Buoni pasto una “querelle” di Carattere burocratico?

Riceviamo e Pubblichiamo:

Facciamo davvero fatica a credere che l’interruzione della distribuzione dei buoni pasto, da parte del Comune di Crotone, sia riconducibile, come sostiene il Commissario Prefettizio Tiziana Costantino, ad una “querelle” di carattere burocratico.

Significherebbe che un meccanismo che fino a ieri ha distribuito in buoni pasto il 50% circa della somma erogata dallo Stato alla Città, a favore delle famiglie più povere, si è stranamente e improvvisamente interrotto.

E che la restante somma, di circa 300 mila euro, giace amorevolmente custodita nelle casse del Comune.

Suvvia dott.ssa Costantino mettiamola sui principi della legalità, a lei tanto cari e da noi, come abbiamo avuto modo di dirle, molto apprezzati, non penserà che la Città e i suoi corpi intermedi, possano restare indifferenti ad una vicenda così eclatante.

Non crederà che difronte ad un livello di povertà che ci colloca nella parte più bassa dell’indice statistico nazionale, si possa anche minimamente tollerare una vicenda di questa portata.

E, se le circostanze dovessero essere queste, ci affidiamo al senso di responsabilità di cui ha già dato ampia prova, a porre rimedio ad una vicenda assolutamente intollerabile.

Non ci costringa a mobilitarci su quello che vogliamo ritenere soltanto un incidente di percorso, perché davvero faremmo ridere l’intero Paese, gettando un discredito insopportabile su una comunità che non se lo merita.

Per la sua storia orgogliosa, costruita sulla civiltà del lavoro e che per oltre settant’anni ha saputo essere di esempio per l’intera Calabria.

Fabio Tomaino – Uil Crotone