Antica Kroton deve partire

Procopio: "Il sindaco Voce deve dire ai cittadini crotonesi se intende o non intende portare avanti il progetto Antica Kroton".

Riceviamo e Pubblichiamo:

Dopo lo svolgimento del tavolo tecnico nella Cittadella regionale con Regione Calabria, con il Mibact e con il comune di Crotone sul progetto antica Kroton, mi sono nate alcune riflessioni. Riflessioni che mi sono nate dopo aver letto, dai resoconti della stampa, che il progetto Antica Kroton e la Bonifica dei siti inquinati della città sono correlati. Non potendo partire il progetto Antica Kroton senza la Bonifica. Notizia per me nuova. E non priva di implicazioni. E di complicazioni. Partiamo da un fatto certo e incontrovertibile. Il sindaco Voce, da esperto di bonifiche, e il dottore Patamia , per conoscenza decennale delle carte, sanno bene dove sono i siti contaminati su cui insistono le aree interessate per il progetto Antica Kroton e quali sono rimaste le aree del progetto Antica Kroton nella nuova rimodulazione proposta dall’amministrazione comunale. Per quanto riguarda i siti contaminati, già nel 2017, l’area all’ interno del Sito d’interesse Nazionale, i “famosi” 14 ettari furono stralciati dal progetto per problematiche legate alla qualità dei reperti e al costo oltremodo oneroso dello smaltimento del terreno di risulta. Per questi motivi si scelse una via alternativa. La presentazione di un progetto di ricerca scientifica (corredato da fotografie aeree) al fine di realizzare in quell’area due musei virtuali, da ricavare da due vecchi fabbricati da ristrutturare e rifunzionalizzare. Idea che, tra l’altro, si trova nella rimodulazione del progetto Antica Kroton redatto dall’archeologa Margherita Corrado, nonché attuale senatrice della repubblica. E che io condivido. Poi c’era la scuola del quartiere San Francesco, progetto già in fase avanzata di progettazione, da utilizzare a sede museale per la conservazione e la gestione dei ritrovamenti archeologici. Tolti questi due interventi, tutto il progetto Antica Kroton è cantierabile. A partire dalla strada Crotone-Capocolonna e tutte le aree urbane che non hanno presenza alcuna di sostanze inquinanti, come certificato non solo dai dati di Arpacal che, ricordo a mese stesso per ricordarlo a tutti, è l’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Calabria. Passando per la zona Campitelli, per intenderci quell’area di fronte il Tribunale e il mercato di Via Giacomo Manna, già acquisita dall’ente comunale e pagata ai legittimi proprietari, con un importante anticipazione di cassa, e non una distrazione di risorse pubbliche come credono in molti, anche tra quelli che hanno preceduto quest’amministrazione comunale. Cosa che mi dà l’occasione di ricordare che nel progetto Antica Kroton una parte delle risorse può essere utilmente utilizzata per acquisizione di aree private per indennizzo dei proprietari. Con risorse che, per esempio, potrebbero essere utilizzate per acquisire tutta l’area ex cinema Ariston. Acquisizione al patrimonio pubblico per due ordini di fattori. Troncare sul nascere le polemiche e i dubbi insorti dopo la rimodulazione del progetto Antica Kroton riguardo l’area in questione. E per iniziare immediatamente i lavori di scavo e contemporaneamente realizzare il museo della numismatica di Kroton. Idea proposta con forza dalla senatrice Margherita Corrado, archeologa di professione. E che io condivido. Allora mi chiedo. Perché i rappresentanti dell’amministrazione comunale con in testa il sindaco, durante l’incontro svoltosi nella cittadella regionale hanno insinuato il dubbio che Antica Kroton non possa partire senza la Bonifica? Non si vogliono assumere la responsabilità di quanto già certificato? O perché, forse idea più probabile, non è stato adottato il Piano Strutturale Comunale in cui inserire le schede progettuali di Antica Kroton? Ed allora perché non iniziare immediatamente gli scavi nel sito archeologico di Capocolonna? Perchè non iniziare la strada per Capocolonna? Considerato che per la messa in sicurezza e la tutela del sito archeologico di Capocolonna, la giunta regionale in carica ha stanziato oltre 3.500.000,00 di euro. Risorse già stanziate alla soprintendenza archeologica e da questa già utilizzate per i lavori di progettazione e direzione dei lavori con incarichi a propri tecnici di fiducia. A questo riguardo, non avendolo fatto in passato, approfitto per cogliere l’occasione di ringraziare la giunta regionale, con in testa il presidente Spirli , per l’attenzione che sta dedicando e che sono certo continuerà a dedicare alla nostra comunità. Mi chiedo. Ma il segretario generale Patamia è sempre lo stesso funzionario che sta seguendo il progetto Antica Kroton da tempi remoti, e che negli ultimi anni, per la precisione dal 2015, più dei rappresentanti delle varie amministrazioni comunali che si sono succeduti nel tempo, puntualmente ripete le stesse cose che poi, con la stessa puntualità, disattende smentendo se stesso?

