Bonifica: l’inversione di tendenza arriva dalla Regione

A scrivere è Carmine Talarico, in seguito alla visita di ieri dell'Assessore regionale De Caprio.

Riceviamo e Pubblichiamo:

Ho letto, con particolare attenzione, quello che è stato affermato dall’Assessore Regionale all’Ambiente De Caprio sulla tematica complessa ed articolata della questione Bonifica.
Spesso se ne è parlato di questo argomento con approcci che lasciano il tempo che trovano nelle incomprensibili strade della saccenteria spacciata per competenza tecnica.
Ma il vero nodo anche di questo momento è il ruolo dell’Eni in questa città.
Un ruolo che viene esercitato attraverso accordi sottobanco che hanno caratterizzato il modus operandi di pezzi istituzionali che hanno trascurato ciò che decise dal Tribunale di Crotone nel lontano 1993.
Mi riferisco all’obbligo cui fu costretta Eni ad insediare una commissione per lo studio della subsidenza dopo un confronto serrato tra il tecnico allora designato, il geologo Palmieri, dal sindaco dell’epoca di Crotone.
Ma dal 1997 i resoconti a cui era obbligata la Commissione sono cessati. O quantomeno il Comune di Crotone, da quella data, non ha mai richiesto i risultati del fenomeno.

Intendevo ricordare che la subsidenza ha provocato e provoca abbassamenti della costa prospiciente il nostro litorale.
Esempio classico quello del continuo franare della strada per Capo Colonna, nell’area dell’Irto per comprendere.
La domanda nasce spontanea e va rivolta a tutti quelli che dal 1997 non hanno mai chiesto che fine avesse fatto la Commissione per lo Studio del fenomeno della subsidenza. Come mai è accaduto tutto ciò’?
Forse nella coscienza di qualcuno alberga qualche segreto che ha reso Eni libera di fare quello che vuole a Crotone.
Ritornando alle dichiarazioni di De Caprio ho avvertito un senso di giustizia, dopo tanti anni, verso il tema che affrontai con coraggio nei confronti di Eni. Grazie Assessore De Caprio per aver ribadito che il tema della subsidenza diventa un tema di salvaguardia per il nostro territorio.

Ed il mio grazie lo faccio anche a nome di coloro i quali hanno pagato un prezzo senza condizioni per la protervia di Eni che ancora non ha restituito nulla a questa città.
Prova esemplare il tema delle royalties che si sono trasformate in un elemosinare della nostra città mentre altri luoghi del Sud dove Eni ha lo stesso tempo di residenza di Crotone le ricadute sono di gran lunga superiori.
Ora forse si invertirà la rotta ma non per iniziativa locale ma solo per la schietta e libera considerazione di un Assessore regionale che finalmente ha indicato una strada che nel lontano 1993 quel sindaco iniziò a percorrere.
Per essere poi bloccata dai poteri che decisero che quel sindaco non poteva restare al suo posto.

         Carmine Talarico