Le paventate dimissioni del sindaco e l’ingenuità di chi ci ha creduto

Ferraina: "Una brutta pagina, quella di ieri per l’esercizio democratico dell’azione istituzionale ed un pessimo spettacolo offerto ai cittadini che da tempo aspettano risposte".

All’indomani del lungo e a tratti estenuante Consiglio Comunale, bisogna innanzitutto prendere atto della ineccepibile abilità del sindaco Voce nel tenere ben salda la sua maggioranza, nonostante i continui mal di pancia interni.
Le paventate dimissioni del sindaco, volutamente non espresse ma solo lasciate trapelare attraverso dichiarazioni inequivocabili sui social da parte di alcuni suoi sodali e che hanno prontamente destato sussulti e preoccupazioni nei corridoi della Casa Comunale, si sono rivelate una mossa fantasiosa ma tremendamente efficace.
E così, dopo il mancato numero legale che ha impedito lo svolgimento del consiglio comunale in prima convocazione, fatto di per sé assai grave, il sindaco Voce lascia intendere un ipotetico, conseguente sfratto anticipato alla parte indisciplinata della sua maggioranza in caso di replica di comportamenti ostativi e non allineati, ottenendo l’agognato risultato di una presenza quasi plenaria in seconda convocazione.
Il bilancio consuntivo, ultimo seppur dirimente punto all’ordine del giorno, è stato approvato; l’amministrazione è salva! Grazie soprattutto all’insipienza di quattro consiglieri che, dopo aver preso le distanze, qualche mese addietro, dal gruppo del sindaco all’insegna del “Noi siamo indipendenti”, si astiene dal voto, decide di non decidere e di fluttuare nel nulla pur di mantenere il privilegio ottenuto, salvo ammonire il sindaco di una prossima, futura sfiducia in caso di mancato cambio di rotta.

Il dato politico che ne sortisce segna l’inizio della fine di questa maggioranza che si regge a stento e solo su un misero elemento matematico.
Alla luce di quanto successo ci chiediamo, cosa farà da oggi in avanti un sindaco che, per tenere unita una maggioranza, è arrivato al punto di intimare di rimettere il mandato? Continuerà a tirare a campare nell’intento di sedare le tante fibrillazioni interne che quotidianamente si materializzano evidenziando un lento e costante sfaldamento? Per quanto tempo ancora riuscirà a tenere sopiti i malumori crescenti tra gli eletti, spesso nascosti dietro qualche assenza strategica, ma ben radicati nelle contraddizioni di chi ha vinto sulla base di proclami e di promesse non mantenute?
A due anni dal suo insediamento, il bilancio è negativo.  Il grande cambiamento fervidamente annunciato in campagna elettorale non registra neanche un inizio. Assistiamo solo a litigiosità e spaccature, incompetenza gestionale e paralisi nelle scelte politiche ed amministrative.
Nulla ancora è stato fatto per dare risposte concrete alle innumerevoli difficoltà davanti alle quali sembrerebbe che II sindaco e la sua Giunta siano semplici testimoni mummificati di un rapido declino.
Una brutta pagina, quella di ieri per l’esercizio democratico dell’azione istituzionale ed un pessimo spettacolo offerto ai cittadini che da tempo aspettano risposte.
Simona Ferraina – Commissario Cittadino Fratelli D’Italia