Regolamento di Igiene Comunale: modifica delle Friggitorie come punto all’ordine del giorno

Pedace, Cavallo, Manica e Arcuri scrivono al presidente della II Commissione Consiliare del Comune di Crotone.

Da più tempo ci viene chiesto di porre attenzione al problema che molti commercianti avvertono, relativamente ai disagi che nascono per la presenza di cappe dei ristoranti e/o in quelle attività di friggitoria, allocate in condominio. L’emissione di odori e fumi, sgradevoli e nocivi per la salute dei condòmini di uno stabile, o di chi vive, comunque, nelle vicinanze di una attività del genere, è un problema reale e un motivo frequente di controversie, anche accese, senza dimenticare il disturbo causato dal rumore, presente sia durante la giornata che di sera e, spesso, addirittura nelle ore notturne. Di contro, chi ha investito su un’attività per la ristorazione, ha il sacrosanto diritto di lavorare per realizzare un guadagno, ma questo non deve arrecare disturbo o danno ad altre persone. Per tutto quanto sopra, chiediamo, alla S.V., di voler inserire nei lavori della prossima seduta di Commissione Consiliare, il presente punto all’ordine del giorno, in modo tale da discutere la questione per apportare le giuste ed opportune modifiche al Regolamento Comunale di Igiene e Sanità pubblica attualmente in vigore e, carente in questo punto. A parere degli scriventi, una soluzione praticabile, già attuata in altri, tanti comuni italiani, è l’inserimento nel paragrafo del Regolamento Comunale vigente, alla parte emissione dei fumi ed odori, la voce soluzioni alternative alla canne fumarie.
A tal proposito, dopo aver approfondito la questione ed osservato quanto succede in altre realtà d’Italia, una delle migliori soluzioni in commercio per risolvere questo tipo di problema, sono le cappe senza canna fumaria ovvero le cosiddette cappe UV che utilizzano un sistema per la purificazione dell’aria che disperde odori e vapori, grazie ai raggi UV.
Questo tipo di cappa unisce l’effetto di un sistema di filtraggio tradizionale a quello delle lampade UV, che trasformano l’ossigeno in ozono, per mezzo di una reazione fotochimica, consente di abbattere sia le particelle dei grassi che gli odori, eliminando l’inquinamento olfattivo.
Questo tipo di impianto viene scelto, sempre più frequentemente, in quanto, funzionando tramite un processo a freddo, non causa alcun tipo di inquinamento ed ha anche il vantaggio di presentare una ridotta necessità di manutenzione.
Questi impianti mettono tutti d’accordo: i condomini, in quanto non è richiesta l’installazione di una canna fumaria, e i ristoratori, in quanto viene soddisfatta la loro necessità di fare impresa.

Sono di recente applicazione, nell’uso pratico, altri sistemi alternativi che consentono lo scarico dei fumi senza l’uso di una canna fumaria; uno di questi sistemi è concepito per:
Immettere aria dall’esterno, negli ambienti adibiti alla cottura dei cibi, attraverso un sistema di purificazione, dopo il filtraggio;
Trattare l’aria esausta, presente nelle cucine, eliminando i vapori, gli odori e le impurità attraverso un estrattore a filtri attivi, che emette l’aria trattata nell’atmosfera, dopo averla sottoposta all’azione di un abbattitore che funziona ad acqua, perché sia resa inodore e sia portate a temperatura ambiente, eventualmente convogliando questa emissione in uno scarico diretto, a parete;
Questo nuovo sistema consentirà di evitare che si alteri l’estetica degli edifici, non avendo bisogno di una canna fumaria, ma anche di tutelare la salute dei condomini, perché l’aria esausta delle cucine verrà filtrata e purificata. Con questo sistema innovativo, le risorse tecnologicamente avanzate, disponibili per i ristoranti ma anche per i panifici, le pasticcerie, le friggitorie e le pizzerie, consentiranno una migliore qualità degli ambienti di lavoro e una maggiore tutela dell’ambiente esterno.
Un’altra tecnica di recente applicazione, efficace per l’eliminazione di fumi e vapori provenienti dai processi di cottura, funziona grazie ad un sistema di abbattimento dei fumi prodotti, attraverso il funzionamento di un impianto di ventilazione, dotato di un sistema di contenimento per le emissioni esterne.
L’impianto include una sezione ad umido e una a secco. L’abbattitore di fumo ad umido, servendosi di un getto d’acqua a pressione medio-alta, abbatte le particelle della fuliggine, degli olii e dei grassi che si trovano nei vapori e nei fumi prodotti dagli impianti utilizzati per la cottura.
All’interno di questo componente, in acciaio e a tenuta stagna, sono presenti delle rampe di distribuzione di un getto di acqua che funziona nel verso contrario rispetto al flusso di aria che lo percorre. Il ciclo di abbattimento produce delle acque reflue che non contengono agenti inquinanti, quindi da considerare come le acque reflue domestiche.
L’abbattitore a secco, formato da diverse sezioni filtranti, ha due funzioni: trattiene il materiale aeriforme in sospensione ed elimina i fumi dall’odore sgradevole.
Questo sistema prevede una manutenzione mensile, per il controllo dei filtri, e una manutenzione di sostituzione degli stessi entro un periodo che non può superare i 4 mesi. L’aria viene smaltita all’esterno, ma in modo da non creare alcun tipo di disturbo ai condomini dello stabile; a questo scopo, anche la rumorosità dell’unità di ventilazione dell’impianto rispetta le normative sull’inquinamento acustico (legge n.447 del 1995 e DPCM .
Enrico Pedace
Marisa Luana Cavallo
Antonio Manica
Danilo Arcuri