Aggressione professionisti sanitari

Papaleo (UIL-FPL): "piena solidarietà; Azienda Sanitaria tenga in seria considerazione le opinioni di chi ha il polso della situazione perché vive in prima persona sia il disagio sia i rischi nell’esercizio"

Riceviamo e Pubblichiamo:

La maggior parte delle tensioni e reazioni degli utenti che accadono nell’azienda Sanitaria di Crotone, si trasforma in aggressioni immediate o in ritorsioni e danneggiamenti nei confronti di operatori sanitari e lavoratori in genere, sono da addebitare per lo più alla funzione di front office che si è obbligati a svolgere durante l’attività quotidiana dando, purtroppo, indicazioni differenti fra esse, per la mancanza di linee guida, procedure e protocolli chiari per tutti, per tutti i reparti e per tutte le situazione analoghe.

Anche la stessa allocazione logistica della struttura ha la sua importanza e per quanto riguarda l’ubicazione del Ser.D. (Servizio delle Dipendenze). È veramente fatiscente la sua collocazione, in pratica in una discarica a cielo aperto, dove non esiste nemmeno una strada di accesso e dove succede spesso che alcuni utenti si sentono abbandonati da tutte le istituzioni preposte e sovente assumono comportamenti irrituali se non pericolosi. Per cui succede che, ieri 24 Novembre intorno alle 13:40, un Collaboratore Professionale Sanitario Infermiere nel Ser. D. di Crotone è aggredito perché ha ricordato a un utente di attenersi alle misure di protezione stabilite per il Covid-19 e ha ricordato al medesimo che la terapia giornaliera prescritta doveva essere assunta sotto il controllo dell’operatore sanitario.

L’aggressione, inizialmente verbale, è passata poi alla minaccia seguita da un pugno che ha fatto saltare il plexiglass di protezione anti-covid, rendendolo ormai inutile alla funzione preposta, ed è finita con la sorpresa che al termine del turno di lavoro, alle ore 18:00 circa, l’infermiere trova la propria auto con due gomme completamente danneggiate, presumibilmente con una lama di coltello, in modo doloso e irreparabile; questa risulta essere la valutazione fatta da un gommista. Esprimiamo, anche questa volta, la piena solidarietà della UIL-FPL al lavoratore, sottolineando l’esigenza alla direzione aziendale, ma anche a tutte le istituzioni preposte all’incolumità personale, di ascoltare e di tenere in seria considerazione le opinioni di chi ha il polso della situazione perché vive in prima persona sia il disagio sia i rischi nell’esercizio della prestazione lavorativa quotidiana.