Maria Montessori: 150 anni dopo, moderna più che mai

Conferenza organizzata per celebrare "i 150 anni dalla nascita di una donna straordinaria"

È stato questo il titolo della conferenza organizzata dal dipartimento di Scienze umane del Liceo “G. V. Gravina” di Crotone per celebrare i 150 anni dalla nascita di una donna straordinaria, medico (fu tra le prime donne in Italia a laurearsi in medicina), ricercatrice, pedagogista, scienziata, il cui metodo educativo viene ancora oggi apprezzato e adottato in tutto il mondo. La conferenza, fortemente voluta dalla dirigente scolastica, Donatella Calvo, e dalla professoressa Raffaella Acri,  si è svolta in modalità online nel pomeriggio del 21 dicembre scorso e ha visto la partecipazione di tre grandi professionisti del metodo “Montessori”: Laura Rinaldi, Antonella Montoro e Giuseppe Mangano dell’associazione Montessori Calabria. Dopo i saluti iniziali della dirigente scolastica, che ha voluto sottolineare l’obbligo di celebrare la figura e l’opera della maggiore pedagogista italiana del Novecento, ha preso la parola Laura Rinaldi che ha tracciato un breve profilo della scienziata di Chiaravalle (Ancona).

Una donna  – ha affermato – che, in un periodo storico in cui le donne rivestivano il solo ruolo di custode del focolare domestico, con coraggio si iscrive alla facoltà di medicina, laureandosi in psichiatria.

La Rinaldi ha evidenziato in che modo la Montessori ha rivoluzionato l’educazione, traendo i primi elementi del proprio metodo attraverso un’attenta osservazione dei bambini disabili. Negli anni più duri del Novecento, quelli della dittatura fascista, dominati dai pregiudizi, Maria Montessori è riuscita ad abbattere il muro dell’emarginazione ai danni di chi era considerato diverso, offrendo a questi bambini un’occasione di crescita basata sulla piena espressione della propria creatività e autonomia. Il metodo Montessori, infatti, è basato sulla costruzione di un ambiente rassicurante, ordinato, organizzato, esteticamente bello in cui i bambini possono sviluppare le proprie  capacità  e costruire l’apprendimento attraverso la sensorialità.

Il successivo intervento della dottoressa Montoro si è incentrato, invece, sul ruolo dell’insegnante montessoriano, definito come custode e guardiano dell’ambiente di apprendimento. Infine l’intervento del dottor Mangano che è stato soprattutto una testimonianza di vita. Mangano ha raccontato di quando, giovane studente di Scienza politiche all’università di Messina, ha incontrato la Montessori, attraverso la lettura del volume “Educazione e pace”, un libro che ha sconvolto profondamente la sua vita, tanto da portarlo a cambiare indirizzo di studi e a iscriversi a Pedagogia. Tutti gli interventi hanno offerto molti stimoli agli studenti delle classi 5ªA e 5ªB dell’indirizzo scienze umane e 5ªA dell’indirizzo economico-sociale, i quali hanno rivolto ai relatori domande molto interessanti, mettendo in evidenza una questione ancora molto aperta e dibattuta: il fatto che il metodo Montessori venga particolarmente apprezzato all’estero e meno in Italia.

 

Prof.ssa Antonella Palermo
Referente “Rapporti con la stampa” – Liceo “Gravina”