In tredici in cassa integrazione a zero ore

Procopio: "Il commissario straordinario e il nuovo presidente di Akrea, cosa intendono fare?"

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Riceviamo e Pubblichiamo:

Trovo davvero assurdo e senza spiegazioni logiche che una azienda pubblica metta in cassa integrazione a zero ore 13 unità lavorative.

Personale che di fatto gestiva un servizio del comune, quello della sosta regolamentata che si effettua non tanto per rimpinguare le casse comunali, ma sopratutto per evitare soste selvagge e infrazioni del codice della strada e garantire nelle zone centrale la convivenza civile tra residenti e pendolari.

E questo in una città dove i vigili urbani sono sotto organico e di questi molti in età da pensione, senza mezzi idonei; ecco in una città con queste criticità non ci si può prendere il lusso di disperdere risorse e non si possono  privare del loro sostentamento uomini in carne ed ossa, a loro volta mariti  e padri di famiglia.

Solo per amore della verità devo dire che questo problema era stato più volte denunciato dal sottoscritto in consiglio comunale e nelle commissioni consiliari.

Ma come molti ricorderanno la Giunta Pugliese e la sua maggioranza erano e sono stati sin dall’inizio impegnati nei giochi di Palazzo e nello scacchiere delle postazioni di potere e tutto ciò che riguardava l’interesse pubblico veniva trattato con indifferenza e arroganza senza prendere decisioni e posizioni.

Nessuno in quella coalizione della Prossima Crotone non ha mai pensato di salvaguardare il lavoro di questi 13 padri di famiglia.

E nessuno di loro può dire il contrario.

Ora di questo problema se ne dovrà occupare la prossima amministrazione.

Ma nel frattempo il commissario straordinario e il nuovo presidente di akrea insieme al vecchio consiglio di amministrazione, ancora inchiodati alle poltrone, cosa intendono fare?

Quali  soluzioni e quali prospettive per queste unità lavorative e per tutta l’azienda?

Non voglio dare colpe particolari  al presidente Giglio che si trova a gestire questa patata bollente ma il cda di Akrea che ormai da più di 4 anni siede comodamente cosa intende e cosa pensa di fare?

Inoltre il commissario che ormai si avvia verso la fine del suo mandato che eredità lascerà alla città?

In quali condizioni lascerà le società partecipate?

Queste sono le domande che da ex consigliere comunale che mi pongo e pongo a tutti.

Con quali prospettive e con quali intendimenti i candidati a sindaco e candidati a consigliere comunale si avviano  a svolgere la loro competizione elettorale?

Conoscono la situazione reale in cui si trova l’ente che si apprestano a governare?

 Sanno quello che li attende?

Io sto cercando di avere più informazioni possibili relativi allo stato in cui si trova il comune di Crotone e le società in house e le società partecipate ma con il passare dei giorni  mi sto accorgendo che molti dei candidati non sono interessati ad avere cognizione di questi dati.

 Ma, mai come oggi, non è possibile candidarsi senza informarsi e senza sforzarsi di conoscere la situazione che si andrà ad affrontare .

 Io credo molto umilmente da ex consigliere dopo la mia prima esperienza da consigliere comunale che non è possibile continuare a percorrere questa strada, quella del nulla mischiato con il niente.

 Non ce lo possiamo permettere.

Crotone non se lo può permettere.

 

Giovanni Procopio
già consigliere Comunale

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