Non si perda altro tempo. E non si trovino altre scuse. Antica Kroton deve partire. E deve essere il volano di sviluppo per Crotone, se è vero com’è vero che il progetto in questione, almeno per le risorse promesse, ancorché da ricevere nella sua interezza, è secondo solo al progetto di Pompei. Altrimenti, in caso di ulteriori e persistenti difficoltà, come questa fantomatica correlazione tra Antica Kroton e Bonifica, si provveda a richiedere al governo centrale, nella persona del presidente del consiglio Draghi, la nomina di un commissario straordinario come è stato fatto, del resto, per l’avvio e messa in cantiere delle grandi opere pubbliche ferme da anni in tutta Italia. Si aggiunga il progetto Antica Kroton a questo cantiere aperto che, nei prossimi mesi, dovrà diventare l’Italia. E lo stesso si faccia per la Bonifica. Per quanto riguarda la bonifica dei siti inquinati il sindaco Voce deve prenotare il primo aereo o autobus disponibile, o , se non dovesse trovare posti disponibili, può utilizzare la macchina dell’ente o la macchina personale e si deve recare a Roma, se necessario, per sobrietà, si può accampare davanti al ministero dell’ ambiente anche con una tenda , da solo o in compagnia della sua giunta, e deve stare li , notte e giorno , e deve tornare a Crotone solo dopo che il ministro provvederà a nominare anzi , in questo caso specifico, a ri-nominare il commissario straordinario per il danno ambientale. Unico modo per fare finire questa storia infinita della bonifica. Bonifica che sempre di più, ogni giorno che passa, sta assumendo i contorni di una pagliacciata senza vergogna. Il Sindaco Voce deve, quindi, passare all’azione, immediatamente, e deve dare seguito alla rivoluzione annunciata e per la quale ha avuto il consenso, e non solo il voto, di migliaia di suoi concittadini che, decidendo di farlo diventare il loro primo cittadino, hanno riposto in lui fiducia e speranza. Non può continuare nella solita storiellina delle condizioni in cui gli altri, solo e sempre gli altri, hanno lasciato l’ente da lui amministrato come se la continuità amministrativa fosse un orpello ingombrante e fastidioso, e deve dire alla citta e ai cittadini quello che intende fare. E’ arrivato il momento della verità. E’ arrivato il tempo dell’assunzione delle responsabilità. E allora, proprio in ossequio a questo ritrovato tempo della verità, il sindaco Voce deve dire ai cittadini crotonesi se intende o non intende portare avanti il progetto Antica Kroton. E’ finita, o sta per finire, la luna di miele con i suoi elettori. E con la città intera. Ed allora bisogna che lui e la sua giunta si rimbocchino le maniche e incomincino a lavorare seriamente, senza perdere tempo e prendendo atto, soprattutto, di non essere più in Piazza Marinai d’Italia ma in Piazza della Resistenza.

Giovanni Procopio
già consigliere comunale