Si tolgano le strisce blu almeno nei pressi dell’Ospedale

Anna Maria Oppido: "non esiste una mappatura completa delle strisce blu e bianche"

Gentilissimo Sindaco, Vincenzo Voce, nei giorni scorsi mi sono fatta promotrice di una lettera aperta a Lei rivolta. Nel  rispetto della democrazia e del ruolo che ricopro ho voluto che questa mia richiesta, fosse condivisa dalla Commissione alle Pari Opportunità che ho l’onore di presiedere. Come è noto in città è stato vinto un bando per l’assegnazione e la gestione dei parcheggi a pagamento. E’ noto anche, che le indicazioni presenti nel bando sono state dai cittadini ritenute impopolari ma è vero pure che alla luce di un contratto su regolare bando, nulla può il comune cittadino. Non entro nel merito del bando e del  contratto,  che seppure non condivisibili  sono da rispettare.
Il mio pensiero invece lo rivolgo a Lei, all’intera Giunta, ai consiglieri tutti e ai funzionari impiegati, poiché  come Lei ben sa che l’indirizzo politico è una cosa, la gestione amministrativa è altra cosa ancora. E  le due cose  non possono diventare  un tutto uno. Proprio perché le scelte di quelle che devono essere le soluzioni alle criticità dei cittadini spettano alla politica, sono qui per chiederLe una soluzione per i parcheggi presenti nei pressi dell’ospedale e di seguire un criterio diverso d quello utilizzato ad oggi. Il contratto non ha una mappatura completa delle strisce blu e bianche, infatti in città ogni giorno stiamo assistendo alla realizzazione di dette strisce, ciò fa pensare ad una distribuzione ancora da definire o magari modificabile. Signor Sindaco, non so se lei ha parenti o amici che combattono contro il cancro e che ogni giorno sono costretti a recarsi  in ospedale per il ciclo di chemioterapia, non so se ha parenti o amici che al mattino si recano in ospedale per i controlli di routine delle varie  patologie, non so se ha parenti o amici che in condizioni disagiate dal punto di vista economico non possono pagare ogni giorno le tante ore di sosta dinnanzi all’ospedale e non so se ha parenti o amici che sia all’entrata che all’uscita dell’ospedale non possono percorrere  lunghi tragitti perché il proprio corpo è segnato da malattie devastanti.

Sono certa che Lei e la sua Giunta non siete indifferenti a quella parte di cittadini meno fortunati che ogni giorno combattono tra la vita e la morte. Come sono certa del  suo impegno a rivedere un solo piccolo spazio dinnanzi all’ospedale. Ho pensato anche al colore delle strisce che dovranno essere di colore verde, verde come la speranza che è sempre l’ultima a morire e come quella speranza che questa nostra terra già martoriata per troppo tempo, possa vantare da oggi in poi amministratori attenti e sensibili verso i più deboli. Oltre al colore ho pensato anche ad evitare parcheggi selvaggi da parte di  chi malato non è , utilizzando il controllo degli operatori all’ingresso attraverso le ricette mediche.
Sindaco, o meglio caro Enzo, ti conosco da quando eri un giovane studente universitario ed io  poco più giovane di te frequentavo le scuole superiori. Oggi sei il Sindaco della Città  e mi ricordo di te in Piazza dei Marinai  di Italia e se prima rispettare e difendere i deboli era una promessa oggi è il tuo pegno d’amore per la città. Cordialmente ti  porgo i miei saluti certa del mio umile consiglio e a chiosa ti riporto una frase di Platone:  La  grandezza di un uomo  si misura con ciò che fa quando ha potere. (La Presidente alla Commissione alle Pari Opportunità Anna Maria Oppido)