Assemblea congiunta tra Circolo Nilde Iotti del Pd e i Giovani Democratici Crotonesi

La sintonia preesistente tra il segretario provinciale del Gd Matteo Bonesse e Milito, ha favorito il dialogo, che mancava da anni.

La collaborazione tra il Circolo Nilde Iotti del Pd e la federazione dei Giovani Democratici Crotonesi è diventata concreta. Nella serata di venerdì si è svolta la prima assemblea dopo la nomina di Alessandro Milito coordinatore ed è avvenuta congiuntamente con i giovani Dem. La sintonia preesistente tra il segretario provinciale del Gd Matteo Bonesse e Milito, ha favorito il dialogo, che mancava da anni. Tantissima la carne messa sul fuoco: se da una parte il circolo Nilde Iotti sta preparando dei tavoli di lavoro che si occuperanno di rigenerazione urbana, ambiente e sanità, dall’altra i Gd hanno portato all’attenzione tematiche impegnative: Antica Kroton, l’edilizia scolastica e la proposta del segretario nazionale Enrico Letta sulla “dote” per i diciottenni. «La tematica della scuola deve diventare una priorità – sono le parole di Milito – perché adesso ci sono le risorse economiche per poter colmare quel gap infrastrutturale, ma anche educativo, che il Sud paga rispetto al resto d’Italia. L’esperienza dei ragazzi che sono ancora nelle scuole, o nelle università della Calabria, sono per noi una risorsa da dove attingere proposte e suggerimenti.
La politica non può continuare ad essere sorda». Alcuni dei tavoli di lavoro vedranno infatti membri dei Gd lavorare fattivamente con il circolo, questo per mettere insieme idee ed energie nuove per il territorio. «Sono molto soddisfatto – sono anche le impressioni del coordinatore – non è facile fare politica in un territorio come il nostro, dove gli errori del passato hanno portato ad un grado di sfiducia nella gente molto alto. Ma davvero ritengo che il nostro Partito abbia al suo interno risorse ed esperienza che è necessario mettere al servizio della collettività. Noi non vogliamo essere altro rispetto alla politica, come spesso fanno i partiti, noi vogliamo restituire alla politica la dignità che merita».