Musica, Prosa e Poesia; continua “L’Hera della Magna Grecia”

La musica che diventa ancella della poesia senza per questo perdere nulla della sua identità per la semplice ragione che la poesia è scelta secondo le caratteristiche espresse dalla musica, quindi la musica che si fa poesia e la poesia che è già musica.

Una scelta ponderata e perseguita con tenacia quella operata dalla Società Beethoven Acam nella realizzazione di recital dove le arti, in particolare, musica, poesia, pittura e prosa, s’incontrano in un connubio perfetto creando una simbiosi inscindibile, tenuto conto anche dell’enorme gradimento che un pubblico sempre più numeroso e variegato è presente in ogni manifestazione. Sabato 20 novembre erano in tantissimi presenti nell’auditorium del Liceo Musicale “O.Stillo” (sempre nel rispetto delle norme anti covid) ad assistere al recital della pianista Angela Longobucco, organizzato sempre dalla Società Beethoven nell’ambito della Stagione “l’Hera della Magna Grecia IV  Edizione. La musica che diventa ancella della poesia senza per questo perdere nulla della sua identità per la semplice ragione che la poesia è scelta secondo le caratteristiche espresse dalla musica, quindi la musica che si fa poesia e la poesia che è già musica. In questa occasione, infatti, l’Artista Mariarosa Romano, che in collaborazione con la Società Beethoven sta letteralmente diffondendo anche in centri sconosciuti l’amore per la prosa e poesia,  ha letto e recitato brani da  “la Genesi primo capitolo e da Publio Virginio  Marone da le “Georgiche  – L’uomo contadino” mentre la pianista Angela Longobucco si è incuneata con brani che  diffondevano il puro classicismo Beethoveniano  che sfociava nel virtuosismo Lisztiano. Una serata veramente all’insegna dei grandi valori letterario Musicale.
Due artiste la Romano e la Longobucco che hanno veramente fatto vivere momenti la cui liricità letterario musicale ha dominato l’intera serata. Alla poetica pianistica dei Notturni di Chopin (“Notturno OP. 9 n.1”) si è inserita la melodiosità de “La genesi” primo capitolo, mentre al classicismo Beethoveniano (“Sonata Op. 27 n.2 “Al chiaro di luna”) e virtuosismo di Liszt (“Rapsodie n.2 e 12”) si è contrapposta la drammaticità delle “Georgiche” l’Uomo contadino. Un vero godimento culturale, che, come dicevamo, il numerosissimo pubblico presente ha calorosamente applaudito e ringraziato, rimandando tutti al prossimo appuntamento Domenica 28 Novembre nella Chiesa dell’Immacolata, alle ore 19.00, con il pianista Stefano Malferrari  che accompagnato dall’Orchestra “O.Stillo” eseguirà il primo concerto di Chopin.

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