Confronto pubblico sul racket e le estorsioni

Il report inviato dalla Prefettura

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    Nella giornata odierna si è tenuto a Crotone, per iniziativa promossa dal Presidente nazionale di Fenimprese, un pubblico confronto in tema di racket ed estorsioni con l’importante intervento del Prefetto Maria Grazia Nicolò, Commissario straordinario del Governo, per il coordinamento delle iniziative antiracket ed usura.

    Alla presenza delle Organizzazioni rappresentative degli esercenti, dei commercianti e dell’artigianato locale e con i saluti, tra gli altri, del Prefetto di Crotone, del Sindaco di Crotone e del Questore, il Commissario ha inteso evidenziare tutte le opportunità concesse dalle Leggi n.108/1996 e n.44/1999 in materia di accesso ai benefici per le vittime dell’estorsione e dell’usura pure a fronte delle multiformi funzioni criminali di controllo del territorio che i sodalizi criminali assegnano al  “pizzo” ed al prestito usurario.

    Nel corso del dibattito l’attenzione si è concentrata sulla toccante esperienza – in un certo senso di ribellione rispetto al preoccupante fenomeno del sommerso –    raccontata da alcuni imprenditori locali estorti che con il gesto della denuncia  hanno dato luogo, di recente, ad una rilevante operazione antindrangheta a cura della Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro.

    Tale determinazione ha peraltro suscitato una vasta mobilitazione di sostegno da parte di estesi settori della società civile che ne hanno attestato pubblicamente vicinanza e solidarietà.

    La condivisione delle esperienze si è arricchita della testimonianza di Giovanni Notarianni, Testimone di Giustizia, che si è soffermato sui profili del recupero di libertà e dignità dell’uomo che attraverso la denuncia si affranca dal condizionamento diretto o indiretto della criminalità organizzata. (Ufficio territoriale del Governo di Crotone)

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