Riaprite gli asili nido comunali, è un diritto: lettera di una mamma

L'accorato appello di una giovane mamma al sindaco Voce e alla giunta comunale.

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Riceviamo e pubblichiamo:

Signor Sindaco, mi permetta, sono una donna-madre di un bambino di un anno e mezzo che è tutta la mia vita. Da qualche mese ho avuto la fortuna di trovare un lavoro che, però, mi impegna gran parte della mattina e mi si presenta, quindi, il problema di dove poterlo lasciare in quanto non posso portarlo con me sul posto di lavoro. Le sembra giusto che ogni mattina devo pregare una mia amica affinché possa badare a lui in mia assenza? Purtroppo, non ho più mia madre che è venuta a mancare sei mesi fa per un brutto male. Mi chiedo, quando apriranno gli asili nido comunali? Il mio bambino è in graduatoria ma ancora non siamo stati interpellati, come mai? Non è forse un diritto per noi mamme che lavoriamo? Io purtroppo non posso permettermi, e non me ne vergogno a dirlo, un asilo privato perché quel poco che guadagno lo spendo per il mio bambino. Io l’ho votata e l’ho sostenuta perché ho creduto nella sua persona ma ad oggi sono rimasta delusa perché ci ha tolto tutti i diritti a noi cittadini. Non vogliamo essere cittadini di serie b. L’istruzione è un diritto sacrosanto. Io quando sono a lavoro devo stare tranquilla sapendo che mio figlio è in buone mani all’asilo. Fino ad ora mi sono sentita presa in giro perché siamo quasi a novembre ed ancora non si sa nulla, eccetto il fatto che l’assessore Pollinzi pubblica a più riprese le graduatorie senza però precisare quando apriranno. Signor Sindaco faccia qualcosa, ascolti la voce dei suoi cittadini. Certa di una vostra comprensione, colgo cordiali saluti.

M.F.T.

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