Il figlio non va a scuola perché manca lo scuolabus

Una signora scrive all'assessora Rachele Via chiedendo spiegazioni sulla mancata partenza del servizio scuolabus.

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Riceviamo e pubblichiamo:

Carissima assessora Rachele Via, mi chiamo Antonietta e sono una cittadina crotonese e mamma di un bambino di 8 anni. Premetto che non è mia intenzione creare polemiche ma ho accettato, anche se dopo un periodo riflessivo, l’invito del signor Contarino che si è messo a disposizione per raccogliere questa mia umile richiesta. Io vivo da sola, in quanto mio marito per lavoro si è trasferito al nord Italia e io lavoro come badante notturna presso anziani e questo spesso mi impedisce di accompagnare mio figlio a scuola, dal momento che torno a casa solo alle prime ore del mattino e vado a dormire. Per permettere a mio figlio di andare a scuola devo ogni giorno chiedere al mio vicino di casa che quando può, in base ai suoi impegni lavorativi, se può accompagnarlo e tutto questo perché siamo a dicembre e ancora dello scuolabus non c’è traccia alcuna. Si può sapere cara assessora Via come mai ancora il servizio scuolabus non è iniziato? Il 3 dicembre scorso avevate detto che erano state aperte le buste ed un operatore del settore si era aggiudicato la gara. Da allora sono trascorsi altri dieci giorni ma ancora tutto tace. Mio figlio ama la scuola, ama studiare e da grande vuole fare il medico proprio come il papà e per lui non andare a scuola è un grande sacrificio, e mi creda assessora che è un pugno al cuore per una madre non poter mandare a scuola il proprio bambino. Io ho sostenuto questo sindaco perché speravo nel cambiamento, ma invece di cambiare in positivo credo che la situazione sia cambiata ma in peggio. Assessora con tutto il rispetto ma un bambino non se ne fa nulla di una casetta di Natale o di uno spettacolino, con tutto rispetto per gli artisti di strada, ciò che desiderano è il diritto allo studio e poter avere degli spazi dove poter giocare in sicurezza. Mi auguro assessora Via che questa mia umile richiesta non resti vana dal momento che come il mio bambino ci sono tanti altri bambini qui nel quartiere che non vanno a scuola per la mancanza dello scuolabus. E’ un nostro diritto, è un diritto per i nostri bambini futuri adulti del domani a cui, perdonate la franchezza, state usurpando la dignità e il loro futuro.

A.L.

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