Grazie a chi fa il chirurgo senza mai dimenticare le doti umane!

"Fare il medico e, ancor di più il chirurgo, ha bisogno di tanto studio e capacità e, quando tutto questo, è accompagnato anche da spiccate doti umane non si può che dire Grazie e dare luce ad una categoria troppo spesso umiliata dalle condizioni in cui deve svolgere il proprio lavoro/missione"

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Riceviamo e Pubblichiamo:

E’ solito per molti italiani lamentarsi della sanità. Farlo per la sanità locale, quella della nostra bistrattata città, Crotone, è ancora più frequente. Bene, anzi male! In questa mia lettera aperta voglio esaltare la professionalità, l’attenzione e l’umanità dimostrata a me e a mia sorella Loredana da parte degli addetti al Pronto Soccorso dell’Ospedale San Giovanni di Dio di Crotone, infermieri e medici. Un ringraziamento particolare va al chirurgo Marco Cannistrà che con la sua troupe ha operato d’urgenza mia madre, 90enne, per una grave e pericolosa occlusione intestinale. Un’operazione d’urgenza fatta nella notte tra il 13 ed il 14 dicembre scorso. Oltre che aver agito con velocità e con grande professionalità, sia il chirurgo che tutto il suo staff è stato molto empatico, cosa non scontata, illustrandoci tutte le possibilità e le difficoltà. L’intervento, perfettamente riuscito, ha permesso a mia madre di essere dimessa dopo una settimana e ad oggi, 5 gennaio, di essere praticamente ritornata alla sua vita normale. Sarebbe il caso che non ci dimenticassimo mai che ci sono persone che giornalmente si prendono la responsabilità di compiere dei “lavori” complicati e non dovremo dare mai per scontato che ciò accada. La medicina è una scienza “inesatta” con tante di quelle variabili da far girare la testa a chiunque. Così come non dobbiamo mai dimenticare di ringraziare chi, nei momenti più difficili, cerca di salvarci la vita e lo fa tutti i giorni. Fare il medico e, ancor di più il chirurgo, ha bisogno di tanto studio e capacità e, quando tutto questo, è accompagnato anche da spiccate doti umane non si può che dire Grazie e dare luce ad una categoria troppo spesso umiliata dalle condizioni in cui deve svolgere il proprio lavoro/missione.

Firmato
Nino, Loredana, Roberto ed Anna Carta

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