggiungere più efficacemente un vero reinserimento nella società; la riduzione della pena detentiva in corso di esecuzione e l’anticipazione del ripristino dello stato di libertà per il condannato accompagnano il detenuto e lo invitano ad un percorso di ritorno in società evitando  almeno prognosticamente un ritorno  a delinquere.

Prove di un urgente intervento in tale ambito ne è anche la recentissima  Conferenza dei Garanti territoriali delle persone private della libertà personale, la quale ha rivolto  un appello al Parlamento in sede di conversione del DL 137/2020  si possa accogliere  anche la previsione di  una liberazione anticipata speciale con  sospensione dell’emissione dell’ordine di esecuzione delle pene detentive fino al 31 dicembre 2021”; come garanti territoriali abbiamo  espresso,  altresì, necessità di incidere significativamente sul numero delle presenze negli istituti detentivi attraverso una politica di decarcerizzazione, in presenza dei requisiti dalla legge.  Tra le cause che hanno portato all’aggravio di lavoro e ai “tempi supplementari” nell’iter di concessione delle liberazioni anticipate sicuramente vanno rintracciate le sofferenze di organico nell’ambito dell’Autorità giudiziaria, lungaggini burocratiche, specie quando si tratta di attendere diverse comunicazioni provenienti da differenti istituti di pena dove ha soggiornato lo stesso detenuto e dunque carenze di organico anche nell’ambito del Dap.

La speciale criticità della situazione è evidenziata anche a livello nazionale dal Presidente dell’Autorità del Garante Nazionale dei detenuti prof. Mauro Palma: a fine ottobre avevamo circa 150 detenuti positivi al Covid e circa 200 addetti al personale delle carceri contagiati. Più in generale, la patologica situazione di sovraffollamento che caratterizza le carceri italiane, come fenomeno numericamente rilevante, potrebbe accrescere il rischio di diffusione dei contagi da coronavirus”. La gravità dei dati viene monitorata e divulgata periodicamente anche dal Segretario generale della Uilpa -Polizia penitenziaria– Gennarino De Fazio. Il garante comunale ha segnalato più volte la problematica anche al Tribunale di Sorveglianza di Catanzaro, territorialmente competente per Crotone.Una situazione dunque che necessità interventi risolutivi e urgenti.

Riscontro positivo, invece per quanto attiene all’Area sanitaria, sia della Dirigenza ASP Crotone che del Presidio Sanitario Penitenziario “Casa Circondariale Crotone”, con cui è in corso un’interlocuzione costruttiva e fattiva, per il tramite della la Dirigenza ASP, d.ssa Maria Pompea Bernardi e della Responsabile del   Presidio sanitario penitenziario d.ssa Angela Caligiuri. Si è convenuto sulla necessità di redistribuire ancor più efficacemente le ore del servizio sanitario valorizzando l’ambito dentistico ed oculistico e richiedendo l’avvio del servizio dermatologico, in passato non previsto. Tra l’altro in questo periodo il Presidio sanitario penitenziario ha ottenuto dall’ASP KR la gestione diretta, online, delle prenotazioni per le visite specialistiche ed esami di laboratorio, portando una migliore ottimizzazione nell’organizzazione visto che non è più necessario il passaggio attraverso gli sportelli CUP. Ciò consente una più facile gestione dell’assistenza sanitaria soprattutto perché si ha la completa visione dei tempi di attesa di tutti i poliambulatori della nostra Azienda Sanitaria e addirittura, essendo inseriti nella cosiddetta “AREA CENTRO”, anche dell’ASP di Catanzaro e di Vibo Valentia, a cui si potrebbe ricorrere in caso di necessità urgente.