Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, ricordando l’Afghanistan

Giancotti: "È necessario un cambiamento culturale che ci faccia sentire tutti e tutte parte del problema, perché le donne non possono e non devono essere lasciate sole".

Domani si celebrerà in tutto il mondo la giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Purtroppo un tema tristemente molto attuale che riempie le pagine di cronaca e non conosce distinzioni di età, ceto sociale o paese di origine.
Quest’anno assume un significato particolare e ancora più importante: Vogliamo ricordare le donne afghane, vittime di una pesante soppressione della loro libertà, in seguito alla presa di potere dei talebani.
Il lockdown per chi ha subito maltrattamenti in famiglia la quarantena, ha coinciso con un aumento delle violenze. L’isolamento, la convivenza forzata l’impossibilità di sottrarsi materialmente agli abusi.
Da inizio anno in Italia sono state uccise più di 100 donne, circa una ogni tre giorni. Ma questo numero che ogni anno si ripresenta, tuttavia non scuote abbastanza le nostre coscienze, perché ancora molti passi devono essere fatti per il contrasto alla violenza sulle donne.
Le donne spesso faticano a rivolgersi alle forze dell’ordine o piuttosto ai centri antiviolenza, per paura di avere ulteriori ritorsioni, per paura di non essere credute, o perché non si sentono abbastanza tutelate dalla legge.
Nel nostro paese è stato fatto un passo avanti con l’approvazione della legge 69/2019 ovvero il famoso “Codice Rosso”, ma non basta!
Nonostante la legge rafforzi il quadro giuridico globale, a scoraggiare la denuncia è anche la non certezza della pena, la lunghezza dei processi, e l’alto numero di archiviazioni di casi, spesso dovuti ad un sistema giuridico e burocratico che, nel suo insieme, non tutela le donne e i suoi diritti.
La violenza nei confronti delle donne non cessa, anzi sembra rafforzarsi con le crescenti difficoltà economiche e sociali. È necessario un cambiamento culturale che ci faccia sentire tutti e tutte parte del problema, perché le donne non possono e non devono essere lasciate sole.
Servono percorsi nelle scuole, finanziamenti ai Centri ed ai Servizi per la protezione delle donne. Serve l’aiuto e il sostegno di tutti, perché la violenza è un problema che ci riguarda da vicino! Il 25 novembre è sempre, perché la violenza contro le donne si combatte tutti i giorni!