Strada Giammiglione-Papanice: “nulla é stato fatto” foto

Pedace e Marrelli: "Le piogge che sono proseguite  dopo il mese di novembre hanno ulteriormente danneggiato il piano viabile con ulteriori colate di fango"

I consiglieri comunali di ConSenso, Enrico Pedace e Fabiola Marrelli hanno scritto al Prefetto, al Dipartimento Agricoltura e a quello dei lavori pubblici della Regione Calabria:

L’alluvione del mese di novembre 2020 ha provocato gravi danni alla strada di Bonifica Giammiglione – Papanice  e nonostante la precedente segnalazione non si è avuta  alcuna  comunicazione da parte della Regione Calabria che ha a disposizione, come riportano gli organi di stampa, alcuni finanziamenti per far fronte ai primi interventi di messa in sicurezza in attesa del programma più generale  che seguirà con i decreti di pubblica calamità. L’infrastruttura è nata negli anni settanta ed è stata costruita dal vecchio Consorzio di Bonifica -come ente attuatore – con finanziamenti della Cassa per il Mezzogiorno e poi trasferita alla regione. La strada è molto importante per i collegamenti della frazione di Papanice, ma anche per l’accesso a tutti i terreni agricoli della vallata del Cacchiavia e di Gullo.
L’opera, infatti, ha una bretella che si collega con la contrada Gullo di Scandale  dove si trovano numerose aziende agricole e zootecniche.

Il servizio della strada è pertanto importante  per molti utenti ed aziende e per la sua specifica  funzione  possono intervenire indifferentemente i Dipartimenti regionali sia all’Agricoltura e sia ai Lavori Pubblici. Le piogge che sono proseguite  dopo il mese di novembre hanno ulteriormente danneggiato il piano viabile con ulteriori colate di fango, e con il riempimento di detriti di tutti i fossi e cunette. Un tratto di muro già danneggiato ha subito ulteriori rotture e attualmente si presenta  con quattro tronconi ribaltati e con la scarpata a rischio di scoscendimento sulla strada. E’ quindi urgente intervenire per evitare seri rischi per l’incolumità delle persone e delle macchine che circolano, oltre che per contenere i danni già verificatisi  che con il passare del tempo aumentano progressivamente aggravando le casse dell’erario. Nel passato è intervento come ente attuatore lo stesso Consorzio che potrebbe ancora farlo anche con una parte dei suoi mezzi, ma è necessario rendere disponibile un primo finanziamento al più presto possibile ed autorizzare l’intervento. Lo stato di pericolo dell’opera è tale da non poter essere trascurato  e si confida sul senso di responsabilità per evitare poi l’esborso di somme ingenti o per dover rispondere delle omissioni in caso di gravi incidenti anche alle persone e agli utenti della strada.