Anche in provincia di Crotone la pandemia frena la natalità delle imprese

I dati sulla demografia delle imprese nel i trimestre 2021

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L’Ufficio Studi della Camera di Commercio di Crotone ha elaborato i dati relativi alle iscrizioni, cessazioni e variazioni di imprese intervenute nel corso del primo trimestre del 2021 (Movimprese). Tali elaborazioni rientrano tra le diverse attività di analisi e studio messe in atto dall´ente camerale al fine di approfondire la conoscenza del sistema economico provinciale sia in chiave strutturale che congiunturale. Aumentano di 18 unità le imprese della provincia crotonese nel primo trimestre del 2021, i dati evidenziano una situazione di stallo generato dal fermo imposto alle attività per l’intero mese di marzo per causa Covid19 che ha rallentato le cancellazioni. Probabilmente in attesa di una migliore definizione dello scenario economico, dell’evolversi della pandemia e in vista delle prospettive di rilancio legate al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), le imprese in difficoltà stanno procrastinando l’eventuale cessazione.  Secondo Movimprese, rilevazione trimestrale sulla natalità e mortalità delle imprese, nel primo trimestre 2021, la consistenza dell’imprenditoria crotonese tra aperture e chiusure di imprese fa registrare un saldo positivo di 18 unità. Seppure il bilancio nei primi tre mesi dell’anno risenta ancora dell’effetto delle chiusure causa Covid19, quello registrato nel 2021 risulta il risultato migliore degli ultimi quattro anni. Da gennaio a marzo 2021, a fronte di 262 nuove iscrizioni, sono state denunciate 244 cessazioni (dato al netto delle cancellazioni d’ufficio) che hanno portato lo stock complessivo di imprese a 18.064. Tuttavia dal confronto territoriale emerge una sostanziale tenuta del sistema produttivo, se si considera che, il tasso di crescita rilevato nella nostra provincia che si attesta a 0,10%, è inferiore a quello registrato nella regione Calabria (0,27%) ma superiore a quello registrato nel territorio nazionale (0,08%). L’analisi dei dati in serie storica evidenzia una sostanziale paura nell’intraprendere un’attività economica: il numero di iscrizioni nel primo trimestre di quest’anno (262) è, in valore assoluto, il più basso degli ultimi anni.

La rilevazione trimestrale conferma, anche per il nostro territorio, la forte relazione tra clima di fiducia e natalità delle impreseè il commento del Commissario straordinario della Camera di commercio di Crotone Alfio Pugliesee rende evidente il significativo scoraggiamento nell’avviare nuove attività che ha caratterizzato molta parte di questo periodo. In un contesto come il nostro, già caratterizzato da obiettive difficoltà a creare impresa, come le carenze infrastrutturali, il difficile accesso al credito e la forte presenza della criminalità organizzata, l’assenza di un clima positivo e di fiducia non fa che peggiorare le cose rendendo urgente un intervento compatto di chi riveste ruoli istituzionali.

Andamento per settore di attività

L’analisi dell’andamento dei tassi di sviluppo per settore di attività evidenzia che a contribuire maggiormente alla positività dei dati in questa prima rilevazione del 2021, oltre alle imprese non classificate (5,62%) è stato soprattutto il settore Attività finanziarie e assicurative (2,60%) e Attività immobiliari (1,75%). Viceversa, in valori assoluti, spiccano i saldi negativi di Commercio ingrosso e dettaglio (-17 imprese), Agricoltura, silvicoltura e pesca (–16 imprese) e Attività dei servizi di alloggio e ristorazione (-10 imprese) insieme Attività manifatturiere (-10 imprese).

Andamento per forma giuridica

La forma giuridica predominante nella nostra provincia rimane quella della ditta individuale, che però in questo trimestre perde ben 185 imprese iscritte, attestandosi a 12.167 registrazioni con un tasso di crescita pari a -0,17%. Registrano un tasso negativo anche le società di persone (-0,26%), mentre le uniche a crescere sono le società di capitale che registrano un tasso positivo pari al’1,10% e le altre forme (per lo più consorzi e cooperative) pari allo 0,19%.
Il tessuto economico provinciale, al primo trimestre 2021 risulta, pertanto, formato per il 67,35% da ditte individuali, per il 21,30% da società di capitali, per l’8,45% da società di persone e per il restante 2,89% da imprese con altra forma giuridica.

 

 

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