Ambiente e Sanità: capisaldi da cui ripartire

Giuseppe Fiorino: "La prospettiva della Calabria non è più delegabile a quelli che subentrano per incapacità degli uscenti".

Riceviamo e Pubblichiamo:

È necessario tornare alla normale dialettica fra i partiti e al principio di alternanza fra coalizioni, non occasionali o rabberciate ma, soprattutto, con una cultura di governo e non protestatarie.

I mesi e gli anni a venire misureranno la capacità di saper immaginare la prospettiva, se ispirata da concretezza e da risultati di breve e medio termine.

I problemi, ai quali bisognerà fare fronte, sono di portata eccezionale e richiederanno uno sforzo corale rispettando, però, i fondamenti sui quali si regge l’esercizio del consenso: distinzione del ruolo di rappresentanza Istituzionale (maggioranza e opposizione) confronto e impegno comune per la soluzione dei problemi.

Una riscoperta del primato della politica e della dialettica fra forze, anche alternative, che si prefiggano, con diversa sensibilità e modalità, un comune obiettivo di crescita economica, di coesione sociale e di convivenza civile.

A questo stiamo lavorando, da qualche settimana, per costituire una coalizione ampia e coerente con quella che Governa la Regione Calabria.

Non è uno sforzo semplice, e neppure scontato, vista l’assenza del Centro Destra, come coalizione di Governo, da oltre 10 anni.

Ma abbiamo il dovere di contribuire a ricomporre un sistema politico locale che si è autodissolto riducendo, così, la capacità e il peso politico, non solo della sua classe dirigente ma anche delle sue Istituzioni.

Abbiamo il dovere di farlo giacché alla strutturale crisi economica, di diversa origine ed entità, si sommeranno gli effetti, asimmetrici, di quella da Covid-19 con le sue implicazioni di natura finanziaria, piuttosto che sanitaria, alle quali bisognerà dare una risposta immediata, lungimirante e unitaria.

Quella ambientale e sanitaria, rappresentano due capisaldi, fra gli altri, sui quali non si potrà ne rinviare e neppure sbagliare.

Le emergenze infrastrutturali, del lavoro, dell’offerta turistica poliedrica (mare monti cultura e archeologia) rischiano un contraccolpo duplice se il Governo Regionale non dovesse cogliere le opportunità che deriveranno dalle linee guida della commissione europea e dalle risorse comunitarie, in ordine all’eco sostenibilità dell’ intero ciclo dei rifiuti, del sistema di depurazione, soprattutto costiero, e della produzione di energia da trasformazione e rinnovabile.

Il tutto al servizio e sostegno delle comunità e del sistema produttivo e commerciale Calabrese.

Rilanciare la parte pubblica, gli ATO , in competizione con quella privata, anziché ricorrervi, ciclicamente, in emergenza e aggravando la spesa pubblica improduttiva a discapito della differenziata e della produzione energetica attraverso impianti avanzati di termovalorizzazione di cui sono pieni i civili e progrediti Stati del Nord Europa, guarda caso, perlopiù a guida Socialdemocratica o Popolare.

Per dire che a casa nostra la sinistra è, invece, ancora ideologica e conservatrice.

Così come per riformare la Sanità Calabrese sarebbero vitali le risorse messe a disposizione dal MES che per la Calabria ammonterebbero a circa 1,2 Mld di €uro in base alla sua popolazione e anche più, tenuto conto dello stato di disavanzo e di precarietà del sistema sanitario Regionale, peraltro in stato commissariale da parte del Governo Nazionale.

Se si avviasse rapidamente un dibattito sul riordino degli ambiti Provinciali ne gioverebbe, di sicuro, tutto il sistema dei servizi e la stessa programmazione degli interventi Comunitari quanto quelli Nazionali e Regionali.

La prospettiva della Calabria non è più delegabile a quelli che subentrano per incapacità degli uscenti.

Almeno, spero che questa Giunta Regionale non vorrà ripercorrere il destino, amaro per i Calabresi, delle precedenti.

Giuseppe Fiorino già consigliere comunale
Crotone Civica