Vista la differenza, bravo Crotone regolato, da grande, dalla squadra di Juric! foto

Finisce 2 a 1 per gli scaligeri. Ci prova il Crotone a giocare anche dopo il due a zero al Bentegodi del primo tempo, Messias accorcia nel secondo ma l'ultima mezz'ora "dipinge" l'urgenza di intervenire sul mercato per "offrire" opportunità vere di competizione a Stroppa che le ha provate tutte!

Procolo Guida
Verona-Crotone può essere spartiacque per entrambe: per l’incredibile conferma della squadra di Juric ci sono possibilità di ambizioni diverse; per stroppa obbligatorio cambiare ciò che si può per andare a prepararsi ad un mercato imprescindibile. Kalinic, per l’ex tecnico della prima favolA, è ancora il riferimento offensivo dell’Hellas, alle sue spalle Barak e Zaccagni, non c’è Lazovic, nemmeno convocato. Stroppa cambia davvero, conferma di Golemic in mezzo, con Djidji sulla destra e Luperto sulla sinistra, a centrocampo nuova prova per Vulic preferito a Petriccione, Molina torna sulla fascia destra, con Pedro Pereira destinato alla panchina dopo le ultime prove poco convincenti, così come per Simy, davanti Messias e Riviere.
Primi 5 minuti di grande personalità per la squadra di Stroppa che vede Eduardo e Vulic in grado di supportare le due fasi con testa alta con il bosniaco che va pure alla conclusione al 6′. Fino al quarto d’ora la gara è sugli scontri diretti: Djidji tiene di fisico Zaccagni e Ceccherini si becca il giallo su messias ma arriva il primo goal stagionale di Kalinic: Barak sfrutta una seconda palla recuperata e serve Kalinic in area di rigore che calcia di prima intenzione trovando l’angolo basso alla destra di Cordaz. Il Crotone non deve far moltissimo di più per reagire ma, pur giocando, deve subire la maggiore attitudine e convinzione di far “sentire” il gioco sporco così tanto ben proposto fino ad ora nella doppia gestione Juric. Vanno così fuori giri quasi in automatico gli uomini di Stroppa per quanta fatica fanno per creare vere occasioni da goal. Emblematica è l’azione letale del 26mo minuto quasi terminato: Dimarco rientra dalla fascia sinistra, dialoga con Zaccagni che gli rida palla e con un tiro d’esterno trova il rasoterra vincente all’angolo opposto. Duetto meraviglioso tra i due giocatori gialloblu. Perde certezze la squadra crotonese ora; Djidji balla su Zaccagni ed il Verona comicia ad essere pericoloso anche da fermo che al 32′ sfiora la terza rete su angolo. Prova subito dopo l’asse Eduardo Messias che costringe all’angolo lo stesso Di Marco che al 37′ ispira nuovamente un’azione meravigliosa che non arriva arete solo per la reattività di Cordaz sulla rovesciata di Barak e dei centrali che impediscono a Kalinic, che si avventa sul pallone, di ribadire in rete. Al 45′ è Messias ad arrivare a conclusione per una buona parata di silvestri, ma quanta differenza c’è, fisica, tecnica e di consapevolezza, anche di fronte ad una buona volontà dei rossoblu…
Stroppa rilancia: mette subito Simy e Pereira per Molina ed eduardo chiedendo a Messias di fare la trequarti/mezzala e tentare di portare più giocatori verso Silvestri; esce Ceccherini (ammonito e nervoso) entra Dawidowicz. Ma Djidji mostra subito le non conoscenze dei tempi di pressing su Di Marco beccandosi il giallo. Ci provano a mescolare le carte i ragazzi di Stroppa ma la differenza fisica e di passo (soprattutto di Riviere) pare ancora grande, anche se al 54′ arriva la speranza: Reca si spinge sul fondo a sinistra e mette palla sul secondo palo per Pereira, il portoghese, dopo una deviazione di Riviere a centro area, controlla palla e serve Messias. che, a pochi metri dalla porta, realizza in girata il gol che può riaprire la gara.E bfino al 70′ cambia con i rossoblu a pressare alto e cercare spazi che, comunque, trova anche il Verona in contropiede con Barak che spreca il 3 a 1 dopo che Messias e Vulic non avevano trovato il tempo di calciare in area. Stroppa urla e pare spingere l’ottimismo della volontà ma Tameze e Di Marco hanno tempi ed autorevolezze per rintuzzare e far respirare, ma Reca cresce su Faraoni. Fra il 71′ ed il 77′ cresce anche Riviere, pressa, punta ed aggira mettendo ulteriore pressione agli scaligeri anche con la lingua di fuori; infatti stroppa lo cambia con Dragus giocandosi tutto ciò che ha a disposizione. L’ex Standard Liegi indispone però per tre tocchi di tacco inutili, ma il Crotone ci mette l’anima ora che “stoppa” le ripartenze di Di carmine e Colley entrati per Kalinic e Zaccagni arrivando all’85’ ancora in partita, quasi incredibilmente! Il Verona riesce a respirare ed a offendere ora, ma il punteggio non cambia. Peccato davvero nonostante nei tre di recupero faccia fatica ad offendere il Crotone, il pari, forse, sarebbe stato troppo, ma comunque meritato per carattere ed abnegazione, di quasi tutti anche sulla incredibile traversa presa da Colley al 92′.
Hellas Verona 2 (Kalinic al 16′, Di Marco al 26′)
Crotone            1 (Messias al 54′)
Hellas Verona (3-4-2-1): Silvestri; Lovato (amm. al 42′), Magnani (amm. al 52′, dal 64′ Gunter), Ceccherini (amm. al 13′ dal 46′ Dawidowicz); Faraoni, Tameze, Ilic, Dimarco; Barak, Zaccagni (dal 75′ Colley); Kalinic (dal 64′ Di Carmine).
Allenatore: Ivan Juric.
Crotone (3-5-2): Cordaz; Djidji (amm. al 47), Golemic, Luperto; Molina (dal 46′ Simy), Eduardo Henrique (dal 46′ Pedro Pereira amm. all’89’), Zanellato, Vulic, Reca (amm. al 56′); Messias, Riviere (dal 77′ Dragus).
Allenatore: Giovanni Stroppa.
Ha diretto la gara il Sig. Massimi